Perché, come e quando concimare le piante da frutto, tecniche di intervento, scelta del fertilizzante più idoneo.
Anche se le piante da frutto lasciate libere di vivere in natura, germogliano, fioriscono e fruttificano, per soddisfare l’esigenza di migliorare quantità e qualità della produzione, diventa indispensabile integrare periodicamente gli elementi nutritivi, che non sono presente nel terreno in forma illimitata.
Dal punto di vista operativo, le piante da frutto prevedono:
La concimazione d'impianto, possibilmente a base di letame da distribuire a spaglio, completa la preparazione del terreno da destinare alla piantumazione. Lo stallatico viene in genere ricoperto con uno strato di terreno.
In alternativa, la fertilizzazione del terreno può essere attuata interrando nei solchi di aratura 10-15 quintali circa di stallatico maturo per ogni ettaro di terreno.
L’aratura può essere eseguita a mano con il badile o con una motozappa, mentre per la distribuzione del letame si utilizza la forca.
Dopo aver interrato il letame con il terreno rimosso per la creazione della buca (solco) parallela, si provvede a frantumare le zolle con la vanga o un erpice rotante, livellando contemporaneamente il fondo.
Se la piantumazione avviene agli inizi della stagione primaverile, il periodo migliore per la concimazione organica di fondo è a fine autunno-inizio inverno dell’anno precedente.
La concimazione di allevamento accompagna la crescita della pianta fino a quando non è in grado di fruttificare. Per gli interventi, da eseguire durante la stagione vegetativa, si utilizzano concimi bilanciati di sintesi, in cui i macroelementi (azoto, fosforo e potassio) entrano a far parte della composizione in funzione dei risultati delle analisi del terreno, della specie e dello stato della pianta.
La concimazione di produzione accompagna le piante da frutto dall’inizio della primavera (fine febbraio-marzo) fino all’inizio della stagione invernale (fine settembre- inizio ottobre), quando per le piante inizia il periodo di riposo vegetativo, evitando di intervenire durante il periodo di fioritura.
Si possono programmare 3 interventi:
I primi 2 interventi sono da effettuare con concime azotato (prevalenza di azoto(N) rispetto agli altri macroelementi fosforo (P) e potassio (K)), il terzo con concime a base di fosforo e potassio (prevalenza di fosforo e potassio rispetto all’azoto), ma la composizione può prevedere anche microelementi, in particolare ferro, calcio, magnesio e boro.
Per gli alberi da frutto, l’intervento autunnale riveste una grande importanza. E’ il momento di maggiore bisogno per il terreno, che ha ceduto tanto durante la fruttificazione. Per il terreno è anche il periodo migliore per ripristinare la propria fertilità, poiché durante il letargo le esigenze nutritive della piante diminuiscono sensibilmente.
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