Coltivazione salvia

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Guida alla coltivazione della salvia, dalla scelta del terreno alla semina, dal metodo di prelievo delle talee al trasferimento direttamente in giardino o in vaso.

    Indice Articolo:
    1. Cos'è?
    2. Come coltivarla 
      1. Clima
      2. Terreno
      3. Innaffiatura
      4. Concimazione
      5. Potatura
      6. Raccolta
    3. Malattie e parassiti

Cos'è la salvia?

La salvia (Salvia officinalis) appartiene alla famiglia delle Labiate ed è una pianta sempreverde, perenne, che può raggiungere il metro di altezza. In cucina si utilizza la salvia officinalis albiflora, dai fiori bianchi, poiché il suo aroma è forte e persistente, ideale per la cottura delle carni più grasse, mentre la varietà dai fiori rossi (salvia purpurascens) è più adatta per la preparazione di tisane o decotti dalle proprietà digestive.

Come coltivarla nell'orto o in vaso.

E’ possibile iniziare la coltivazione della salvia partendo dai semi, che si trovano nei grandi supermercati o dal fioraio in bustina, ma la crescita è abbastanza lunga.

Si scavano con una paletta delle piccole buche profonde 2-3 cm e vi si adagiano i semi, ricoprendoli poi di terreno.

Il metodo migliore per coltivare la salvia è però la moltiplicazione per talea.

Con l'arrivo della primavera si prelevano le talee da giovani germogli con un coltellino o una forbice ben affilati e disinfettati, facendo un taglio netto ed obliquo in modo da non sfilacciarle. Successivamente vanno messe a radicare in un vaso medie dimensioni finché, verso la fine della stagione primaverile-inizio estate, possono essere interrate nella dimora definitiva in giardino o in vaso, avendo cura di sistemare le piantine ad una distanza tra loro di 35-40 cm circa.

Per la coltivazione della salvia in vaso è consigliabile partire da piantine da reperire presso il locale vivaio o Centri specializzati.

Le piantine vanno trapiantate in terra o in vasi abbastanza grandi con un diametro di 35-40 cm circa e altrettanto alti.

Il vaso, riempito con un terriccio soffice ben drenato e ricco di sostanze organiche, deve essere posizionato in un angolo del balcone o terrazzo al riparo dagli agenti atmosferici, in modo che durante la giornata possa godere di alcune ore di sole.

Il materiale ideale del contenitore è la terracotta perché, essendo porosa, lascia traspirare sia il terreno sia le radici della pianta.

Condizioni climatiche ideali per la coltura.

Per coltivare la salvia è indicato un clima caldo e soleggiato. Sopporta, infatti, la siccità, ma resiste bene anche alle gelate, anche se è preferibile proteggere la pianta e le radici in caso di temperature troppo rigide coprendole con della paglia, tronchi o pezzi di corteccia.

Terreno adatto a coltivare la salvia.

Pur adattandosi a tutti i tipi di terreno, è consigliabile piantare la salvia in un terreno leggero, calcareo o anche sabbioso, ben drenato per evitare ristagni d’acqua.

Innaffiatura.

Le innaffiature non devono essere troppo frequenti e vanno effettuate ogni volta che il terreno si asciuga. E’ necessario fare attenzione a non creare ristagni d’acqua per non danneggiare la pianta e non favorire la proliferazione di insetti e funghi.

Concimazione della salvia.

E’ consigliabile concimare il terreno prima della semina o dell’impianto delle talee con un concime organico, reperibile in negozi specializzati o dal fioraio, mescolandolo al terreno con una zappa o una paletta.

Quando va potata?

La potatura va effettuata a fine fioritura con delle forbici affilate e disinfettate, facendo un taglio obliquo sul rametto da asportare. A fine inverno bisogna ripulire delicatamente con le mani la pianta da foglie secche o comunque interessate da patologie.

Raccolta delle foglie.

Qualche giorno prima della fioritura è possibile iniziare a raccogliere le foglie, che vanno poi essiccate all’aria, evitando il contatto diretto con la luce solare. Per prelevare i rametti fioriti ci si deve aiutare con delle forbici affilate e disinfettate, avendo cura di tagliarli obliquamente.

Malattie e Parassiti.

La salvia può essere colpita da marciume radicale, oidio, peronospora e ruggine che attaccano soprattutto le foglie delle giovani piante e si prevengono evitando ristagni d’acqua. Insetti pericolosi per la salvia sono acari, lepidotteri minatori fogliari e afidi verdi del pesco, da combattere con insetticidi.

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