Legno noce: caratteristiche e proprietà, tipologie, utilizzi e prezzi

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Approfondiamo le caratteristiche del legno noce: gli utilizzi delle diverse tipologie, le proprietà ed i prezzi medi di questo legname, che è uno dei più utilizzati.

Il legno di noce è uno dei legnami pregiati maggiormente utilizzato per la realizzazione di arredo e complementi d'arredo. Presenta un colore bruno con venature che vanno nel nero. Non è particolarmente duro per cui oltre a non offrire difficoltà alle varie lavorazioni, come il taglio, piallatura e levigatura, si presta ad essere assemblato con facilità ed in maniera efficiente, con chiodi, viti o colla, assicurando strutture stabili, durature e ben rifinite.

Per utilizzare al meglio il legno noce, come qualsiasi altro legno, è necessario conoscerne le proprietà.

Legno noce: le principali caratteristiche.

Proprietà Meccaniche: esprimono l’attitudine del legno a resistere alle sollecitazioni.

Durezza: capacità del legno a non lasciarsi scalfire che si esprime in Kg/mm2. Bassa/Discreta.
In piccola misura, questo valore è influenzato dal taglio. Nelle tavole ottenute con il taglio radiale vi è maggiore presenza di legno duro.
Resistenza: Attitudine a resistere alle sollecitazioni alla trazione, torsione, flessione e compressione: Buona per il noce.
Durabilità: capacità a resistere a sollecitazioni improvvise. Discreta, teme, come la maggior parte dei legnami, gli ambienti umidi.

Tenacità Media
Stabilità: attitudine del noce ad opporsi alle deformazioni. Buona


Proprietà Tecnologiche: esprimono l’attitudine del legno a lasciarsi lavorare.

Facilità di taglio: Attitudine del legname a lasciarsi tagliare con i comuni attrezzi da taglio Buona nel senso delle fibre.
Pieghevolezza: capacità a conservare nel tempo le deformazioni realizzate artificialmente. Mediocre.
La curvabilità è una caratteristica dei legni teneri, il noce in quanto legno semi- duro è poco pieghevole.
Attitudine alla finitura Buona: dalla levigatura alla verniciatura e lucidatura. Il legno noce si presta ad essere rifinito molto bene.
Lavorabilità Buona: il noce è un legno con fibre compatte.
Fendibilità: facilità a spaccarsi nel verso delle fibre. Bassa, essendo il noce un legno abbastanza duro.


Proprietà Fisiche: riguardano la struttura del legno.

Peso specifico: peso rapportato al volume (peso per unità di volume). E’ prossimo ai 600/700 Kg/mc, il valore sale e 850/900 Kg/mc per il legno noce umido appena raccolto (in pratica il valore varia in funzione del grado di umidità presente all’interno del tronco).
Colore Bruno tendente al grigio, con striature che possono tendere al nero. Il colore assieme alla venatura sono tra le proprietà fisiche che maggiormente hanno contribuito al successo del legno noce.
Igroscopicità: attitudine ad assorbire o liberare umidità, in funzione delle condizioni climatiche dell’ambiente Per il noce il grado igroscopico è molto basso, cui corrisponde una buona stabilità dimensionale (il noce non si deforma facilmente).
Porosità: attitudine ad assorbire umidità Abbastanza elevata in considerazione della grandezza significativa dei vasi.
Essiccatura Buona: da eseguire lentamente per evitare spaccature interne.
Tessitura Media/Grossolana: mediamente fitta, da dritta a ondulata e priva di nodi.
Venatura Spazia da diritta a irregolare, ma bella da vedere.
Omogeneità: differenza tra anelli chiari e scuri Il legno noce presenta una buona omogeneità in grado di assicurare ottime finiture superficiali.
Ritiro e dilatazione: attitudine del legno a variare il volume, in funzione delle variazioni della temperatura e del tasso di umidità. Per il legno noce il ritiro è basso, infatti, la stabilità è buona.

 

Come si riconosce il legno noce?

Come per tutte le essenze sono le proprietà fisiche (colore, odore, tessitura, venatura,...) che consentano ad un occhio esperto di riconoscere un determinato tipo di legno.

Tipologie e varietà.

Il noce è un albero coltivato in ogni parte del mondo, per la qualità del suo legno e per la bontà del frutto. Esistono, quindi, diversi tipi di legno noce a seconda della provenienza, dal noce europeo al nero americano, dal noce californiano a quello australiano e brasiliano.

Il più conosciuto ed usato dalle fabbriche di mobili e falegnami del nostro paese resta però il noce indoeuropeo, più precisamente “Juglans regia”, conosciuto in Italia col nome di Noce comune o Noce nazionale, cui fa seguito quello nero o americano (Juglans nigra), e quello brasiliano. Molte caratteristiche sono comuni ai diversi tipi di noce, altre variano da specie a specie. Il noce nazionale, a parte le caratteristiche tecniche, di cui diremo più innanzi, deve il suo successo in particolare alla venatura e colore che assicurano una finitura bella da vedere.

Prendiamo in esame le più comuni varietà di legno noce, evidenziandone le differenze rispetto al noce comune (noce nazionale o europeo).

Noce nazionale: pregi e punti di debolezza.

Numerose sono le qualità del noce nazionale: ha una buona consistenza, una buona duttilità che gli garantisce un ottima lavorabilità, si assembla bene sia con la colla che con viti e chiodi. Ma la vera forza sta nel colore. Il noce nazionale ha infatti un colore bruno che tende al grigio con striature che vanno nel nero, le sue venature sono bellissime, comprendono tutte le sfumature del marrone, e diventano ancora più belle con l’invecchiamento. Per tutte queste sue caretteristiche il noce nazionale è molto utilizzato per mobili di pregio e in ebanisteria.

 

Ma anche un legno eccellente, come il noce nazionale possiede qualche punto di debolezza

Legno noce nero o americano (detto anche noce canaletto).

Conosciuto in Italia col nome di “noce canaletto, il noce nero americano, come il noce nazionale, viene utilizzato principalmente per la costruzione di mobili e impiallacci.

Ha caratteristiche simili al noce nazionale, esaminiamo perciò le piccole differenze che lo contraddistinguono. 

Legno noce americano cinerea-grigio (Juglans cinerea).

Mentre, come abbiamo visto, le differenze del noce americano rispetto a quello nazionale sono diverse ma poco significative, non altrettanto si può dire del noce cinerea:

Legno noce brasiliano.

Caratterizzato da un colore castano chiaro, più leggero del noce nazionale, come questo presenta una buona lavorabilità, facile a tagliarsi. Oltre che per arredi di interni viene utilizzato sotto forma di pannelli e compensati.

Legno noce tanganica.

Il legno di tanganika, originario principalmente della Costa d’Avorio, agli inizi fu erroneamente commercializzato come “Noce” proveniente dalla Tanzania, da cui il nome “noce tanganica”. In realtà risultava errata non solo la provenienza ma anche la specie: non appartiene infatti alla famiglia del noce. Si tratta di un legno con venature rossicce di colore marrone, un legno duro e pregiato, facile da lavorare, che opportunamente trattato superficialmente somiglia al noce. Viene utilizzato per mobili di pregio, coperture pianoforti, piccoli manufatti, come i calci delle pistole, ma anche nella piccola carpenteria.

Per completezza aggiungiamo che in base alle varie tonalità del legno noce, nel linguaggio comune, si parla di noce biondo, noce miele, noce scuro, ecc.

Utilizzi del legno noce.

Facilità di lavorazione, duttilità e bellezza della venatura fin da tempi remoti ne hanno decretato il successo nella:

Pur essendo un legno eccellente, il prezzo - piuttosto alto - ne limita gli utilizzi. Nei periodi di maggiore utilizzo soppiantò la quercia, mentre oggi, in qualche misura, viene rimpiazzato dal mogano.

Curiosità: la famosa “Radica di noce” proviene dall’America del Nord, è una radice artificiale, una radice che non cresce spontaneamente nella parte interrata della pianta, bensì nella parte aerea, nel punto d’innesto.

Quanto costa? I prezzi medi del materiale

Il prezzo del legno noce, come per tutti i legnami, varia in funzione della scelta, del grado di stagionatura e del grado di lavorazione.
Indicativamente, il prezzo del legno noce nazionale, in tavolame grezzo (prima e seconda scelta), spazia dai 1500 ai 2000 euro circa a mc, passando dal tavolame fresco, appena segato, con un grado di umidità del 30% circa, a quello stagionato, con un grado di umidità prossimo al 15%, segato da circa 1 anno.

Il prezzo del tavolame grezzo essiccato con processi di essiccazione, rispetto a quello fresco, aumenta del 5% circa, mentre i prezzi si riducono del 20% circa passando dalla prima alla quarta scelta.

I suddetti prezzi possono raddoppiare per materiale semilavorato. Per avere un’idea di quanto sia costoso il legno noce, basta considerare che il prezzo è circa doppio rispetto al ciliegio, castagno e pero, triplo rispetto all’acero, quadruplo rispetto alla betulla.

Come si pulisce un mobile o un intarsio in noce?

Per la pulizia giornaliera è sufficiente spolverare con un panno morbido e perfettamente asciutto.

Per la manutenzione da eseguire una - due volte all’anno, a parte i comuni prodotti a base di alcool commercializzati per la pulizia dei mobili in legno, a prescindere dall’essenza, per il legno noce non c’è di meglio che una soluzione artigianale a base di cera d’api.
Basta sciogliere a bagnomaria una dose di cera d’api (100-150gr), quindi aggiungere una stessa quantità di trementina, un’oleoresina fluida (comunemente conosciuta come acquaragia).

Il composto va steso sulle superfici interessate con uno straccetto morbido, lasciato agire per circa 24 ore quindi lucidare con il classico panno di lana. La soluzione rimanente va conservata in un barattolo con tappo a vite.
Questo composto oltre a pulire, nutre il legno, ottura eventuali graffi e rinnova l’originale brillantezza.

Per mantenere il legno noce lucido, una – due volte al mese è possibile utilizzare anche una cera spray, che facilita anche la rimozione della polvere.
In alternativa a cere spray “per legno” già pronte per l’uso, è possibile utilizzare una soluzione fatta di olio di oliva e acquaragia in parti eguali.

Per il trattamento antitarlo del legno noce puoi consultare la guida: Trattamento antitarlo.

Qualche informazione sull’albero di noce.

Il noce, della famiglia delle Juglandaceae, è un albero coltivato nel nostro paese, come nel resto del mondo, per la qualità del suo legno e per la bontà del frutto. Può superare i 30 metri di altezza ed il metro di diametro a 1 ½ dal suolo. La coltivazione nel nostro paese non risulta in grado di soddisfare le esigenze di questo pregiato legname. Il vuoto viene colmato con importazioni dal resto d’Europa, in particolare dalla Francia e Turchia. Sia in natura che coltivato artificialmente predilige la collina o bassa montagna.

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