Il terreno argilloso: come riconoscerlo, come correggerlo, quando lavorarlo, per quali specie di pianta risulta compatibile. Il terreno argilloso è un terreno compatto e poco drenato, difficile da lavorare:
Il terreno argilloso rappresenta una dimora compatibile per poche specie di piante. Si tratta di piante con una massa radicale molto sviluppata, le cui radici si propagano in profondità anche per alcuni metri, raggiungendo aree più salubre, oppure di piante, come le barbabietole, che sviluppano radici molto piccole che non temono il marciume radicale.
I terreni argilloso non sono lavorabili durante l’estate, perché particolarmente duri, ne durante la stagione invernale, perché pesanti e appiccicosi. Si prestano ad essere vangati durante la primavera e l’autunno. Per migliorarlo, in occasione di ogni lavorazione è opportuno apportare: terreno sabbioso, letame maturo e calcio.
Se le dimensioni del sito lo consentano, per eliminare i problemi di ristagno, si può realizzare un impianto di drenaggio interrato, mentre la crosta che si forma durante l’estate deve essere periodicamente lavorata, in modo da rendere efficiente l’irrigazione. In presenza di giardini con terreno argilloso risultano indicate le aiole rialzate, da realizzare con apparto di terriccio compatibile con le piante da coltivare. I terreni argillosi si comportano, infatti, come i terreni bassi, nel senso che non consentano alle radici di espandersi liberamente e in profondità.
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