Illuminazione da giardino: luci per esterno ed impianto fai da te

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L’illuminazione del giardino, dalla scelta delle luci per esterno alla realizzazione di un impianto fai da te di tipo tradizionale da collegare all'impianto elettrico di casa.

    Indice Articolo:
    1. Perchè è importante?
      1. Caratteristiche necessarie
    2. Tipi di impianto
      1. Impianto ad energia solare
    3. Lampade
      1. Lampioni
      2. Faretti
      3. Fari proiettori
    4. Come riconoscere una lampada da esterno?
      1. Dove si comprano?
    5. Come realizzare un impianto fai da te
      1. Progetto
      2. Materiali ed attrezzi
      3. Tracciato
      4. Scavo
      5. Posizionare tubo
      6. Posizionare cavi elettrici
      7. Pavimentazione
    6. Quanto costa?

L’importanza dell’illuminazione del giardino.

Per poter usufruire del proprio giardino anche in assenza di luce naturale diventa necessario dotarlo di un impianto di illuminazione, come per il resto della casa.

Il giardino fa parte della casa, ne rappresenta un prolungamento non solo fisico, l’illuminazione assume pertanto un ruolo importante, sia dal punto di vista funzionale che estetico e decorativo.

Le varie zone da illuminare vanno individuate con cura ed i punti luce vanno realizzati in modo da creare atmosfere rilassanti e suggestive, ricorrendo possibilmente a sistemi innovativi di illuminazione quali quelli a Led multicolore, che, oltre ad essere funzionali, assicurano un piacevole impatto visivo contribuendo a creare un ambiente gradevole, o quello ad energia solare, scelta economica ed ecologica.

Quali caratteristiche deve avere l’illuminazione da esterno?

Ad ogni area, angolo o elemento del giardino la propria illuminazione! Discreta ma efficiente, dosata in funzione della specifica destinazione, essa deve avere specifiche caratteristiche.

Tipi di Impianto di illuminazione: tradizionale o ad energia solare?

Il sistema di illuminazione tradizionale, presuppone un vero impianto, un percorso di corrente elettrica, al pari di quello interno alla casa, per cui deve essere possibilmente previsto in fase di prima realizzazione dello spazio verde. In questo modo è possibile raggiungere tutti i punti più significativi del giardino, senza compromettere la salute delle piante, rimuovere o spostare fioriere, panchine, aiuole, ecc., con la necessità di un maggior costo e maggiori difficoltà ad ottenere un risultato ottimale.

Un impianto ad energia solare, invece, non crea difficoltà anche in presenza di un giardino già esistente.

L’impianto di illuminazione da esterno può prevedere anche lampade che restino accese durante tutta la notte, in modo da illuminare il giardino di “quanto basta” per scoraggiare l’accesso ai malintenzionati. Di norma ad esempio, il viale d’accesso viene illuminato durante l’intero anno.

Per semplificare queste operazioni, mentre in un impianto tradizionale può essere previsto un timer di accensione/spegnimento, se si sceglie un impianto ad energia solare, per le lampade destinate a restare accese durante la notte, si può inserire un interruttore crepuscolare che in maniera automatica accende le luci al crepuscolo e le spegne all’alba.

Puoi approfondire l’argomento consultando l'articolo: Interruttore crepuscolare.

Impianto ad energia solare.

Negli ultimi anni sono notevolmente aumentate le offerte di lampade da giardino alimentate con l’energia solare, ossia grazie a pannelli solari che utilizzano i raggi del sole per produrre la corrente elettrica necessaria per illuminare il giardino.

In funzione della grandezza del giardino e del numero e potenza delle lampade, è possibile prevedere un unico pannello sufficientemente grande in grado di produrre l’energia elettrica necessaria ad alimentare tutte le lampade che ospita il giardino o prevederne di più.

Il pannello viene collegato ad una batteria da cui parte un unico cavo che collega i vari punti luce del giardino.

Esistono anche dei faretti solari, che non necessitano di incasso, dotati singolarmente di un piccolo pannello solare.

Va da se che la scelta assicura un sicuro risparmio: il costo della corrente elettrica per illuminare il giardino non peserà sulla bolletta di casa, con la possibilità di prevedere un numero sufficiente di lampade solo con la spesa iniziale “una tantum”.

I vantaggi delle lampade ad energia solare:

In ogni caso bisogna usare l’accortezza di posizionare il pannello o le lampade solari in un luogo servito dal sole per gran parte della giornata.

Solo in questo modo saranno in grado di accumulare l’energia necessaria per una sufficiente illuminazione.

Per una migliore efficienza, le lampade ad energia solare più sofisticate sono munite di un sensore che fa aumentare l’intensità della luce man mano che una persona si avvicina.

Le lampade a led o ad incandescenza: quali luci scegliere ?

Ampia è la scelta degli elementi terminali dell’impianto di illuminazione di un giardino, si va dalla comune plafoniera ai lampioni, ai faretti, ai proiettori per esterno, cui è possibile aggiungere le caratteristiche lanterne o romantiche candele.

Ogni lampada, a seconda della forma, del tipo di lampadina e dell’altezza cui è posizionata, fornisce un tipo di illuminazione diversa.

Si ricorre ai lampioni per illuminare un viale, ai faretti per delimitare il bordo della piscina, illuminare una siepe o per valorizzare un angolo del giardino, alla lanterna per lo spazio che ospita un gazebo, al fine di creare un luogo romantico e suggestivo, mentre la meno interessante plafoniera, che necessita di una parete per essere fissata, potrà essere sistemata sul muro esterno che sovrasta la porta di accesso al giardino.

Lampioni da giardino.

Tra le lampade da giardino, il lampione è sicuramente l’elemento maggiormente apprezzato e utilizzato. Nato per illuminare spazi, strade e giardini pubblici, grazie alla sua efficienza e al suo valore estetico, è entrato a far parte della quasi totalità dei sistemi di illuminazione dei moderni giardini.

Di varie altezze, in funzione dell’ampiezza dell’area che si intende illuminare (maggiore è l’altezza del lampione, maggiore è il raggio dell’area circostante che riesce ad illuminare), è un elemento funzionale, ma scelto con cura contribuisce ad arredare e decorare il giardino.

Rispetto ai tradizionali fari o faretti, i lampioni assicurano una illuminazione soft e riposante, indicata per gli spazi a verde.

Per una illuminazione ottimale in genere i lampioni vengono distanziati in base all’area che riescono ad illuminare e al grado di illuminazione che si intende realizzare.

Con riguardo alla illuminazione del viale, oltre ai lampioni opportunamente distanziati, potrebbero essere previsti dei faretti segna passi, soprattutto in presenza di scalini o pavimentazioni irregolari.

I lampioni vengono commercializzati di materiale e design diverso: ferro e plastica sono i materiali che si contendono il primato.

Costo dei lampioni.

la forbice dei prezzi dei lampioni per giardini è molto ampia, va da poche decina di euro ad alcune centinaia, per superare, anche di molto, i 1000 euro, per un Lampione a Led modulare.

A scopo esemplificativo:

I faretti: materiali, colori e prezzi.

Rotondi o quadrangolari, i faretti da incasso da giardino, possono essere del tipo “da incasso a suolo” e “da incasso a parete”, rispettivamente da fissare direttamente nel terreno, per delimitare un sentiero, esaltare un particolare, e all’eventuale muro di cinta, della casa, ecc. A differenza dei lampioni, sono lampade che assicurano una luce concentrata e limitata al punto di ancoraggio. In genere a luce soffusa diretta dal basso verso l’alto o viceversa.

Se del tipo calpestabile, collocati direttamente a terra lungo un sentiero o vialetto, fungono da segna passi.

I materiali dei faretti sono vari, sia il tipo da incasso a suolo che da incasso a parete, in genere prevedono:

Per i faretti che fungono da segna passi, il diffusore, in vetro o plastica, in genere leggermente sottoposto rispetto alla ghiera, deve essere calpestabile. Il tipo da incasso a parete, termina con una griglia di protezione.

Anche il colore è vario: il vetro del diffusore può essere trasparente, lucido o satinato e smerigliato, mentre la ghiera può essere bianca, nera, color acciaio, lucida o satinata, alluminio, ecc.

Il prezzo dei comuni faretti da incasso a parete, oscilla dai 10 ai 30 euro circa, in funzione del materiale del diffusore, plastica o vetro, e della ghiera, alluminio o acciaio, del design, del diametro del diffusore, del wattaggio.

Il prezzo del faretto da incasso a pavimento, spazia mediamente dai 30 ai 40 euro, in funzione di quanto già detto per i faretti da incasso a parete, cui si aggiunge l’eventuale ulteriore requisito della calpestabilità e la necessità di una maggiore resistenza agli agenti atmosferici.

I fari proiettori da esterno.

Per un risultato non tanto estetico quanto funzionale, è possibile ricorrere ad uno o più proiettori da esterno, con struttura in alluminio e diffusore in vetro, particolarmente potenti, che illuminano a giorno, del tipo di quelli che si utilizzano nei cantieri o sulle insegne dei negozi, da applicare sull’eventuale muro di cinta o sul muro della casa che da al giardino, o per illuminare campi da tennis, la piscina, ecc.

Per quanto riguarda i materiali dei proiettori da esterno, la quasi totalità prevede una struttura in plastica o alluminio verniciato e diffusore in vetro.

Il colore, sia per i fari proiettori in alluminio verniciato che in plastica, sono vari, tra i quali ricordiamo il bianco, nero, grigio e rosso.

Il prezzo indicativo dei comuni fari proiettori da esterno a Led in alluminio verniciato, varia dai 35 ai 120 euro circa, passando da un Faro Potenza basso consumo 15 W equivalente a 90 W ad incandescenza, Potenza di illuminazione circa 800 Lumen, ad un Faro Potenza basso consumo 70 W equivalente a 300 W ad incandescenza, Potenza di illuminazione circa 3800 Lumen.

Le plafoniere.

Di forma tonda o quadrangolare, rappresentano le lampade meno utilizzate per illuminare i giardini, se si escludono quelle applicate al muro della casa che dà sul giardino. Più diffuse quelle in plastica, perché meno esposte agli urti, anche se meno pregiate di quelle in vetro.

Le plafoniere da esterno si compongono di una struttura in plastica o alluminio ed un diffusore in plastica o vetro Il diffusore è di colore trasparente, la struttura sia in plastica che alluminio verniciato spazia dal bianco al nero, dal rosso al grigio, ecc.

Tra le lampade da esterno le plafoniere sono quelle che presentano il prezzo più basso. Nella versione più economica per materiale, wattaggio (struttura e diffusore in plastica; potenza massima 60 W), nei centri commerciali attrezzati per il giardinaggio, arredo esterno e fai da te, vengono offerte ad un prezzo a partire dai 4-5 euro per arrivare ai 20-25 euro, per plafoniere, di pari wattaggio, in alluminio verniciato e vetro, di un certo design.

Come riconoscere una lampada da esterno?

Le lampade da esterno (lampioni, faretti, sospensioni, applique e plafoniere) sono contrassegnate da una sigla seguita da due numeri che stanno ad indicare rispettivamente la resistenza che la lampada oppone alla penetrabilità dei solidi e dei liquidi.

Devono essere impermeabili (a tenuta stagna), resistenti agli agenti atmosferici, con particolare riguardo all'umidità, potenziale causa di cortocircuito. Come è noto, il cortocircuito si verifica quando la "fase" ed il "neutro" vengono a contatto, direttamente o per il tramite di un conduttore, nel nostro caso l'umidità potrebbe agire da conduttore.

Per illuminare i giardini risultano indicate le lampade a luce fredda, ma non mancano impianti che utilizzano la classica luce gialla, maggiormente riposante.

A secondo del tipo di lampada, il sistema di ancoraggio può essere a parete, a terra, da incasso.

Dove si comprano?

Presso negozi attrezzati per l’arredamento da esterno o per articoli da giardinaggio. Negli ultimi tempi crescono le offerte di lampioni da giardino alimentati ad energia solare, per il crescente interesse per il rispetto dell’ambiente e per il risparmio che assicurano in termini economici.

Come realizzare un impianto di illuminazione da esterno tradizionale: guida fai da te passo dopo passo.

Premettiamo che, come abbiamo già detto, oggigiorno il giardino è considerato la continuazione della casa, per cui è in genere oggetto di progettazione ed esecuzione dei lavori al pari di quelli della casa, ossia affidati ad un’ impresa specializzata, soprattutto se si tratta di un giardino di medie/grandi dimensioni.

I fai da te esperti di impianti elettrici possono però realizzare un impianto per giardini di dimensioni contenute, che persegua essenzialmente uno scopo funzionale e di sicurezza.

La progettazione.

In genere, la progettazione procede per gradi: in primo luogo vengono stabiliti i punti luce necessari per assicurare al giardino una illuminazione adeguata sotto l’aspetto funzionale, poi si passa alle lampade destinate a mettere in risalto angoli del giardino che ospitano piante particolari (piante acquatiche, alberi secolari) o elementi d’arredo di prestigio, tipo una fontana, uno stagno, ecc. Queste ultime lampade, pur perseguendo uno scopo essenzialmente decorativo, contribuiscono ad illuminare il giardino nel suo complesso.

Materiali e attrezzi.

Approntato il progetto e procurato gli attrezzi ed il materiale possiamo passare alla fase operativa.

Attrezzi: paletti, mazzuola, corda, piccone, pala, rastrello (per approntare e richiudere le buche che dovranno ospitare le tubazioni); giravite, pinza spelafili e forbici per i vari collegamenti della linea dell’impianto; seghetto ad arco e pinza, rispettivamente per tagliare il corrugato e spezzare il filo pilota che corre all’interno del tubo.

Materiale necessario: tubo corrugato flessibile con filo pilota, per rendere agevoli il passaggio dei fili elettrici, pozzetti/scatole di deviazione per esterno, interruttori per esterno, morsetti mammut e cappellotti, nastro isolante, lampade (lampioni, faretti, plafoniere). Procurate anche della sabbia per il letto su cui poggiare i tubi corrugati, per evitare il contatto diretto con la terra.

Passo 1: il tracciato.

Piantina alla mano, segnate il percorso dello scavo, posizionando con l’ausilio della mazzuola un paletto in prossimità di ogni punto luce previsto, dove approntare il pozzetto per la scatola di deviazione. Con la corda collegate i vari paletti.

Per i lampioni, è necessario predisporre una base con una piccola gettata di cemento.

La base deve prevedere un alloggio centrale, da realizzare durante la gettata posizionando al centro della buca un tubo in PVC (disponendolo in verticale) del diametro del palo del lampione, con la debita tolleranza, tubo da togliere una volta che il cemento si è indurito.

Il foro lasciato dal tubo in PVC nel massetto, oltre ad ospitare il palo del lampione, verrà utilizzato per il passaggio del cavo di alimentazione.

Per migliorare la stabilità del massetto e quindi del lampione, è opportuno cementare nella gettata due/tre paletti che affondano nel terreno per 70-80cm. Le basi, di forma quadrata, avranno il lato dai 30 ai 50 cm circa in funzione della grandezza del palo.

I dati sono indicativi, tutto dipende, dall’altezza e dal peso del lampione.

Passo 2: lo scavo del tracciato.

Con la pala ed il piccone eseguite gli scavi del tracciato, un solco profondo 40-50 cm e largo 20-25 cm. Posizionate le scatole di deviazione in prossimità dei punti luce previsti ed i pozzetti di messa a terra.

Nell’eseguire gli scavi del tracciato, usate l’accortezza di collocare l’impianto elettrico ad un’altezza diversa rispetto all’eventuale impianto di irrigazione interrato.

Passo 3: il tubo corrugato.

Servendovi del seghetto e della pinza tagliate il tubo di corrugato, in funzione della distanza tra le scatole di deviazione e tra queste e i singoli punti luce (non necessariamente lampioni, ma faretti, lampioncini, plafoniere) ed eventuali scatole portafrutti (tipo gli interruttori), ed adagiatelo all’interno del tracciato su di un letto di sabbia di 4-5cm di spessore, predisposto per evitare che il corrugato venga a diretto contatto col terreno, maggiormente umido e compatto.

Fate in modo che le estremità dei vari tratti di corrugato entrino perfettamente nelle scatole di deviazione e che da ognuna di queste parta il tratto che si raccorda al corrispondente punto luce.

Utilizzate un corrugato di diametro adeguato al numero di fili che dovrà ospitare, di norma non inferiore ai 3-4 cm di diametro esterno. E’ consigliabile il tipo ad una faccia e doppio strato, ossia corrugato solo all’esterno e liscio all’interno, per una maggiore facilità del passaggio dei cavi, una volta legati al filo pilota che corre internamente al tubo. Al momento dell’acquisto chiedete di un tipo di corrugato impermeabile e inattaccabile da roditori, parassiti e muffe. Per corrugati, diametro esterno 4cm, il prezzo è di circa 1 euro/ml.

Passo 4: i cavi elettrici.

Eseguito lo scavo e posati i tubi corrugati, provvedete a passate i cavi elettrici, avvalendovi del filo pilota di cui sono muniti i tubi corrugati.

Il filo pilota attraversa il tubo corrugato per l’intera lunghezza, fuoriuscendo alle due estremità per una decina di centimetri. Pertanto, per passare i cavi elettrici attraverso il tubo, basta legare un’estremità del cavo elettrico ad una del filo pilota e tirarlo all’interno del tubo agendo dall’altra estremità del filo pilota. Ripetete l’operazione per tutti i tratti dell’impianto.

Utilizzate cavi elettrici di una sezione adeguata alla portata dell’impianto, che tenga conto della lunghezza dello stesso e del numero e potenza delle lampade. L’operazione presupporrebbe un calcolo non alla portata di tutti, ma è sufficiente farsi consigliare dal rivenditore con una certa esperienza, soprattutto acquistando il materiale presso negozi attrezzati per il fai da te, dove è sempre presente personale preparato e disponibile a fornire assistenza, fornendo ovviamente da parte nostra le corrette informazioni (nel nostro caso è sufficiente esibire la piantina).

A questo punto collegate i singoli punti luce (lampioni, faretti, plafoniere) al cavo conduttore principale, nella propria scatola di deviazione. Per le giunzioni dei cavi, sia all'interno delle scatole di deviazione, che per collegare le lampade, utilizzate i previsti morsetti (cappuccio isolante + morsetto in rame dotato di una vite per bloccare i fili) e non il tradizionale nastro isolante, non in grado di assicurare una lunga tenuta ed un sicuro isolamento.

Con riguardo ai lampioni, per raggiungere con i cavi le lampade in senso stretto, poste all’estremità superiore del palo, si consiglia di posizionare all’interno dello stesso un filo metallico pilota, del tipo di quelli previsti per i corrugati, cui legare l’estremità del cavo elettrico e tirarlo di quanto basta per i collegamenti.

Oltre alla messa a terra del complessivo impianto, per i lampioni in metallo occorre provvedere a collegare alla “terra” anche la massa metallica del lampione, fissando il cavo della terra alla base del lampione con apposito bullone da avvitare nel palo.

Tutte le lampade (lampioni, faretti e plafoniere) possono essere collegate in serie e servite da un unico interruttore posto a monte dell’impianto, in prossimità della porta di accesso che da sul giardino, ma di norma vengono previsti ulteriore interruttori per accendere e spegnere lampade che in maniera più decisa illuminano angoli e spazi specifici, come la zona pranzo.

Passo 5: malta cementizia e pavimentazione.

Completati i collegamenti e controllato che l’impianto funzioni e che ogni punto luce sia servito da corrente elettrica, chiudete lo scavo.

Proteggete l’intera tubazione con un sottile strato di malta cementizia (spessore 4- 5 cm), lasciate asciugare e con l’ausilio della pala, utilizzando il terreno rimosso con gli scavi, riempite le buche. Con il rastrello pareggiate il terreno, pressandolo con la pala.

Per le aree calpestabili destinate a viali, area pranzo/cena, aree giochi ecc., potrebbe essere necessario completare il lavoro realizzando o ripristinando una pavimentazione per esterno, come il ciottolato, il pavè autobloccante, ecc.

La piantina, con l’annotazione della profondità d’interro della tubazione va conservata con cura e tirata fuori ogni qualvolta si eseguono lavori in giardino che prevedono scavi, dall’ancoraggio del gazebo all’interro di un grosso albero, ecc, per evitare di tranciare le tubazioni unitamente ai cavi elettrici, con ovvie conseguenze.

Quanto costa in media un impianto di illuminazione per il nostro giardino?

In larga misura il prezzo di un impianto di illuminazione per giardino dipende dalla grandezza dello spazio oltre che dal sistema adottato: tradizionale (alimentato dalla corrente elettrica), solare (alimentato dall’energia solare), a batteria, fotovoltaico e dal numero e tipo di lampade.

La forbice dei prezzi è talmente ampia che non è facile ipotizzare prezzi indicativi, anche a volerlo realizzare di persona col fai da te.

Basti pensare che il costo di un lampione, come abbiamo già visto, può variare dai 100 ai 2000 euro. Pertanto, per gli appassionati del fai da te, cui la presente guida è diretta, per stabilire il costo diventa necessario fare il proprio progetto, quantificare il materiale (metri di tubazione, cavo elettrico, scatole di deviazione, cappellotti, mammut, lampade, ecc.), recarsi presso un Punto Vendita e con l’aiuto del personale cercare di orientare la scelta dei vari elementi in funzione del budget a disposizione.

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