Guida informativa sulla fresatrice per legno, da come è fatta a come funziona, dalle fasce di prezzo a cosa serve, alle tipologie.
Le fresatrici per legno sono macchine utensili utilizzate per eseguire lavori di scanalature lungo listelli di legno, macchine in grado di assicurare complessi lavori di finitura.
Prevede un piano di appoggio parallelamente al quale scorre il carrello che ospita il pezzo da lavorare. Dal piano di appoggio fuoriesce un albero portautensile, al quale viene applicata la fresa (utensile), che riceve il movimento dal motore.
In alcuni casi, è il prezzo da lavorare che viene avvicinato alla fresa in movimento, in altri è la fresa (utensile) in movimento che viene avvicinata al pezzo da lavorare. Il funzionamento della fresatrice è simile a quello del comune trapano, con la differenza che l’utensile del trapano lavora di punta mentre l’utensile della fresa lavora di lato. Per avere un’idea parziale bisogna immaginare di usare il trapano non per fare un nuovo foro ma per ampliarne uno già esistente. In questo caso però non sono le pareti del foro ad avvicinarsi alla punta del trapano mentre ruota bensì è la punta del trapano ad essere pressata contro la parete interna del foro da ingrandire.
Fresare equivale a creare profili sagomati, scanalature di svariate forme e dimensioni, battute, ossia tutti quei particolari che personalizzano il mobile. Le fresatrici offrono la possibilità di eseguire fori in serie, intagli, lavorare bordi, eseguire scanalature non passanti, a coda di rondine, per le unioni artigianali a mezzo di incastri. Di grande interesse è la cosiddetta “fresatura a copiare”, resa possibile da fresatrici particolari, grazie alle quali, senza ricorrere a dime, che risultano antieconomiche in caso di produzioni limitate, è possibile riprodurre fedelmente un pezzo esistente, in maniera semplice, economica e veloce. Un braccio di cui sono dotate rileva il profilo del modello da copiare e lo trasmette al pezzo da lavorare, per il tramite dell' utensile. Ricordiamo, infine, particolari fresatrici verticali che consentano di eseguire una “fresatura a mano libera”, per realizzare scritture e sculture, opportunamente disegnate sul pezzo da incidere.
Le fresatrici si distinguono in verticali e orizzontali a secondo di come lavorano gli utensili. Questi ultimi, le cosiddette frese, assumono le forme più svariate per altrettante lavorazioni particolari. Le lavorazioni di queste macchine utensili possono essere controllate manualmente o essere computerizzate
La forbice dei prezzi, anche per una fresatrice amatoriale, è molto ampia, in funzione delle caratteristiche della macchina utensile. Si passa dai 100 ai 500 euro circa di una fresatrice da banco ai 1200-1500 euro per una piccola fresatrice da appoggio, da comprare approfittando di fiere e offerti particolari, per arrivare ad una cifra prossima agli 8000-10.000 euro per una fresatrice professionale.
Spesso le fresatrici vengono indicate col temine “fresa” che in realtà indica l’utensile, che deve il nome alla sua forma, che somiglia ad una fragola e che in francese si dice “fraise”.
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