Guida informativa ed operativa sullo stucco per cartongesso, dalle caratteristiche tecniche alle varie tipologie, da come si presenta, quanto costa e dove comprarlo agli accorgimenti per un utilizzo che assicuri il risultato sperato.
Si distingue in stucco in pasta e stucco in polvere. Lo stucco in pasta per cartongesso presenta un aspetto cremoso, di diversa consistenza e morbidezza, pronto per essere utilizzato. E’ molto più costoso rispetto a quello in polvere, da preparare volta per volta, anche se per lavori di poco conto presenta il vantaggio di poter essere utilizzato per molti giorni se conservato nella confezione originale a chiusura ermetica. Viceversa, lo stucco in polvere una volta preparato (impastato) deve essere consumato prima che diventi duro. Viene commercializzato in confezione che vanno da 1 a 25Kg. A secondo della composizione, presenta tempi di lavorabilità diversi e si presta per essere applicato per spessori diversi, in funzione delle specifiche esigenze. In genere, lo stucco in pasta è applicabile per spessori inferiori rispetto a quello in polvere.
E’ un prodotto facile da lavorare, sia con riguardo alla rasatura che alla carteggiatura, una volta che si è essiccato. La versione in polvere presenta l’inconveniente di essere lavorabile per un tempo limitato, mentre quello in pasta, conservabile per alcuni mesi nella confezione originaria a chiusura ermetica, presenta lo svantaggio di essere più costoso.
Serve a preparare le pareti di cartongesso alla pitturazione, ossia ad otturare pori, fessure, crepe, imperfezioni, linee di unione e rientranze generate dai chiodi e viti di fissaggio dei pannelli.
La confezione di 20Kg con chiusura ermetica di stucco in pasta viene offerta ad un prezzo prossimo ai 40 euro iva compresa. Si acquista presso i negozi di materiali edili, ferramenta, centri commerciali del tipo Castorama e Leroy Merlin, presso Brico Center e su internet.
Si prende in piccole quantità con la punta della spatola e si stende col dorso sulle parti da stuccare (giunti, avvallamenti, pori, scheggiature, rientranze di chiodi e viti di fissaggio dei pannelli, crepe e spigoli danneggiati) dopo averne risposto una certa quantità sul frattazzo con l’ausilio della cazzuola. La prima mano a rasare, per creare il fondo, quindi una o più mano a livellare, ed un’ultima mano a finire, facendo precedere il tutto da una mano di fissativo. Relativamente ai giunti, lungo lo strato di stucco bisogna sistemare (affocare) per l’intera lunghezza il nastro di rinforzo. Quest’ultimo posizionato a cavallo delle giunture ha lo scopo di evitare che lungo le stesse si possono creare delle spaccature. In luogo della rete adesiva può essere utilizzata la carta microforata. Otturati i giunti e sistemate tutte le irregolarità, prima della pitturazione, con lo stucco si procede alla cosiddetta rasatura dell’intera parete: applicazione di un film sottile di stucco per uniformare il fondo.
Si consiglia di optare per le confezioni che prevedono la chiusura ermetica in grado di assicurare la conservazione per diversi mesi della parte di prodotto non utilizzata, a patto che venga riposta in un luogo fresco ed asciutto. Per un uso amatoriale si consiglia lo stucco in pasta già pronto, mentre per un uso professionale, a parte le diverse caratteristiche tecniche, motivazioni soprattutto economiche, fanno propendere per lo stucco in polvere.
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