La riproduzione dell’ortensia avviene essenzialmente per talea e per seme ed in misura minore per propaggine. Analizziamo la caratteristiche delle varie tecniche.
L'ortensia è un arbusto appartenente al genere al genere Hydrangea originaria dell'Asia e del Nord America. Comprende numerose varietà con grosse infiorescenze dai vari colori.
L’ortensia si riproduce facilmente ed in vari modi:
Il metodo di riproduzione per propaggine viene utilizzato per le specie di ortensia caratterizzate da rami particolarmente lunghi e flessibili, che vengono favoriti con una radicale potatura invernale.
I rami scelti per produrre le nuove piantine vengono piegati ed interrati nel punto di massima curvatura, dopo averli incisi per favorire la radicazione.
Il ramo va ancorato al suolo con appositi tutori o poggiando sulla buca una sasso, in modo da impedire al ramo di tornare alla posizione originaria.
Appena si sarà ottenuta la radicazione si potrà separare la nuova pianta dalla pianta madre. Quest’ultima può essere velocizzata irrorando con ormoni radicanti in polvere o liquido la parte del fusto destinato a radicare.
Per approfondimenti sulla tecnica di riproduzione per propaggine, potete consultare l’articolo: “Propaggine”.
La riproduzione dell’ortensia per seme, metodo comune a tutte le piante, può essere eseguita in appositi semenzai o direttamente in vaso o piena terra.
La semina eseguita nei semenzai presuppone il successivo trapianto delle giovani piantine nella dimora definitiva, in vaso o piena terra, ed avviene in un terriccio a base di torba e sabbia, mentre la semina nella dimora definitiva avviene in un substrato da giardino.
La germinazione richiede dalle 2 alle 8 settimane circa in funzione della varietà.
Per informazioni dettagliate, potete consultare la guida: “Semina”.
Oltre a quella per seme, la tecnica di riproduzione maggiormente utilizzata per l’ortensia è quella per talea, sia da legno duro che semiduro o verde.
Terminata la fioritura, si preleva da rami sani un rametto lungo 10-12 cm circa, con un diametro prossimo al centimetro.
Le talee vanno messe a radicare in un terriccio per acidofile (torba+sabbia o argille + stallatico maturo) in appositi contenitori, opportunamente distanziate, o vasetti singoli.
Bisogna assicurare loro una temperatura prossima ai 20°C, un clima temperato-umido.
La radicazione avviene in genere nell’arco di un mese, dopo di che le talee vanno trapiantate nella dimora definitiva.
Per approfondimenti su questa tecnica potete consultare la guida: “Talea”.
Un altro sistema per riprodurre l'ortensia è la talea in acqua.
Una volta tagliato il ramo di circa 10 cm, va posizionato in un contenitore pieno d'acqua.
L'acqua va cambiata di frequente e, una volta comparse le radici, la talea può essere interrata. Questa tecnica semplice ha buone possibilità di successo.
Il periodo migliore per la riproduzione per propaggine coincide con la stagione primaverile, quando da qualche tempo per la pianta è iniziato la nuova stagione vegetativa.
Il periodo migliore per fare una talea di ortensia è, invece, l’autunno, non appena le piante sfioriscono.
I piccoli semi contenuti nelle capsule vanno raccolti e conservati al buio, fino alla primavera quando si potranno interrare.
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