Incastri legno

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L’articolo riporta la descrizione delle giunzioni e incastri del legno, da quelle più semplici, facile da realizzare, che assicurano una minore tenuta, agli incastri più sofisticati che assicurano una maggiore superficie di contatto tra le parti da unire, tipo l’incastro a coda di rondine, meno facile da realizzare, ma molto più efficienti.

A cosa servono gli incastri?

Le giunzioni hanno lo scopo di aumentare la superficie di contatto tra i pezzi da unire, al fine di rendere più stabile e resistente l’assemblaggio, un tempo realizzato unicamente con chiodi, staffe e viti. Nel corso degli anni abbiamo assistito ad un crescente utilizzo di queste tecniche di unione del legno ed al continuo perfezionamento delle stesse.

Caratteristiche e tipologie.

Oltre agli incastri, tra cui ricordiamo l’intramontabile incastro a coda di rondine, esistono una serie di giunzioni meno impegnative, più semplici da realizzare, per manufatti soggetti a sollecitazioni contenute. Tra queste, la più semplice è quella praticata per assemblare le cornici. Si tratta di una giunzione a 90°, dove le estremità dei quattro listelli della cornice vengono tagliati in modo che assemblati formano un angolo retto.

Per lo scopo viene utilizzata una dima, costituita da una contenitore rettangolare in cui viene alloggiato e fissato il pezzo da tagliare. La dima presenta delle scanalature della giusta angolazione che fanno da guida al segaccio durante il taglio.

Ricordiamo la giunzione a mezzo di spine, dove vengono accostati due bordi degli elementi da unire nei quali vengono eseguiti, dopo averli opportunamente segnati, i fori destinati ad ospitare le spine. Per ogni elemento da assemblare il foro presenta una profondità che supera di poco la metà della lunghezza della spina. E’ un tipo di giunzione molto utilizzato per l’assemblaggio dei vari elementi di mobili, quali cassettiere, librerie, pensili, ecc. (a tutti sarà capitato di assemblare o di vedere assemblare un mobiletto Ikea, dove queste spine sono onnipresente. La spinatura rappresenta un tipo di giunzione universalmente utilizzata, perché pratica, efficiente, facile da realizzare, che non manca di valore estetico.

Più impegnative sono le giunzioni ad incastro, di cui le più elementari sono quelle cosiddette a battuta semplice o doppia a seconda che la scanalatura viene praticata su uno o entrambi gli elementi da unire. Unione che avviene a mezzo di colla e chiodi o viti autofilettanti, laddove non ricorrono esigenze estetiche.

Abbiamo infine le giunzioni cosiddette multiple, cui appartiene l’incastro a coda di rondine, in cui per massimizzare la superficie di contatto dei giunti, sono presenti un certo numero di elementi maschi e femmina complementari, detti rispettivamente tenoni e mortase. Questi ultimi, nell’incastro a coda di rondine assumono una forma trapezoidale, che conferisce al giunto una grande robustezza. Risultano indicati per la giunzione a L o T di elementi in legno massello e lamellare.

Gli incastri dovrebbero essere caratterizzati dall’assenza di chiodi, viti ed adesivo, diciamo dovrebbero in quando spesso la presenza dell’ adesivo contribuisce a conferire al giunto una maggiore solidità.

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