Gelsomino riproduzione

Articolo realizzato dalla redazione
Informazioni sulla redazione

Tecniche di riproduzione del gelsomino, dalla moltiplicazione per talea, pratica maggiormente utilizzata, alla propagazione per propaggine, ai meno pratici e diffusi metodi riproduzione per seme, margotta e divisione per separazione di polloni.

    Indice Articolo:
    1. Caratteristiche
    2. Riproduzione
      1. Talea
      2. Propaggine
      3. Altre tecniche
     

Informazioni sulla pianta di Gelsomino.

Il gelsomino è una pianta a portamento rampicante – arbustivo, a foglie caduche o sempreverdi, appartenente al genere Jasminum della famiglia delle Oleaceae.

Originario delle regioni temperate tropicali, in particolare dell’Asia, il gelsomino si presta ad essere coltivato in vaso e in piena terra, sia come rampicante, per rivestire ed adornare pergolati, gazebo, tettoie, ringhiere e muri, che come arbusto singolo.

E’ una pianta ornamentale da fiore molto apprezzata, sia per le abbondanti fioriture che per le opportunità di utilizzo della specie rampicante che conta conta circa 250-300 specie.

Per una guida completa sulle pratiche colturali potete consultare glia articoli: Gelsomino cura e coltivazione - Gelsomino potatura - Gelsomino malattie.

Come si riproduce?

Il Gelsomino è una pianta che si riproduce facilmente in diversi modi. Il sistema più utilizzato è quello per talea, ma si può utilizzare anche la riproduzione per propaggine. Meno utilizzate sono le riproduzioni per seme e per margotta.

Riproduzione del gelsomino per talea.

La talea rappresenta la tecnica di moltiplicazione vegetativa maggiormente utilizzata.

Le talee prelevate dai rami semilegnosi sono quelle che presentano la maggiore possibilità di attecchimento, anche se rispetto a quelle di legno tenero sono caratterizzate da una radicazione meno veloce.

Passo1.

Durante la fine dell'estate-inizio autunno, per le specie a fioritura primaverile, o durante la stagione primaverile, per le specie a fioritura invernale, individuate e recidete un ramo semilegnoso cresciuto durante l’anno, privatelo della punta e dividetelo in talee lunghe 8-12.

Passo 2.

Per le singole talee provvedete ad eliminare foglie basali per la metà della lunghezza della talea e trattate la parte da interrare con polvere di ormone radicante, al fine di velocizzarne la radicazione.

Passo 3.

Interrate le talee così preparate di 3-4 cm in un substrato torboso, composto per metà da torba e per la restante metà da terreno da giardino e sabbia di fiume in parti eguali, sistemato in un’apposita cassetta. Distanziate le talee di 7-8 cm e assicurate all’ambiente ospitante una temperatura prossima ai 12-15°C.

Passo 4.

Subito dopo l’interro, con l’ausilio di uno spruzzino, procedete con una delicata innaffiatura e coprite la cassetta con un telo di tessuto non tessuto o di plastica, al quale praticate dei fori, distanziandoli opportunamente per evitare la formazione della condensa.

Ogni 2-3 giorni rimuovete il telo di plastica, fate aerare la piccola serra e se necessario procedete ad inumidire nuovamente il terreno. Con l’occasione provvedete a rimuovere le eventuali foglie che nel frattempo si sono staccate dalla parte aerea della talea, per evitare che marcendo diventino potenziali veicoli di patologie fungine.

Passo 5.

In autunno o primavera successiva, a secondo di quanto sono state interrate le talee, estirpate quelle che ormai sono diventate le nuove piantine e mettetele nella dimora definitiva, in vaso o piena terra, cominciando a dedicare loro le comuni pratiche colturali delle piante adulte.

Riproduzione gelsomino per propaggine.

La propaggine consiste nell’interrare un tratto di un ramo basale semilegnoso e flessibile, provvedendo a separalo dalla pianta madre una volta che la parte interrata ha radicato.

Passo 1.

Durante il periodo che va dalla fine dell'estate all'inizio dell'autunno, individuate un ramo lungo, giovane e flessibile, posizionato nella parte bassa della pianta, piegatelo in modo che nel punto più convesso tocchi il suolo.

Passo 2.

Realizzate una buca profonda e larga una quindicina di cm nel punto di contatto del ramo con il suolo.

Passo 3.

Rimuovete le foglie al tratto di ramo da interrare e con l’ausilio di un coltello da giardinaggio, affilato e disinfettato, praticate un taglio sul lato del ramo rivolto verso il terreno nel punto di maggiore piegatura e trattate la parte con un ormone radicante in polvere, al fine di favorire e velocizzare il processo di radicazione.

Passo 4.

Sistemate il ramo così preparato nella buca precedentemente scavata e copritelo con un terriccio fatto da terreno da giardino, torba e sabbia in parti eguali. Poggiate sulla buca un sasso abbastanza pesante o qualcosa di equivalente, al fine di impedire al ramo di tornare nella sua posizione iniziale. In alternativa, potete fissare il ramo interrato ad un tutore ancorato al terreno (un picchetto in legno o metallo).

Passo 5.

Trascorso un anno circa dall’operazione, il ramo interrato è pronto per essere separato dalla pianta madre e dar vita ad una nuova piantina, in vaso o piena terra, con identiche caratteristiche della pianta originaria. Da questo momento la nuova piantina sarà oggetto delle pratiche colturali comuni alle piante adulte della specie.

Altre tecniche di riproduzione: per margotta, per divisione di cespi, per seme.

Anche se si ritiene, come abbiamo già accennato, che per il gelsomino la tecnica di moltiplicazione migliore sia quella per talea, seguita da quella per propaggine, non è esclusa la possibilità di utilizzare altri metodi, quali:

Informazioni Sugli Autori:

Articolo realizzato dalla redazione
Informazioni sulla redazione

MAGAZINE CHI SIAMO CONTATTI
Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire funzioni social e analizzare il traffico. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando un qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie e dichiari di aver letto la nostra Cookie Policy e la Privacy Policy. Per saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie consulta la nostra Cookie Policy.