Coltivazione fagiolini

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Come coltivare i fagiolini, dalle condizioni climatiche ideali alla lavorazione e concimazione del terreno, dalla semina alle pratiche colturali, dal raccolto alle avversità.

Informazioni sui fagiolini.

I fagiolini, baccelli di fagioli non giunti a maturazione, per proprietà e caratteristiche si posizionano in una via di mezzo tra i legumi e gli ortaggi. Contengono, infatti, ¼ delle calorie dei fagioli, quali legumi. In cucina si usano lessi, al pomodoro, in umido, sott’olio, con le patate, con gli spaghetti o le penne, nel risotto, ecc. I fagiolini vanno puliti singolarmente con la rimozione del picciolo e per alcune varietà del filo che presentano sui fianchi per l’intera lunghezza. Rappresentano un alimento ricco di fibre, sali minerali, vitamine A e C.

Condizioni climatiche.

Il fagiolino predilige un clima temperato caldo senza forti escursioni termiche. La temperatura ideale oscilla di 4-5 gradi in più o in meno rispetto ai 20°C. La vita della pianta risulta compromessa con temperatura prossime allo 0°C, mentre temperature particolarmente torride condizionano il raccolto.

Caratteristiche del terreno.

Per la coltivazione dei fagiolini risulta indicato un terreno di medio impasto, fresco e asciutto, in cui i vari elementi, dalla sabbia alla ghiaia, dalla torba alle sostanze organiche, sono presenti in quantità tali da assicurare una buon drenaggio e una sufficiente areazione e fertilizzazione. Un terreno soffice e leggero in cui le radici della pianta possono espandersi a raggiera senza incontrare resistenza. Il fagiolino teme i terreni umidi ed i ristagni idrici.

Pratiche colturali: semina, concimazione, innaffiatura, sarchiatura.

La semina.

Per la semina bisogna attendere che siano scongiurati i pericoli delle gelate. Pertanto, i periodi di semina in qualche misura variano in funzione dell’area geografica. Nel Centro Sud inizia con l’arrivo della stagione primaverile e si protrae per tutta la prima metà della stagione estiva, mentre nel Nord Italia la semina va rimandata di 30-40 giorni.

Volendo tener conto delle fasi lunari, la semina dei fagiolini dovrebbe avvenire “con luna crescente”.

 

Avvalendosi di un cavicchio, i semi di fagioli vanno interrati di  7-8 cm in apposite buche o su filari, distanziandoli di circa 15cm. I fagiolini nani si distanziano sulla riga di 5-6cm circa e di 40-50cm tra le righe. Si interrati in pastorelle, in ragione di 2-3 semi per ognuna di esse, queste vanno distanziate di 12-13cm. Per accelerare la germinazione è opportuno tenere i semi di fagioli in ammollo in acqua tiepida per 36-48 ore prima di interrarli. La semina deve essere seguita da una moderata irrigazione al fine di compattare il terreno al seme, favorendone ulteriormente la germinazione.

La concimazione.

Il fagiolino predilige un terreno ricco di humus. In genere, risulta sufficiente la concimazione con stallatico maturo, in ragione di 2-2,5Kg per mq circa, fatta in occasione della preventiva preparazione e lavorazione del terreno. Se necessario bisogna integrare la fertilizzazione con concimi a base di fosforo e potassio.

L'innaffiatura.

Circa le innaffiature, la pianta di fagiolino non richiede molta acqua. Per la frequenza e l’intensità degli interventi, è necessario far leva sull’esperienza ed il buon senso. Bisogna intervenire quando il terreno risulta completamente asciutto, evitando le irrigazioni a pioggia o goccia, che possono favorire l’insorgenza di patologie fungine a carico della parte aerea della pianta. L’irrigazione deve interessare direttamente ed esclusivamente il terreno. Salve casi di condizioni estreme di siccità e calore, risulta sufficiente intervenire mediamente ogni 10-12 giorni.

La sarchiatura.

Per eliminare le eventuali erbe infestanti ed assicurare al terreno una buona areazione, periodicamente bisogna procedere con interventi di sarchiatura e/o zappettatura dello strato superficiale del terreno. Il primo intervento di sarchiatura deve essere eseguito non appena le piantine avranno raggiunto l’altezza di 17-20cm circa, mentre quelle successive vanno eseguite quante le erbacce condizionano il regolare ciclo produttivo e vegetativo della pianta o quando lo strato superficiale del terreno è diventato duro e compatto. Per le varietà rampicanti, fin dal momento della semina, bisogna prevedere opportune strutture di sostegno, in genere, una rete di plastica sostenuta da pali.

Raccolta e conservazione dei fagiolini.

A secondo della varietà, i fagiolini sono pronti per essere raccolti trascorsi mediamente poco più di 2 mesi dalla semina, quando i semi, ossia i futuri frutti (fagioli), sono a malapena abbozzati. Devono essere sodi, presentare un colore brillante e se piegati si devono spezzare di colpo. Per colture di poco conto o a carattere domestico la raccolta dei fagiolino si effettua a mano a scalare. La quasi totalità di fagiolini al momento del raccolto presentano un colore verde, ma non mancano varietà di colori diversi. Freschi e muniti di picciolo possono essere conservati in frigorifero fino a 6-7 giorni, mentre lessati per un paio di minuti, dopo essere stati privati del picciolo, possono essere surgelati e conservati fino a 7-8 mesi.

Malattie e parassiti.

Tra i parassiti animali e vegetali che possono attaccare le piante di fagiolini troviamo: gli afidi; il ragnetto rosso; le cimici; la muffa grigia; l’antracnosi del fagiolo; la ruggine del fagiolo. In particolare, la ruggine del fagiolo colpisce la pagina inferiore delle foglie dove si formano delle pustole di color ruggine, a seguito delle quali le foglie tendono ad ingiallire e quindi a disseccarsi, trascorsi 15-20 giorni dalla comparsa della patologia. L’inconveniente si combatte con composti rameici. L’Antracnosi del fagiolo è una delle più gravi patologie fungine che, a differenza della ruggine, colpisce il baccello e lo stelo. Entrambe queste ultime due patologie sono favorite dalla presenza di un elevato grado di umidità.

Coltivare i fagiolini in vaso.

Per la coltivazione dei fagiolini in vaso, dalle condizioni climatiche ideali alla preparazione del terreno, dalle pratiche coltura (semina, irrigazione, concimazione, zappettatura) al raccolto, in quanto compatibili, valgono le regole viste per la coltura in piena terra. In particolare, bisogna prevedere vasi capienti, tenendo presente che per ospitare 5-6 piantine deveno presentare un diametro di 50-60cm circa, nonché, in presenza di varietà rampicanti, bisogna prevedere specifici tutori di legno.

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