Sega a telaio

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La sega a telaio è nel linguaggio comune meglio conosciuta come sega del falegname. Da ciò ovviamente si deduce che essa è essenzialmente una sega per il legno utilizzata quindi da falegnami, carpentieri e boscaioli. Ma in virtù di alcune sue peculiari caratteristiche, illustrate nell’articolo, è anche un attrezzo che può risultare utilissimo se non indispensabile a completare l’attrezzatura degli appassionati di bricolage e fai da te.

Come è fatta una sega a telaio.

Come deducibile dal nome questa sega ha una struttura di legno che rappresenta il telaio in cui è fissata la lama. Generalmente questa struttura (il telaio) è realizzata interamente in legno solitamente di faggio. E ciò le conferisce un fascino particolare visto che la sua fattura è rimasta presso che immutata in circa 2000 anni.

Il telaio è costituito da tre listelli di legno intersecati (2 montanti ed una traversa) in maniera da formare una “ H “ molto allargata alla base. Ad un lato dei due montanti è fissata la lama mentre all’altro è fissata una corda di canapa che serve a darle la giusta tensione (allentata o tesa). Tensione che viene fornita avvicinando i capi liberi dei montanti. L’avvicinamento si ottiene attorcigliando la corda di canapa che è chiusa su se stessa e passata tra tra le estremità libere del telaio.

L’attorcigliamento viene facilitato dall’utilizzo di una ulteriore listarella (nottola) che con un capo passato dentro la corda chiusa viene ruotata in un piano parallelo ai montanti.

Quando la lama ha raggiunto la tensione giusta la nottola viene bloccata passando il capo libero al di sotto del traverso. Lo stesso risultato, forse con più praticità, ma sicuramente con meno charme, può ottenersi con un cordino metallico ed un tirantino.

L’impugnatura della sega è fornita da uno dei due montanti.

La lama realizzata in acciaio temperato è generalmente lunga e sottile ed inoltre la tensione a cui è sottoposta consente di ridurne consistentemente lo spessore. La lunghezza (70 cm circa) consente di procedere velocemente nei tagli. La lama è bloccata al telaio con due appositi innesti denominati caviglie che poiché sono orientabili consentono anche di variarne l’inclinazione.

Le versioni più moderne di seghe a telaio, come già detto, in luogo della corda di canapa attorcigliata, prevedono un cavo di tensione metallico. Quest’ultimo presenta un’estremità filettata che grazie ad un dado a farfalla consente di tendere o allentare la lama, mentre l’altra estremità termina con un testa fissa. L’assemblaggio rende la sega facilmente smontabile.

Esistono anche versioni con comode e funzionali impugnature sistemate alle due estremità della lama. Le lame sono di facile sostituzione e vanno tenute in tensione solo per il tempo di utilizzo.

Le lame.

Esistono in commercio svariate tipologie di lame che vengono scelte in funzione del lavoro e quindi del tipo di taglio che ci necessita realizzare.

Esse si differenziano per una serie di parametri che andiamo a riassumere:

Larghezza. Una lama stretta consente di effettuare lavori di smussatura e contornatura consentendo anche tagli curvilinei e circolari. Una lama larga invece consente tagli dritti, lunghi e precisi.

Forma dei denti. I denti possono avere essenzialmente le seguenti forme:

Stradatura. Inclinazione alternata a destra e sinistra dei denti rispetto all’asse. Più tale inclinazione è marcata e minore risulterà l’attrito della lama contro il legno durante il taglio, ma ovviamente minore sarà la precisione del taglio stesso. Una lama con una consistente stradatura consente di segare spessori notevoli anche se con precisione non eccelsa.

Apertura. Dimensione dei denti e quindi il loro numero complessivo distribuito sull’intera lunghezza.

Quali lavori è possibile effettuare con una sega a telaio.

La utilità della sega a telaio è racchiusa in due essenziali caratteristiche: la versatilità e la rapidità con cui consente di portare a termine un taglio.

La rapidità gli è conferita dalla lunghezza della sua lama. La versatilità invece dalla possibilità di sostituire rapidamente la lama scegliendola in una ampia gamma di tipologie diverse che le consentono un uso praticamente universale. Essa infatti, scegliendo in maniera adeguata la lama può essere impiegata per:

Le lame ad aperture larghe sono adatte a tagliare legni più teneri come pioppo, abete o frassino, mentre le lame con dentatura serrata sono adatte per legni più resistenti.

Come va utilizzata?

Un buon taglio non solo richiede l’utensile adatto ma anche una tecnica corretta.Per utilizzare la sega a telaio bisogna:

Manutenzione di una sega a telaio.

E fondamentale per la durata di una sega a telaio ridurre la tensione della lama subito dopo il suo utilizzo.

Se le lame perdono l’affilatura questa può essere ripristinata con l’uso di una lima a triangolo a taglio dolce di dimensione adeguata. Esistono in commercio anche lame che non richiedono affilatura.

Costo di una sega a telaio.

Esistono in commercio seghe a telaio di diversa dimensione. Una sega a telaio da 70cm completa di lama costa mediamente una quarantina di euro. Una lama di ricambio all’incirca tra i 7 ed i 10 euro in funzione delle sue caratteristiche.

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