Pareti in cartongesso: come costruire una parete divisoria fai da te

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Guida pratica per costruire una parete divisoria in cartongesso con la tecnica del fai da te. Iter operativo, spiegato passo dopo passo, per creare una parete fissando i pannelli ad una struttura portante in legno o metallo.

    Indice Articolo:
    1. Cosa sono?
    2. Cosa occorre
      1. Progetto
      2. Materiale
      3. Attrezzi
    3. Montaggio parete con struttura in legno
      1. Assemblare telaio in legno
      2. Creare vano porta
      3. Montare montanti e traverse
      4. Posare i pannelli in cartongesso
      5. Montare la porta
      6. Rifinire la parete
    4. Montaggio parete con struttura in ferro
        1. Iter operativo
    5. Consigli utili
    6. Vantaggi

Cosa sono le pareti in cartongesso?

Le pareti in cartongesso sono pareti destinate a delimitare gli spazi, anche per finalità estetiche, che vengono realizzate con lastre di cartongesso, uno strato di gesso chiuso a sandwich tra due fogli di cartone, fissate ad una struttura portante di profili metallici o di legno, a mezzo di viti autofilettanti. Le pareti in cartongesso sono un sistema costruttivo a secco e rappresentano una valida alternativa alle tramezzature tradizionali in muratura.

In funzione del tipo e del numero di pannelli, dei profili della struttura portante e delle percentuali di additivi aggiunti al nucleo di gesso, si possono realizzare pareti di diverso spessore e con diverse caratteristiche tecniche:

Tali pareti si prestano ad essere rifinite alla pari di quelle in muratura, fatte con mattoni forati o altro laterizio, infatti, possono essere stuccate e tinteggiate con qualsiasi tipo di pittura, rivestite con piastrelle o parato.

Cosa occorre per costruire una parete divisoria in cartongesso.

Lavorare il cartongesso non è appannaggio esclusivo dei cosiddetti professionisti applicatori del sistema costruttivo a secco, ma si presta a molte realizzazioni fai da te, dalle pareti divisorie ai controsoffitti, dalle contropareti ai rivestimenti di superfici irregolari, ai tanti complementi d’arredo, come librerie in cartongesso, archi, mobili, mensole, cabine armadi, ecc.

Per realizzare una parete divisoria in cartongesso con struttura portante in legno o in metallo occorre anzitutto fare un progetto che tenga conto delle misure, per procurare il materiale e gli attrezzi necessari, e poi seguire l’iter che prevede il fissaggio della struttura, l’applicazione dei pannelli e la rifinitura della parete.

Il progetto.

Ipotizziamo di dover realizzare una parete 273 cm x 280 cm, spessore 12 cm, utilizzando pannelli di cartongesso spessore 2 cm, con struttura portante in profili di legno.

La struttura portante in profili di legno sarà assemblata con chiodi da carpentiere da inchiodare in obliquo con l’aggiunta di angolari di ferro in corrispondenza dei punti di unione dei vari travetti, in modo da avere una struttura particolarmente solida. Quest’ultima sarà ancorata alle pareti ed al soffitto a mezzo di tasselli ad espansione, mentre al pavimento verrà fissata a mezzo di colla o siliconata.

Per determinare la quantità di travetti necessari bisogna calcolare il perimetro della parete e aggiungere i montanti verticali e le traverse orizzontali, tenendo presente che entrambe vanno distanziate di 50-60 cm, in modo da dar vita ad un’ intelaiatura a scacchiera.

La sezione dei profili viene stabilita in base allo spessore della parete che si intende realizzare: per una parete di 12 cm di spessore, i profili dovranno avere una sezione 6 cm x 8 cm, utilizzando lastre con spessore 2 cm. Per una parete di spessore inferiore, lasciando invariato lo spessore delle lastre, basta diminuire la sezione dei profili.

Per il numero dei pannelli basta dividere la superficie della parete per la superficie del singolo pannello, moltiplicare per 2 (i due lati della struttura portante) e aumentarli del 10% circa per l’inevitabile sfrido.

Materiale necessario:

  • N. 17 travetti in legno per la struttura portante (sezione 6 x 8cm) di cui :
  • n.2 travetti da 273 cm, uno da fissare al soffitto ed uno al pavimento;
  • n. 5 travetti da 268 cm, di cui due per completare il telaio e tre da utilizzare come montanti verticali;
  • n. 10 traverse orizzontali, di cui una da 90 cm per delimitare superiormente il vano porta e nove da 51 cm (n.3 per ognuna delle 3 zone delimitate dai travetti verticali, con eccezione di quella destinata al vano porta, che ospiterà una sola traversa di 90 cm, di cui già abbiamo detto;
  • N. 9 pannelli in cartongesso 120 cm x 140 cm, la cui superficie totale è molto prossima a quella delle due facciate della parete: circa15 mq. Tenuto conto del vano della porta, da moltiplicare per 2, con qualche taglio in più potrebbero bastare anche 8 pannelli. In ogni caso, partendo dalla dimensione della parete, con opportune ricerche bisogna individuare quei pannelli le cui dimensioni consentano di ridurre al minimo i tagli e gli sfridi.
  • Materiale isolante (fibra di legno, lana di vetro o lana di roccia da sistemare nell’intercapedine);
  • N. 32 angolari di ferro, dei quali:
    • 2 da fissare negli angoli interni che il travetto siliconato al pavimento forma con i montanti verticali fissati alle pareti laterali,
    • 20 da utilizzate per fissare le 10 traverse orizzontali,
    • 5 coppie per i restanti montanti verticali.
  • Viti autofilettanti per legno, lunghezza 3 cm per fissare gli angolari.
  • Viti per cartongesso a testa svasata e filettatura per legno (specifiche per fissare le lastre in cartongesso sulla struttura in legno, lunghezza 5 cm circa);
  • Tasselli ad espansione per fissare il telaio alle pareti e al soffitto (tasselli particolari che tengono conto della sezione del travetto);
  • Chiodi da carpentiere da 10 cm per fissare i montanti verticali al telaio e le traverse orizzontali ai montanti verticali;
  • Nastro in carta microforato, stucco, carta vetrata e pittura per la finitura della parete.

Per l’acquisto della minuteria: chiodi, tasselli, viti, nastro adesivo, stucco, ecc, è consigliabile rivolgersi ad un Punto Vendita tipo Leroy Merlin, o Brico center, dove il personale è disponibile a dare consigli circa le quantità da acquistare. In genere, questi rivenditori, in quanto anche Punti Legno, sono attrezzati anche per il taglio dei travetti, spesso a costo zero. In questo modo, non solo si risparmia tanta fatica, perché si evitano i notevoli tagli, ma avremo la certezza di tagli precisi con elementi di dimensioni esatte, per un’intelaiatura perfetta, a patto ovviamente che il nostro progetto non presenti errori di calcolo. Nel dubbio è meglio eseguire i tagli sul posto.

Attrezzi di cui abbiamo bisogno:

  • squadra millimetrata;
  • segaccio per tagliare i travetti, se non fatti tagliare a misura al momento dell’acquisto;
  • taglierina o coltello taglia lastre, per il taglio dei pannelli di cartongesso;
  • livella e filo a piombo;
  • martello da carpentiere e/o pistola sparachiodi;
  • avvitatore a batteria;
  • cazzuola, spatole, frattazzo, secchio da muratore in PVC, plafoncino o rullo per la finitura della parete.
Con eccezione della taglierina per il taglio delle lastre in cartongesso, anche se per lavori una tantum e di poco conto è possibile usare il comune cutter, si tratta di attrezzi presenti in tutte le cassette dei fai da te.

Iter operativo per costruire una parete in cartongesso con telaio in legno.

Sinteticamente la lavorazione del cartongesso prevede:

  • l’assemblaggio della struttura portante;
  • il montaggio delle lastre in cartongesso, eventualmente accoppiate a pannelli o materiale isolante;
  • la finitura (stuccatura, carteggiatura e tinteggiatura).

Passo 1: assemblaggio del telaio in legno.

  • Stabilito dove costruire la parete divisoria, tracciate la linea guida sul pavimento e servendovi del filo a piombo riportatela al soffitto e quindi alle pareti laterali, per fissare il telaio della struttura portante.
  • Assicuratevi che le linee tracciate sulle pareti siano perfettamente a piombo ed in linea con quella del pavimento e quindi col travetto da fissare al soffitto.
  • Con i tasselli ad espansione, fissate al soffitto una delle due travi lunghezza 273 cm, allineandola alla linea guida.
  • Segnate sul secondo travetto lunghezza 273 cm, da fissare al pavimento, i punti di riferimento per i montanti verticali e quelli che delimitano la porzione di trave da tagliare per creare il vano che dovrà ospitare la porta (in base al nostro progetto, i montati verticali saranno distanziati di 51 cm, mentre per la porta si dovrà creare un vano largo 90 cm).
  • Servendovi del segaccio, eseguite i due tagli necessari a rimuovere la parte di travetto di cui al punto precedente.
  • Siliconate la trave al pavimento, dopo aver verificato col filo a piombo che si trovi sullo stesso piano verticale del travetto fissato al soffitto.

Con riguardo alla traversa da fissare al pavimento, poiché una parete in cartongesso potrebbe rivestire carattere di temporaneità, in alternativa ai tasselli si consiglia di siliconarla o utilizzare una colla, ancorandola a mezzo angolari ai montanti verticali alle due estremità, in modo che in caso di rimozione della parete non risulta compromessa l’integrità del pavimento.

  • Con tasselli ad espansione, fissate alle pareti laterali 2 dei 5 travetti da 268 cm, completando il telaio.
  • Utilizzando 2 angolari, ancorate il travetto siliconato al pavimento ai montanti verticali fissati alle pareti laterali.

Passo 2: creazione del vano porta.

  • Con 2 travetti verticali (lunghezza 268 cm) definite il vano porta che delimiterete superiormente con un terzo travetto orizzontale (lunghezza 90 cm), da fissare tra i due verticali appena posati a 220 cm dal pavimento.
  • Con chiodi da carpentiere, da inchiodare in obliquo, fissate i due montanti verticali al travetto al soffitto e a quello siliconato al pavimento, con la stessa tecnica fissate il travetto orizzontale.

Passo 3: montaggio dei montanti verticali e delle traverse orizzontali.

  • Finito il vano della porta, sempre utilizzando chiodi da carpentiere, fissate i restanti montanti verticali, nei punti segnati sulla trave siliconata al pavimento, quindi fissate tra gli stessi le traverse orizzontali, ad una distanza, rispetto ai montanti fissati al soffitto e pavimento, che tiene conto della dimensione dei pannelli di cartongesso (bisogna fare in modo che il perimetro delle singole lastre poggia su montanti e traverse).
  • Terminata la struttura portante, rinforzate i punti di giunzione con gli angolari di ferro (uno per ogni punto di giunzione).

Passo 4: posa di pannelli in cartongesso sui due lati della struttura portante.

  • Iniziando dal soffitto, attaccate alla struttura portante appena costruita i pannelli di cartongesso utilizzando viti autofilettanti intervallandole di circa 30 cm e distanziandole di 1 ½ cm circa dal bordo.

Fate in modo che le teste delle viti non sporgano dalla lastra, ma risultino a filo o che affondino nella stessa del minimo possibile, sia per non indebolire la tenuta che per evitare una stuccatura consistente.

E’ possibile disporre le lastre orizzontalmente o verticalmente, è più utilizzata la seconda soluzione (se la lastra non copre l’intera altezza, vanno montate a giunti sfalsati di 35-40 cm circa).

  • Lasciate tra il pavimento ed i pannelli qualche centimetro per evitare che assorbano umidità, ci penserà il battiscopa a nascondere lo spazio lasciato (per velocizzare il montaggio è possibile utilizzare chiodatrici elettriche o a gas).
  • Montati i pannelli sul primo lato della struttura, tamponate il secondo lato, dopo aver sistemato il materiale isolante nell’intercapedine.

Per il taglio delle lastre di cartongesso se non disponete dell’apposita taglierina, come già abbiamo detto, potete utilizzare un comune cutter.

Per lo scopo, poggiate la lastra su una superficie piana (anche sul pavimento) e con l’ausilio di un listello in legno o una riga metallica di adeguata lunghezza, incidete la lastra lungo la linea guida opportunamente segnata, passando più volte lungo il solco creato dall’incisione.

A questo punto avete due possibilità:

  • eseguita l’incisione, alzate la lastra e colpitela con un colpo deciso sul lato apposto a quello inciso, in corrispondenza dell’incisione (se quest’ultima è stata realizzata in misura sufficiente ed il colpo è stato preciso e deciso, la lastra non mancherà di dividersi di netto in due parti). Vi resta l’onere di rifilare il foglio di carta sul lato opposto all’incisione che continuerà a mantenere unite le due mezze lastre;
  • in alternativa, dopo aver incisa la lastra, poggiatela col lato opposto a quello inciso a sbalzo su un tavolo o una trave, e tenendo fermo (pressata) la parte che poggia sul tavolo, date un colpo deciso sulla parte a sbalzo, completando l’operazione con il taglio del foglio di carta (sul lato non inciso).

In attesa che vengono applicati alla struttura, disponete i pannelli a “taglio” leggermente inclinati, accostati ad una parete, poggiati uno di seguito all’altro.

Passo 5: montaggio della porta.

Il vano della porta è stato dimensionato in funzione delle porte disponibili sul mercato, pertanto sarà perfettamente in grado di ospitare la porta comprensiva di telaio, con la necessaria tolleranza, mentre i travetti che delimitano il vano agiscono da contro-telaio. Ciò non toglie che il vano creato con la struttura portante, come per i vani porte nelle pareti in muratura, prima del telaio comprensivo della porta, potrebbe ospitare il tradizionale contro-telaio cui fissare il telaio.

Puoi approfondire l’argomento consultando la guida su come montare una porta che in maniera dettagliata fornisce utili consigli e suggerimenti per l’esatto montaggio.

E’ consigliabile acquistare una porta già munita di cerniere (cardini), dotandola al momento dell’acquisto anche di una maniglia compatibile con l’alloggio predisposto.

Passo 6: finitura della parete.

  • Stuccate e carteggiare le giunture dei pannelli e le rientranze lasciate dalle viti autofilettanti utilizzate per fissare le lastre in cartongesso alla struttura portante.
  • Per evitare che in futuro si possano formare spaccature, durante la stuccatura è consigliabile applicare il nastro microforato lungo le linee di giuntura tra i vari pannelli.
  • Utilizzate uno stucco a base di gesso, compatibile con le lastre.
  • Completata la stuccatura e carteggiatura, portate a termine la finitura della parete con la tinteggiatura, dopo la necessaria mano di fissativo, trattandosi di una parete nuova.
  • Non resta che fissare il battiscopa ai due lati della parete, in linea con quelli già esistenti sulle altre pareti.

Puoi approfondire l’argomento consultando la guida alla tinteggiatura delle pareti che, passo dopo passo, con l’aiuto di immagini esplicative ti guidano dalla preparazione della parete alla tinteggiatura.

Ovviamente la parete può essere rivestita con carta da parati o con i vari tipi di piastrelle.

La tecnica vista per la parete divisoria, in quanto compatibile, può essere utilizzata per realizzare una cabina armadio mutuando lo spazio da una camere da letto sufficientemente grande, come pure utilizzare strutture sagomate e lastre molto flessibili (spessore 5-6 mm), per dar vita a pareti curve o comunque creare giochi e design particolari.

Realizzazione della parete in cartongesso con struttura portante in profili metallici.

Al punto precedente abbiamo riportato una guida per una struttura portante in legno, ma il mercato offre profili metallici ad hoc per le strutture portanti delle pareti in cartongesso, molto più pratiche, efficienti e funzionali.

Si tratta di due binari ad “U” (profilo guida), sezione 6-8 cm, da fissare rispettivamente al pavimento e al soffitto, in cui alloggiare i montanti verticali (profilo montante), dando vita all’orditura metallica sulla quale fissare le lastre di gesso rivestito.

I profilati si possono acquistare presso negozi di materiali edili o presso Centri commerciali tipo Leroy Merlin, che fornirà anche la minuteria per l’assemblaggio.

Iter operativo basato sul precedente.

Riportiamo di seguito i passi significativi per realizzare la parete in cartongesso con struttura portante in profili metallici, rimandando ai suggerimenti forniti per la struttura in legno, per quanto compatibili:

  • Tracciate le linee guida sul pavimento e al soffitto, fissate le guide a “U”, quindi, fissate i montanti verticali ad una distanza di circa 60/80 cm, nei binari posti al soffitto ed al pavimento.
  • Completata l’orditura metallica, ossi assemblato lo scheletro (struttura portante), passate a fissare i pannelli sul primo lato. Le viti, di 1-1 ½ cm più lunghe dello spessore della lastra, vanno distanziate, lungo il medesimo montante, di una trentina di cm ma sfalsate con quelle del pannello adiacente.
  • Fissati i pannelli su di un lato, passate al secondo, dopo aver sistemato nell'intercapedine i previsti materassini di materiale isolante (lana di vetro, lana di roccia, ecc) e le tubazioni e cavi relativi ai vari impianti.
  • Per il vano della porta vale quanto detto per la struttura portante in legno.

La parete così realizzata è pronta per la finitura, ossia ricevere la stuccatura dei giunti e degli avvallamenti procurati dalle viti di fissaggio delle lastre, seguita dalla carteggiatura, mano di fissativo e quindi della tinteggiatura.

Informazioni pratiche e consigli utili.

  • Per la sistemazione dei cavi e tubazioni nell’intercapedine della struttura portante, i montanti verticali sono muniti di appositi occhielli.
  • Se l’altezza dei profili metallici è insufficiente rispetto a quella della parete, per i montanti verticali diventa necessario giuntarli, utilizzando gli accessori e seguendo le istruzioni fornite dalla ditta fornitrice.
  • La parete più leggera, quella realizzata con una sola lastra per lato, con lo spessore minimo di 12 mm, può essere utilizzata come parete divisoria, e può sopportare carichi di peso contenuto, tipo mensole, bacheche e piccoli mobiletti, mentre nessun problema presentano con riguardo all’impiantistica da sistemare nell’intercapedine. Per migliorare la resistenza meccanica della struttura portante l’orditura metallica può essere doppia, nel senso di assemblarne due spalla a spalla. Analogamente, per ogni lato della struttura si possono montare da 1 a 3 lastre, a seconda dell’obiettivo che si intente raggiungere.
  • Per realizzare pareti con migliori prestazioni, con riguardo alla stabilità, alla resistenza agli urti, al fuoco, all’acqua e all’isolamento termoacustico, per ogni lato della struttura portante verranno applicate 2 o 3 lastre. In questo caso, la seconda lastra avrà i giunti sfalsati rispetto alla prima, la terza rispetto alla seconda. La distanza tra le viti di fissaggio si riduce man mano che dalla prima si passa alla terza lastra, nel rapporto 3 - 2-1 (per esempio 60cm per la prima lastra - 30cm per la seconda - 15 cm per la terza).
  • Per pareti molto lunghe, superiore ai 10 - 15 m, bisogna prevedere i necessari giunti di dilazione, accessori da richiedere esplicitamente al momento dell’acquisto degli elementi dell’orditura.

Vantaggi delle pareti e contropareti in cartongesso.

A parte la facilità di posa in opera, la velocità, l’economicità e la pulizia del “cantiere”, le pareti in cartongesso consentano di creare elementi decorativi e complementi d’arredo, come nicchie, mensole, archi e nel contempo agevolare i lavori dei vari impianti (elettrico, idraulico, passaggio cavi TV, HI-FI, ecc), evitano cioè di dover praticare le “tracce” nelle pareti, nonché gli impianti risultano facilmente ispezionabili.

Le “ pareti leggere” se realizzate nel rispetto delle indicazioni fornite dalle aziende leader del settore, circa i materiali e le tecniche di assemblaggio, possono essere utilizzate per appendere quadri, mensole e pensili al pari delle parete in muratura.

Analogamente, se vengono rispettate le schede tecniche predisposte dalle aziende leader del settore tipo la “Knauf” (multinazionale tedesca con alcuni punti operativi in Italia), le pareti in cartongesso sono perfettamente in grado di assicurare un alto isolamento termoacustico e resistenza agli urti, all'acqua e al fuoco.

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