Orchidee Cymbidium

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Le Orchidee Cymbidium, specie da esterno maggiormente diffusa, vive bene a cielo aperto durante tutto l’anno, anche con temperature prossime allo zero, salvo a doverle preservare dalle condizioni climatiche estreme, almeno per quando riguarda la poderosa e abbondante massa radicale, ricorrendo se necessario all’operazioni di pacciamatura, in presenza di persistenti gelate.

L’Orchidea Cymbidium, da posizionare in un luogo con molta luce, moderatamente soleggiato, ma non ventilato, è una pianta che non necessita di frequenti e abbondanti interventi di innaffiatura, soprattutto durante la stagione invernale. Per le restanti stagioni, gli interventi saranno guidati dal buon senso, in funzione delle esigenze della pianta, non mancando periodicamente, durante il periodo vegetativo, di aggiungere all’acqua una contenuta dose di fertilizzante, anche se dal punto di vista nutritivo le orchidee sono poco esigenti.

Per favorire le già abbondanti e colorate fioriture a forma di spiga bisogna utilizzare un concime la cui composizione prevede una riduzione di Azoto a favore dei restanti due principali elementi, quali fosforo e potassio, utilizzando concimi fogliari o radicali, anche se quest’ultimi risultano maggiormente efficaci. Durante l’operazione di fertilizzazione, ma anche nei giorni immediatamente successivamente, per evitare danni alla massa radicale, bisogna assicurare al substrato un costante ed adeguato grado di umidità.

Per la riproduzione dell'Orchidea Cymbidium, tralasciando quella da seme, tipica in natura, si procede a invasare in altrettanti Vasi i nuovi getti che hanno radicato, dando vita ad altrettante nuove piantine.

L’Orchidea Cymbidium, sempreverde, dalle foglie sottili e lunghe, pur essendo una specie prevalentemente da esterno, si presta ad essere educata come pianta da interno, salve l’opportunità di tirarla fuori durante la stagione autunnale per accelerarne la fioritura, anche facendo leva sugli opportuni sbalzi termici e su un concime, come abbiamo già detto, con prevalenza di potassio e fosforo a scapito dell’azoto.

Di origine asiatica ed australiana, l’ Orchidea Cymbidium, pianta da fiore, sempreverde, conta una cinquantina di specie divise tra terricole ed epifite. Come per la Vanda, di questa specie si trovano in commercio diversi ibridi.

Come per le restanti specie di Orchidee, anche per le Cymbidium, il rapporto con l’acqua è di odio amore, nel senso che prediligono un ambiente adeguatamente umido ma temono l’eccesso d’acqua, quindi il relativo ristagno, potenziale pericolo di patologie fungine, come il marciume radicale, anche se le Orchidee Cymbidium sono specie resistenti, che tengono abbastanza lontano sia le malattie che gli attacchi da parte dei parassiti animali.

Detto ciò, gli interventi di innaffiatura saranno normali durante l’estate, assicurando alla pianta un substrato umido, senza soluzione di continuità, provvedendo a ridimensionare gli interventi con l’approssimarsi della stagione autunnale, non mancando di interromperli completamente, se necessario, durante la stagione fredda.

Al fine di assicurare alla Cymbidium un ambiente col giusto grado di umidità, in presenta di riscaldamento acceso e di caldo secco della stagione estiva, qualora la pianta fosse stata rincasata durante le condizioni climatiche estreme, bisogna provvedere ai necessari e salutari interventi di nebulizzazione.

Con l’eventuale operazione di rinvaso dell'orchidea, operazione da eseguire, possibilmente al termine della fioritura, con cura per evitare danni alla massa radicale, che va depurata delle radici in qualche misura non in perfetto stato di salute, bisogna assicurare alla Cymbidium un substrato che oltre a corteccia sminuzzata, sfango e materiale inerte come la gommapiuma, preveda un’aggiunta di terriccio universale.

In ogni caso, terriccio e contenitore devono assicurare alle radici libertà di crescita, sufficiente ossigenazione e ventilazione, nonché un ottimo drenaggio dell'acqua, per la qualcosa non mancare di posizionare sul fondo del vaso uno strato di materiale inerte, cui far seguire uno strato di substrato, i cui elementi siano stati combinati nelle giuste proporzioni, e quindi posizionare e fissare la pianta col restante substrato.

Dopo l’eventuale intervento di rinvaso, è necessario sospendere per una decina d giorni gli interventi di innaffiatura, al fine di favorire la cicatrizzazione delle eventuali ferite di cui sono state vittime le radici, spostando eventualmente la pianta dalla dimora abituale in un luogo leggermente ventilato. Abbiamo volutamente usato il termine “eventuale”, dal momento che le Orchidee in genere non amano essere rinvasate e potate.

Circa gli interventi di potatura dell'orchidea in senso lato, ossia la eliminazione degli steli la cui fioritura ha compiuto il suo ciclo, bisogna usare l’accortezza di impiegare attrezzi affilati e sterilizzati.

Per le Orchidee Cymbidium educate per l’interno, al fine di realizzare una dimora compatibile con le esigenze della specie, le grandezze, quale luce, umidità e temperatura, si possono correggere e/o integrare con luci artificiali e condizionatori.

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