In cosa consiste il trattamento dell’acqua della piscina? Quali sono le tecniche per disporre in ogni momento di acqua salubre e cristallina? Di quale attrezzatura e di quali prodotti abbiamo bisogno?
La pulizia e la disinfezione dell’acqua della piscina sono di basilare importanza per avere un’acqua limpida e priva di agenti patogeni e sostanze nocive per la sicurezza dei bagnanti. Il corpo umano, infatti, immerso in acqua tende ad assorbirne circa un litro in due ore, dunque, tutto quello che è contenuto in acqua viene assorbito dall’organismo, compresi agenti patogeni, inquinanti e irritanti.
I microorganismi patogeni presenti nell'acqua di una piscina possono essere di diversi tipi:
Proprio per questo motivo alla fine degli anni novanta nasce una legge che prevede regole standard da applicare alle piscine pubbliche: la normativa UNI 10637.
Essa prevede:
Per verificare la qualità dell’acqua della piscina occorre sottoporla ad esami specifici in grado di fornirci informazioni utili sulla sua composizione. Gli esami normalmente richiesti per un’analisi completa, e che permettono di capire il tipo di trattamento da mettere in pratica per l’acqua della piscina riguardano il pH e la durezza.
Il controllo del pH è necessario per verificare il suo grado di neutralità. Il pH permette di determinare se una sostanza è acida (corrosiva e irritante) o basica (caustica). In particolare quando il pH è minore di 7, la sostanza è definita acida, quando è maggiore è detta basica e quando invece è pari a 7 è definita neutra. Il valore ottimale del pH per l’acqua della piscina si aggira intorno a 7,2 – 7,4, quindi leggermente basico.
Tenere sotto controllo il valore del pH è molto importante, in quanto valori che si discostano eccessivamente da quelli ideali possono essere causa di diverse avversità e problematiche legate alla piscina. In particolare:
L’acidità o la basicità dell’acqua possono essere influenzati da diversi fattori:
Fattori che innalzano il pH (portando a un aumento della basicità dell’acqua) sono
Fattori che abbassano il pH (portando a un aumento dell’acidità dell’acqua):
Quest’esame permette di ottenere informazioni circa la presenza di ioni calcio nell’acqua contenuta nella piscina. Il calcio può determinare squilibri del valore ottimale del pH e per questo deve essere tenuto in considerazione. I valori ottimali oscillano fra un minimo di 175 ppm e un massimo di 300 ppm. Anche qui per adeguarne i valori si possono usare prodotti specifici acquistabili in centri autorizzati. Se il valore di durezza è superiore a 300 ppm, si aggiunge all’acqua un riduttore con dosi pari a 3 Kg, per ridurre la durezza di 20 ppm in 200 metri cubi d’acqua. Se invece il valore è minore di 175 ppm, allora utilizzate un incrementatore di durezza con uguali dosi per aumentarla di 20 ppm..
Il trattamento delle acque per la piscina è un insieme di operazioni necessarie per mantenere l’acqua della piscina limpida, pulita e innocua per la salute dei bagnanti.
I vari tipi di piscina esistenti in commercio, interrata, fuori terra, ecc, prevedono trattamenti specifici, per i quali però esistono due punti in comune: filtrazione, disinfezione e flocculazione.
La filtrazione, che può essere definita anche processo di “chiarificazione”, permette di eliminare le impurità dell’acqua (sporcizia e residui solidi) e al contempo di ricambiarla di continuo in modo che si mantenga sempre pulita.
La disinfezione, permette di eliminare tutti quei microrganismi che sfuggono alla filtrazione, ad esempio patogeni, spore di alghe, agenti atmosferici (polvere portata dal vento o dalla pioggia) e prodotti organici (sudore, mucose).
Flocculazione e trattamento anti alghe. A volte può capitare che, nonostante il processo di chiarificazione, l’acqua non risulti limpida come previsto, ma presenti un aspetto opaco e non cristallino. Questo fenomeno può essere dovuto al fatto che alcuni residui risultano divisi in particelle troppo piccole perché l’azione del filtro sia efficace, o alla formazione di alghe.
L’impianto di filtrazione di una piscina è composto da:
La filtrazione è l’operazione automatica che permette l’eliminazione dei residui solidi e il ricircolo dell’acqua:
Il processo di disinfezione può essere attuato attraverso diversi prodotti chimici. Questi devono rispettare determinate condizioni per poter essere utilizzati a tale scopo. In primo luogo non devono assolutamente nuocere alla salute dei bagnanti, per cui non devono contenere sostanze irritanti o dannose; inoltre devono risultare attivi per lungo tempo ma in piccole concentrazioni.
Tra i prodotti per disinfezione delle piscine che rispettano questi requisiti, i principali sono il cloro, il bromo e l’ossigeno attivo.
Il prodotto più utilizzato per la sterilizzazione dell’acqua delle piscine è sicuramente il cloro e il processo con cui viene immesso è detto clorazione. L’uso del cloro per la disinfezione delle acque della piscina, è molto semplice. Basta applicare la dose esatta di dicloro o tricloro negli skimmers o nell’acqua della piscina. La clorazione può essere di due tipi: d’urto o di mantenimento.
Fino a qualche anno fa, il cloro era l’unico elemento chimico che si poteva utilizzare per effettuare una disinfezione efficiente dell’acqua della piscina. Al giorno d’oggi esistono diversi prodotti che permettono uguali risultati anche se i loro prezzi, a volte, sono più alti. Il trattamento dell’acqua della piscina senza cloro viene adottato per particolari situazioni in cui l’uso di questo elemento risulta inadeguato quali: odore caratteristico dell’acqua clorizzata; irritazioni ad occhi e cute; allergie.
I prodotti d’uso alternativo al cloro sono essenzialmente tre:
A volte può capitare che, nonostante il processo di chiarificazione, l’acqua non risulti limpida come previsto, ma presenti un aspetto opaco e non cristallino. Questo fenomeno può essere dovuto al fatto che alcuni residui risultano divisi in particelle troppo piccole perché l’azione del filtro sia efficace, o alla formazione di alghe.
In questi casi si può attuare un processo di flocculazione, o un trattamento antialghe.
La flocculazione consistente nell’utilizzare un particolare prodotto per depurare la piscina, che a contatto con l’acqua cambia stato e dimensioni formando dei fiocchetti reticolati che depositandosi nel filtro ne aumentano l’efficacia. Il trattamento può essere eseguito facilmente mediante l’uso di un prodotto specifico, che si trova in vendita in centri specializzati nella pulizia delle piscine o nei negozi di fai da te.
Il trattamento antialghe viene effettuato in particolari situazioni (determinati luoghi geografici soggetti ad agenti climatici avversi, piscine pubbliche, ecc) dove la formazione delle alghe prolifera anche in condizioni di filtraggio e sterilizzazione ottimali. In tali situazioni si può intervenire con prodotti chimici specifici detti alghicidi costituiti da Sali di ammonio (sostanza a elevato potere disinfettante e battericida)
Come abbiamo già visto, i prodotti base per trattare l’acqua della piscina sono essenzialmente quattro: cloro, riduttore o addizionatore di pH, flocculante, alghicidi
Vediamoli ora più in dettaglio.
Il dosaggio del cloro nella piscina dipende dal trattamento da effettuare. Per una corretta sterilizzazione è bene controllare i livelli di cloro attraverso un apposito kit che può essere acquistato nei centri specializzati.
La clorazione d’urto può essere eseguita mediante l’uso di due prodotti:
La clorazione di conservazione può essere eseguita con il dicloro, immettendo 2-3 grammi di prodotto per ogni metro cubo d’acqua al giorno, o con il tricloro: 2 pastiglie, uguali a circa 400 grammi di prodotto ogni 30 metri cubi d’acqua, settimanalmente. Anche per la clorazione di conservazione, i prodotti possono essere versati negli skimmers o sulla superficie dell’acqua.
Lo stabilizzatore di pH serve a mantenere il valore del pH ideale:
Il flocculante va miscelato con acqua nelle seguenti dosi: 200-250 grammi di prodotto in 50 metri cubi d’acqua. Quando il prodotto risulterà completamente diluito, andrà immesso nello skimmer più vicino alla pompa idraulica. Per un’azione filtrante maggiore, eseguite più volte quest’operazione, con intervalli di 4-5 ore, fin quando l’acqua non risulterà completamente cristallina. Assicuratevi che il sistema di filtraggio rimanga in azione per tutto il periodo di pulitura.
L’alghicida viene venduto in forma liquida allo scopo di purificare l’acqua dalla presenza di alghe e derivati. In commercio ne esistono essenzialmente tre tipi:
Per poter utilizzare la piscina al meglio, ecco una semplice guida al trattamento dell’acqua della piscina fai da te.
Iniziamo dal sistema di filtraggio.
Come abbiamo visto questo sistema è fondamentale per avere acqua limpida e pulita. La valutazione del tempo di filtraggio varia in base al tipo di piscina ed alle sue dimensioni.
Iniziamo da subito a considerare un esempio pratico:
Se disponiamo di una vasca di forma rettangolare è possibile calcolare il tempo di filtraggio con la seguente procedura:
|
Per le altre forme potete consultare la seguente tabella:
Forma della piscina | Formula da utilizzare |
Rotonda | Diametro^2 (diametro x diametro) x profondità x 0,79 |
Quadrata | Lato x lato x profondità |
A doppio cerchio (ossia a 8) | Lunghezza massima x larghezza massima x profondità x 0,85 |
Ovale | lunghezza massima x larghezza massima x profondità x 0,89 |
Questo concetto è fondamentale per una pulizia efficiente della piscina. Difatti, se la portata del sistema di filtraggio non fosse idonea per la piscina, l’intera operazione potrebbe richiedere tantissimo tempo (nel caso in cui la portata sia minore) oppure essere completamente superflua (se la portata è maggiore, la filtrazione non funzionerebbe bene e di conseguenza si potrebbero riscontrare danni all’intero sistema di filtraggio).
Una volta scelto il sistema di filtraggio dell’acqua, ci dovremo occupare della sua manutenzione.
Puoi approfondire come fare la giusta manutenzione della piscina.
Se la piscina è fornita di un filtro a sabbia, la manutenzione è automatica: è sufficiente ruotare la manopola della valvola selettiva posta sopra il filtro per ottenere un lavaggio del filtro efficace. La manutenzione dei filtri a cartuccia è un po’ più difficoltosa. Dopo aver deviato il flusso di acqua con l’apposita valvola, dobbiamo smontare le cartucce dal filtro, passarle sotto un getto d’acqua in modo da rimuovere ogni residuo e poi rimontarle nel filtro.
Questi interventi vanno eseguiti una volta ogni 2 settimane per il filtro a sabbia e una volta alla settimana per quello a cartuccia.
Periodicamente, infine occorre mettere in acqua i prodotti specifici per la disinfezione, flocculazione e antialghe.
In alternativa, in commercio esistono articoli multiazione che permettono il mantenimento della piscina, con l’uso di un unico prodotto per svolgere tutte queste operazioni. I prodotti multiazione sono reperibili in tavolette, in pastiglie e granulari e sono predisposti in dosaggi adatti per ogni azione.
Vediamo ora quali sono i costi per mantenere l’acqua della piscina bella da vedere e salutare per il nostro organismo.
Iniziamo dall’impianto di filtraggio. I costi per questi sistemi dipendono soprattutto dal tipo di filtro inserito. Per farci un’idea vediamo qualche esempio:
Vediamo ora quali sono i prezzi per i prodotti chimici per la piscina.
Per la disinfezione a base di cloro, si possono acquistare i prodotti in polvere o in pastiglie.
Una confezione da 1 kg di cloro in polvere costa circa 4 euro, non tantissimo di meno rispetto a quello in pastiglie (sempre in confezioni da un kg) che costa solo un euro in più.
Per la distribuzione del prodotto potete avvalervi dell’uso di un distributore per pastiglie di cloro galleggiante, acquistabile nei centri specializzati al modico prezzo di circa 4,00 €.
Il prezzo per il cloro da piscina è notevolmente basso se confrontato con altri prodotti. Ad esempio una confezione da 1 kg di ossigeno attivo granulare costa in media 7,5 €, mentre il bromo in pastiglie (sempre in confezioni da 1 kg), ha un prezzo pari a circa 24 euro.
L’ozono, poi, costa molto di più dato che necessita di un generatore per la sua formazione. In commercio, il generatore di ozono si trova con prezzi variabili da 180 € a 230 €.
La spesa per il mantenimento della piscina aumenta ancora se consideriamo i costi per la pulizia specifica: Il flocculante in polvere, confezione da 1 Kg, costa circa 36 €, quasi come quello in pastiglie che si può reperire anche a poco più di 30 €. L’alghicida liquido si trova a partire da 1,70 € al kg.
L’alternativa più conveniente sembra essere fornita dai prodotti multiazione per i quali il prezzo è pari a 5 euro per una confezione da 20 Kg!
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