Esistono vari tipi di muri che si differenziano in base al materiale impiegato, alle funzioni cui sono destinati, ai materiali utilizzati ecc. Approfondiamo il tema!
I muri sono manufatti dell’edilizia che hanno uno sviluppo verticale con 2 dimensioni (altezza e larghezza) preponderanti rispetto allo spessore che solitamente è contenuto. Si realizzano sovrapponendo ed eventualmente affiancando un gran numero di costituenti elementari che solitamente, ma non necessariamente, sono tutti di eguali forma e dimensione e realizzati con lo stesso materiale. Per dotare poi la costruzione della necessaria stabilità e resistenza alle sollecitazioni, quasi sempre, detti elementi sono legati insieme a regola d’arte con malta idraulica che è una miscela di sabbia, calce, pozzolana ed acqua o sabbia, cemento di Portland ed acqua.
Se il volume di detti costituenti di base, che, come già accennato, hanno spesso forma regolare e costate e solitamente di un parallelepipedo, è inferiore ai 5500 cm3 si parla di mattoni se invece è superiore si parla di blocchi.
I materiali costitutivi possono essere i più vari. Quelli più comuni sono:
blocchi in pietra di varia natura (granito, tufo, etc.);
blocchi o mattoni in laterizio;
blocchi o mattoni in calcestruzzo.
La costanza di forma e dimensioni degli elementi costitutivi è una caratteristica spesso necessaria che si rivela particolarmente preziosa nell’erezione del muro, che come si può facilmente immaginare è una realizzazione completamente artigianale, in quanto semplifica e velocizza le operazioni di posa in opera riducendo i costi di mano d’opera.
Il muro potrà poi, una volta edificato essere ricoperto o meno con un sottile strato protettivo/decorativo che è l’intonaco che solitamente è una malta che utilizza sabbia con granulometria molto piccola.
I leganti degli intonaci possono essere svariati e sono scelti in funzione delle caratteristiche che ad esso si intendono trasferire (gesso, calce, cemento, etc). Spesso per esaltarne appunto alcune caratteristiche come ad esempio impermeabilità ed isolamento termico si aggiungono alcuni additivi come cellulosa, resine plastiche, etc.
Tipologie dei muri.
Come per molti manufatti complessi è possibile classificare e diversificare i muri secondo vari criteri nel seguito ne riportiamo alcuni dei più comuni.
In funzione della particolare tecnica con cui sono stati realizzati potremo avere:
Muri a secco. Sono realizzati sovrapponendo pietre, per lo più prelevate in loco, senza l’utilizzo di alcun tipo di legante. La stabilità del manufatto è perciò assicurata dalla forza di gravita e dalle forze di attrito che si sviluppano tra elementi affiancati e sovrapposti. Si comprende che affinché tutto ciò si realizzi è necessario assemblare i costituenti a regola d'arte (i contorni dei profili di due pietre contigue devono coincidere quanto più è possibile per rendere massimo l’attrito).
Muri legati con malta. Sono anche noti come muri propriamente detti e sono quelli i cui costituenti sono legati e tenuti insieme da strati sottili di malta interposti tra elementi contigui.
Muri a getto. Si ottengono versando in trincee scavate nel terreno o in opportune casseforme una colata di calcestruzzo.
In funzione dei compiti a cui i muri saranno destinati potremo avere:
Muri portanti. Sono anche detti muri maestri e sono tipici delle abitazioni. Essi hanno il compito di sostenere e scaricare sulle fondamenta i carichi statici costituiti dal loro peso e da quello delle strutture che li sovrastano (solai e piani superiori). Inoltre devono poter resistere agli sforzi dinamici diretti orizzontalmente e causati dal vento e da possibili scosse di terremoto. In epoca antecedente alle costruzioni in cemento armato i muri perimetrali (separano l’interno dall’esterno) erano tutti portanti ai muri di spina o controvento che erano interni e coadiuvavano i perimetrali nel contrasto dei carichi orizzontali. Ovviamente i muri portanti per poter svolgere con efficienza il compito a cui sono destinati devono avere un adeguato spessore. Spessore che sarà proporzionale al carico di sicurezza (è circa 1/5 della portanza che il massimo carico in kg/cm2 che il muro è in grado di sostenere senza collassare).
Tamponature o muri di tamponamento. Sono tipici delle costruzioni con telaio in cemento armato o in acciaio e chiudono gli spazi liberi tra le travi orizzontali ed i pilastri verticali. Dovendo reggere il solo loro peso, pertanto possono avere spessore inferiore ai muri portanti. Come chiusure perimetrali devono essere dotate di buon isolamento termoacustico.
Tramezzi. Suddividono in stanze l’ambiente interno della casa fra tutte le tipologie di murature presenti nelle case son quelle che hanno il minor spessore.
Muri di cinta. Sono muri isolati da altre costruzioni che hanno una altezza inferiore ai 3 metri e che servono a delimitare la linea di confine tra due proprietà o a racchiuderne una.
Muri di contenimento o di sostegno. Sono murature che hanno la funzione di sostenere e contenere facciate di terreno scoscese o acqua raccolta in invasi come piscine o dighe. Il muro di contenimento dovrà perciò essere in grado di bilanciare la spinta esercitata dal fronte di terra contenuto o dal volume d’acqua invasato.
In funzione della loro ubicazione potremo avere:
Muri in elevazione. Sono quelli che partono dal piano del terreno e si sviluppano verso l’alto.
Muri di fondamenta. Sono quelli che partendo dal piano del terreno si sviluppano verso il basso. Si sviluppano nel terreno a partire dal piano di calpestio ed hanno la funzione di scaricare e ripartire i carichi della struttura su questo in maniera che riesca a sopportarli senza collassare.
In funzione del materiale con cui sono realizzati gli elementi costitutivi avremo:
Muri in pietra. Sono una tipologia alquanto ampia nel senso che comprende un gran numero di murature tutte realizzate in pietra che però possono differenziarsi tra loro per:
il tipo di pietra con cui sono costruiti ad esempio granito, arenaria, etc. Una tipologia particolarmente utilizzata per le sue caratteristiche di leggerezza unita però ad una ragionevole resistenza alla compressione ed economicità nonchè per caratteristiche di isolamento termico è il muro in pietra di tufo.
La lavorazione che hanno subito le pietre che lo costituiscono. Potremo perciò avere:
Muri in pietra squadrata. Le pietre vengono con una lavorazione di base perfettamente squadrate in maniera da formare dei parallelepipedi regolari. I muri così ottenuti hanno una grandissima resistenza specialmente se si legano tra loro le pietre oltre che con la malta con graffe metalliche e perni.
Muri in pietrame faccia a vista. Le pietre di base di buona qualità vengono solo grossolanamente sgrossate e poi composte nella muratura. Al variare della composizione si realizzano vari sottotipi. Ad esempio muri in pietrame faccia a vista ad opus incertum se le pietre di partenza sono irregolari e differenti per forma e l’assemblaggio si ottiene a colpi di mazzuolo e scalpello. Oppure muri in pietrame faccia a vista a corsi interrotti se le pietre di base sono abbastanza squadrate ma di dimensioni differenti. Nella composizione della parete le pietre più grandi si pongono ad interrompere i corsi regolari di sovrapposizione di quelle più piccole,
Muri in blocchi di laterizio o in blocchi di calcestruzzo. Possono essere costruiti con blocchi pieni o forati e con laterizio/calcestruzzo alveolare per aumentare le caratteristiche di isolamento termoacustico. Se si ha necessità di un isolamento termoacustico ancora più elevato possono inserirsi nelle foratura inserti di materiale coibentante.
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