Coltivazione melanzana

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La coltivazione, la cura e la raccolta della melanzana dalla preparazione del semenzaio al trapianto in vaso o in piena terra. La guida spiega come coltivare le melanzane in tutte le sue fasi.

Informazioni e caratteristiche della pianta di melanzana.

La melanzana (Solanum melogena), della famiglia delle Solanaceae, è originaria dell’India, dove veniva utilizzata per scopi alimentari sin dal IV Secolo. Fu introdotta in Europa dagli Arabi nel Medioevo, prima in Spagna e successivamente nell’intero bacino del Mediterraneo. Il frutto della pianta  viene utilizzato per scopi alimentari, per la preparazione di numerose ricette.

Habitat e condizioni climatiche ideali per coltivare le melanzane.

Predilige un clima molto caldo con temperature che durante la notte non scendono al di sotto dei 12°C circa. Temperature al di sotto di questo limite finirebbero per compromettere la crescita e la stessa vita della pianta. Per questo motivo la melanzana rappresenta un ortaggio prevalentemente coltivato nelle arre del Centro Sud del nostro paese.

Terreno adatto alla pianta: lavorazione. 

La melanzana predilige un terreno sciolto, a medio impasto, ben drenato, privato di piante infestanti.

Perché il terreno abbia la giusta consistenza e fertilizzazione deve essere lavorato (vangato e concimato) con largo anticipo rispetto all'impianto della coltura, preferibilmente durante l'autunno precedente.

La vangatura, in funzione della grandezza del sito e della destinazione della coltura, può essere eseguita manualmente con la vanga, aiutandosi con il piccone se il terreno risulta molto duro e compatto o con la motozappa.

Durante la vangatura si deve provvedere alla fertilizzazione con apporto di sostanze organiche:

Il terreno così lavorato viene lasciato riposare fino al momento della semina, operazione che si fa precedere da un intervento di sarchiatura (lavorazione superficiale del terreno) al fine di rimuovere le inevitabili erbe infestanti che sono cresciute durante il predetto periodo di riposo.

 

Semina e trapianto delle piantine.

Se si utilizzano direttamente i semi della melanzana, il periodo migliore per la semina è gennaio-febbraio nelle zone con clima più caldo o marzo nelle zone con clima più rigido. La temperatura ideale per la semina è di 15-17 gradi circa.

I semi si seminano in un semenzaio riscaldato e riparato dagli agenti atmosferici, e, per favorirne la germinazione, prima di interrarli è possibile conservarli in un panno umido per una settimana circa.

Se invece si decide di comprare in negozi specializzati o in vivaio piantine già cresciute, bisogna fare molta attenzione quando le si trapianta in vaso o in piena tessa, perché sono molto delicate.

Le piantine vanno disposte su file e distanziate di 40-50cm tra loro per favorirne la crescita.

Per interrare le piantine, con l'ausilio della zappa si devono creare dei solchi in cui posizionarle, quindi ricoprirle  col terreno senza soffocarle. Portare a termine l'impianto,  posizionando accanto ad ogni piantina un tutore in legno o ferro in modo da sostenerla quando inizierà la produzione di frutti.

Per chi crede alle fasi lunari, la semina delle melanzane dovrebbe avvenire “con luna crescente”.

 

Pratiche colturali: innaffiatura, concimazione, sarchiatura, potatura rincalzatura e pacciamatura.

Annaffiature.

Le innaffiature, che vanno effettuate nei periodi più freschi della giornata, devono essere frequenti all’inizio, 2 o 3 volte alla settimana, avendo cura di non bagnare le foglie per evitare la proliferazione di parassiti. Successivamente basterà innaffiare la pianta ogni volta che il terreno risulta asciutto.

Concimazione.

Circa la concimazione non sono richiesti interventi durante l'intero ciclo di produzione se la fertilizzazione con letame maturo eseguita durante la preparazione preventiva del terreno è stata eseguita con cura ed in maniera adeguata.

Sarchiatura.

Periodicamente è consigliabile smuovere il terreno con una zappa (sarchiatura) per consentire alle radici di respirare più facilmente facendo molta attenzione a non danneggiarle durante l’operazione. L'operazione di sarchiatura, oltre ad assicurare areazione e ossigenazione al terreno, mira a rimuovere le erbacce.

Potatura.

Oltre alla cimatura da eseguire dopo 30-40 giorni dalla definitiva messa a dimora delle piantine, la potatura mira a rimuove foglie e rami secchi, e deve essere effettuata manualmente, iniziando dalle foglie più prossime al suolo.

Rincalzatura.

Anche la rincalzatura (rimozione del terreno tra le file e sistemata ai piedi delle piante) durante i primo periodi crescita della pianta risulta salutare alla coltura.

Pacciamatura.

La pacciamatura con foglie, paglia, fieno o altro materiale equivalente aiuta a contenere la crescita delle infestanti ed a conservare la terra umida, proteggendola dal caldo e dal freddo.

Raccolta delle melanzane.

I frutti della melanzana si raccolgono quando non sono ancora pienamente maturi, cioè quando ancora non si sono formati i semi, quando presentano una polpa soda ed un colore viola vivo. La resa è di 2,5-3,5 Kg per mq di terreno coltivato.

Malattie e Parassiti.

Teme i parassiti come gli afidi, le cimici, la mosca bianca, il ragnetto rosso, da combattere con insetticidi.

Se ci sono ristagni d’acqua o se si effettuano semine troppo frequenti è possibile che si sviluppino la peronospora della melanzana, la muffa grigia e il mal bianco.

Un clima troppo umido può causare la comparsa di alternariosi, un fungo che colpisce le foglie e i frutti della pianta adulta.

Coltivazione di melanzane in vaso.

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