Il Bonsai acero rosso come si desume dal nome è caratterizzato dal colore rosso delle foglie che resta invariato per tutto il periodo di permanenza sull’albero, dalla nascita fino a quando cadono. E' una pianta in miniatura che si fa apprezzare per il suo portamento eretto e perché presenta foglie piccole, requisito molto importante per creare un Bonsai ben proporzionato.
La specie di acero più adatta alla tecnica del bonsai è l’acero palmato o l’acero giapponese poiché si presta facilmente alla coltivazione in vaso. Si riproduce oltre che per seme anche per innesto e talea. La tecnica di riproduzione più utilizzata è la talea, che si ottiene staccando, preferibilmente in primavera, una parte della pianta madre lunga almeno 6-10 cm. Il rametto deve essere staccato sotto l’attaccatura della foglia e comprendere almeno due nodi ed alcune foglie. Esso va interrato in un apposito contenitore con una miscela di torba e sabbia. Una volta interrato il ramo comincerà a cacciare le radici dal nodo basale e un nuovo germoglio dal nodo intermedio.
Il bonsai di acero rosso non richiede cure specifiche se non le comuni operazioni di irrigazione, concimazione e potatura che è l’operazione fondamentale per ottenere un bonsai.
Il Bonsai acero rosso è un albero a foglie caduche che sopporta bene le basse temperature anche se è sempre consigliabile evitargli condizioni di estrema rigidità. Il Bonsai Acero rosso va collocato in un posto bene soleggiato, lontano dalle fonti di calore, fuori dalle correnti d'aria.
Le piante di acero rosso che vivono in piena terra e che non hanno subito manipolazioni da parte dell’uomo non hanno bisogno di irrigazioni frequenti. Poiché il Bonsai acero rosso in larga misura conserva le caratteristiche della pianta originaria, ne deriva che anch’esso soffre l’eccesso d’acqua e teme il marciume radicale.
L'intensità e la frequenza degli interventi di innaffiatura dipendono dalla zona climatica, dalla qualità del substrato, dal drenaggio, dalla grandezza del vaso.
Bisogna tenere presente che le piante in generale, e quindi anche il Bonsai di acero rosso, muoiono più per molta acqua che per carenza.
Per il nostro bonsai valgono, quindi le regole generali:
In considerazione della limitata quantità di terriccio per il nostro Bonsai diventano indispensabili gli interventi di concimazione per ripristinare periodicamente gli elementi nutritivi di cui ha bisogno. Si consiglia un fertilizzante liquido da diluire nell'acqua durante le innaffiature, in quanto più pratico, anche se quello solido viene assorbito più lentamente, facendo attenzione a non superare le dosi consigliate.
Gli interventi (ogni 20-30 giorni circa) vanno eseguiti durante il periodo vegetativo, dall'inizio della primavera alla fine dell'estate/inizio autunno, provvedendo ad interrompere gli interventi durante i mesi caldi di Luglio e Agosto. Prima di usare il fertilizzante bisogna provvedere a bagnare sufficientemente il terreno. Il concime può essere acquistato presso un comune garden center.
Come per le altre specie di Bonsai, anche per la realizzazione del Bonsai acero rosso gli interventi da parte dei Bonsaisti sono rappresentati dalle cadenzate potature, rinvasi e interventi con tutori, quali fili di rame e tiranti.
Gli interventi di potatura contribuiscono a conferire alla pianta la struttura e la forma desiderata senza stravolgerne il portamento originario.
Il periodo migliore per il più incisivo intervento di formazione coincide con la fine dell' inverno prima che per la pianta inizia il nuovo periodo vegetativi (fine febbraio inizio marzo). La formazione dell’acero rosso consiste nell’eliminare i rami che si sviluppano troppo in altezza e quelli che si incrociano con altri rami per creare spazio e dare luce alla pianta. In particolare è buona norma recidere i rami contrapposti poiché l’acero ha le gemme in coppia. Vanno inoltre eliminati i rami che crescono alla base del tronco fino ad un’altezza di circa un terzo dello stesso.
Alla potatura di formazione seguono durante l'anno piccoli interventi di mantenimento per conservare e migliorare il risultato raggiunto. Gli interventi di potatura del Bonsai rosso devono essere eseguiti con attrezzi compatibili con la pianta per forma e dimensioni, sono necessarie le forbici per le foglie, forbici per le radici, una serie di tronchesine di forma diverse in funzione della grandezza e posizione del ramo da recidere o accorciare. Bisogna trattare le ferite dei rami più consistenti con mastice cicatrizzante, che oltre a velocizzare la guarigione crea una barriera agli attacchi dei parassita.
Gli interventi con i fili, tiranti e pesi, completano gli interventi necessari per la realizzazione del Bonsai. I fili sono di rame, materiale malleabile facile da lavorare, e rivestiti per evitare di danneggiare la pianta nei punti di ancoraggio. Con essi si mira a correggere l'andamento dei rami. I tiranti che cercano di far assumere ai rami un andamento perpendicolare rispetto al tronco possono essere ancorati al Vaso. Possono essere applicati in qualsiasi periodo dell'anno ma la pianta risponde meglio durante la stagione vegetativa. Prima di applicare i tutori bisogna eseguire una buona irrigazione al bonsai perché i rami diventano più flessibili e meno sensibili a spezzarsi. I tutori che si possono acquistare presso i negozi di giardinaggio attrezzati per la cura dei Bonsai, vanno lasciati per alcuni mesi, per evitare che una volta rimossi, i rami tendono a tornare alle posizioni di partenza.
Per la realizzazione del Bonsai un ruolo importante rivesta il rinvaso. Con questo intervento, da eseguire quando il bonsai si sta preparando per il riposo vegetativo o verso la fine dello stesso, quando la pianta si sta preparando le la nuova vegetazione (fine febbraio/inizio marzo - fine ottobre/inizio novembre), si sostituisce il vaso, il terriccio e si interviene sulle radici. Si eliminano quelle più grandi creando spazio ai capillari che rivestono un ruolo importante nell'alimentazione del Bonsai. La forma del vaso e la grandezza devono rispondere alle caratteristiche della pianta al momento del travaso.
Durante i primi anni di vita il travaso deve essere eseguito ogni anno o ad anni alterni, frequenza che si dirada man mano che il Bonsai diventa adulto, quando diventa sufficiente un rinvaso ogni 4/5 anni.
Bisogna utilizzare un terriccio drenato in grado di evitare problemi di ristagno. Si consiglia un substrato per il 50% da terriccio universale e per il resto fatto di sabbia e torba in parti eguali. Prima di riempire il vaso con il nuovo terriccio, bisogna sistemare sui fori di drenaggio della ghiaia o la grata per creare una barriera ai parassiti ed evitare alle irrigazioni di trascinare ogni volta piccole quantità di terreno.
Per creare una barriera all’attacco da parte di parassiti animali e vegetali (afidi, cocciniglie e patologie fungine) è consigliabile posizionare sui fori di drenaggio specifiche griglie, nonché trattare periodicamente il Bonsai con fungicida ed insetticida.
In presenza di cocciniglie bisogna rimuovere dai rami le incrostazione biancastre create dai parassiti, usando uno spazzolino mediamente duro, prestando attenzione a non danneggiare i rami interessati. In alternativa il fogliame può essere spruzzato con una soluzione a base di olio di pino, prodotto reperibile presso i negozi di giardinaggio. La confezione di mezzo litro viene offerta a 7/10 euro.
I bonsai di acero rosso sono piuttosto comuni presso molti vivai, il prezzo naturalmente varia a seconda delle caratteristiche.
A titolo di esempio:
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