Kiwi coltivazione

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Guida informativa e pratica su come si coltiva il kiwi, dal tipo di terreno alle condizioni climatiche, dalle pratiche colturali alle varietà, dalle proprietà del frutto alla raccolta, dalla coltivazione in piena terra alla coltivazione in vaso.

Informazioni sul kiwi.

Pianta originaria della Cina, dove cresce spontanea in diverse varietà, da quelle che producono un frutto grande e peloso a quelle con frutto piccolo e liscio, agli inizi del secolo scorso venne importata in Nuova Zelanda che provvide a selezionare alcune tra le più apprezzate varietà. E’ a questo paese che il kiwi, inteso come frutto, deve il nome. Infatti, il kiwi, uccello preistorico dalle piume lanuginose e senza ali, rappresenta l’animale simbolo della Nuova Zelanda. Paese quest’ultimo che, dopo l’Italia, resta ancora oggi il maggior produttore di kiwi a livello mondiale. Per il nostro paese è stato possibile raggiungere questo obiettivo grazie alla possibilità di assicurare alle colture condizioni climatiche simili a quelle del paese di origine, caratterizzato da inverni freddi ed estate calde e piovose. Il kiwi è una pianta rampicante a foglie caduche, molto forte e vigorosa, che può raggiungere 8-10 metri di altezza. In natura si aggrappa ai tronchi degli altri alberi. Il kiwi è un frutto ricco di vitamina “C”, che contiene apprezzabili quantità di fosforo, potassio, calce e magnesio, che ne fanno un ottimo integratore delle difese immunitarie. Possiede un discreto potere lassativo, soprattutto se mangiato non sufficientemente maturo, contribuisce a rassodare la pelle e migliora la circolazione del sangue. Si presenta sotto forma di bacche ovali di varie dimensioni con una buccia più o meno pelosa ed una polpa dolciastra, ma nello stesso tempo acidula, ricca di moltissimi semini neri, di cui non si avverte la presenza durante la masticazione.

Condizioni climatiche adatte alla coltivazione dei Kiwi.

In linea con le condizione climatiche del luogo di origine, la pianta di Kiwi predilige un clima umido, poco soleggiato, con inverni abbastanza freddi, mentre teme le gelate. Alle colture vengono assicurate queste condizioni grazie alla presenza di reti che fanno da barriera alla luce diretta del sole e nello stesso tempo riducono il circolo dell’aria creando microclimi ricchi di umidità, conseguenza di irrigazioni a goccia e nebulizzazioni, mentre per quanto riguarda il clima invernale il nostro paese è di per se sufficientemente freddo.

Caratteristiche  e preparazione del terreno.

Risulta indicato un terreno ricco d’umidità, caratterizzato da una composizione neutra, un terreno argilloso ne acido ne calcareo, ben drenato, permeabile e profondio, da fertilizzare con l’aggiunta di stallatico maturo al momento della preventiva preparazione. Se necessario, aggiungere sabbia e ghiaia per migliorare il drenaggio e torba per migliorare l'attitudine a trattenere l'umidità.

Pratiche colturali: riproduzione, concimazione, innaffiatura, potatura.

Il kiwi, robusta pianta rampicante, necessita di essere piantata a ridosso di un solido sostegno, tipo una pergola, un filare, che le fa da tutore. E’ una pianta dioica nel senso che prevede fiori femminili e fiori maschili che crescono su piante separate. Pertanto, per poter realizzare frutti bisogna mettere a dimora sia piante femminili che maschili, nel rapporto 6-8 a 1, ossia per ogni 6-8 piante femminili almeno una piante maschile.

Riproduzione del Kiwi.

Il kiwi si riproduce per talea durante la stagione estiva o per semina da effettuare in autunno in serre non riscaldate, cui segue la messa a dimora delle piantine in piena terra trascorsi 12 mesi circa dalla semina, distanziandole di almeno un paio di metri.

Concimazione.

L’intervento di concimazione più importante è quello che viene operato al momento della preparazione del terreno con concime organico (stallatico maturo).

Innaffiatura.

Le innaffiature devono assicurare al terreno una costante umidità, evitando i pericolosi ristagni idrici, potenziale cause di marciume radicale. Sono da preferire i sistemi di irrigazioni a goccia e le nebulizzazioni. La frequenza degli interventi dipende dalla stagione, dalle condizioni climatiche, dalla fase del ciclo produttivo. Come per tutte le piante vale la regola che bisogna innaffiare quando sono cessati gli effetti della precedente irrigazione. In caso di dubbio è opportuno differire l’intervento di qualche giorno. In particolare, bisogna intervenire con una un’abbondante irrigazione subito dopo la semina o messa a dimora delle piantine, nonché intensificare gli interventi durante la stagione estiva, che possono diventare giornalieri. In ogni caso, bisogna innaffiare di mattina presto o dopo il tramonto, evitando le ore più calde della giornata. Più correttamente, d’estate bisogna innaffiare dopo il tramonto, mentre d’inverno di mattina presto per evitare le eventuali gelate notturne.

Potatura de Kiwi.

La pianta di kiwi è destinataria di un incisivo intervento di potatura invernale da eseguire verso la fine di febbraio-inizio marzo, quando risultano scongiurati i pericoli di gelate, e da un intervento estivo da eseguire durante la fioritura e/o inizio fruttificazione, accorciando i tralci privi di fiori e/o frutti per assicurare a quest’ultimi sufficiente luce e areazione. L’intervento invernale consiste nel rimuovere i rami più grossi, intervenendo nelle zone maggiormente fitte e aggrovigliate, cercando di lasciare quali tralci principali quelli che presentano mediamente una dozzina di gemme, affiancati da tralci con 3-4 gemme, mente con l’intervento estivo si provvede ad accorciare i tralci a frutto.

Raccolta dei kiwi.

La pianta di kiwi produce i primi frutti a partire dal terzo anno circa dalla messa a dimora, se sono state rispettate le condizioni climatiche, il tipo di terreno e le pratiche colturali. La resa è di circa 7-8 Kg per pianta. In Italia la stagione di raccolta inizia a fine autunno e prosegue fino all’arrivo dell’estate successiva. I kiwi una volta raccolti possono essere conservati per alcuni mesi in locali freschi. A livello domestico possono essere tenuti all’aperto per una settimana circa, mentre il periodo raddoppia se conservati in frigo.

Malattie e parassiti.

Il kiwi è una pianta particolarmente resistente, non facilmente attaccabile da parassiti animali e vegetali, per cui generalemente i relativi frutti non risultano trattati con fitofarmaci. Potrebbe essere attaccata da acari e coccniglie nonchè subire danni a causa di gelate o ad opera di violenti temporali.

Coltivazione kiwi in vaso.

Il kiwi è una pianta che si presta ad essere coltivata anche in vaso, da sistemare in un angolo del balcone o terrazzo, riparato dal vento e poco soleggiato. Per la preparazione del terreno, delle pratiche colturali ed il raccolto, in quanto compatibili, valgono i suggerimenti visti per la coltura in piena terra. In particolare, bisogna fertilizzare il terreno con l’aggiunta di concime organico e migliorarne il drenaggio con l’aggiunta di sabbia. Come in piena terra, anche in vaso, per la fruttificazione bisogna piantare piante femmine e piante maschio, nel rapporto 6-8 piante femmine per ogni pianta maschio.

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