Vernici per ferro: tipi, applicazioni e prezzi

Articolo realizzato dalla redazione
Informazioni sulla redazione

Guida all’utilizzo delle vernici per ferro. Vediamo quanti tipi ne esistono e quali sono i prezzi di mercato. Riportiamo, inoltre consigli su come applicarle per prevenire e limitare il naturale deterioramento del metallo dovuto agli agenti atmosferici ed all’ossidazione.

    Indice Articolo:

Cosa sono le vernici per ferro ?

Una vernice per ferro è, come tutte le vernici, un sistema eterogeneo liquido che si essicca rapidamente e genera una pellicola sottile, ma elastica e resistente, sull’oggetto su cui viene stesa. Essa serve a prevenire e limitare il naturale deterioramento del metallo dovuto agli agenti atmosferici ed all’ossidazione.

Se il sistema che costituisce la vernice contiene pigmenti (sostanze che disperse in opportuni solventi hanno capacità di colorare) si parla di smalto o pittura.

Sostanzialmente una vernice è una miscela dei seguenti 4 elementi:

  • Un legante. E’ una resina polimerica che costituisce la base del film che la vernice forma essiccando. Le resine utilizzate come leganti possono essere molteplici e le loro caratteristiche influenzano notevolmente quelle della vernice.
  • Un solvente. Rende fluida la miscela e ne consente l’applicazione al supporto. Ovviamente il tipo utilizzato dipende dalla resina che costituisce il legante.
  • Cariche. Hanno funzione di semplice riempimento e servono a migliorare le caratteristiche estetiche del film di vernice. Sono di solito sali inorganici insolubili come silicati o carbonati.
  • Additivi. Sono speciali composti chimici che vengono aggiunti in piccole quantità alla miscela che compone la vernice per conferirle particolari caratteristiche durante la lavorazione oppure per conferire desiderate proprietà al film essiccato.

La vernice viene trasferita, con vari sistemi, sulla superficie esterna di un oggetto, nel caso specifico il ferro, e ne riveste completamente la superficie con un film sottile. Successivamente il solvente evapora e la vernice indurisce rimanendo adesa al supporto che così rimane incapsulato completamente. La verniciatura solitamente è un processo che si compone di varie fasi. Si parte, infatti, dalla preparazione del supporto e si procede dando più mani di vernice anche con prodotti vernicianti differenti.

Perché il ferro va verniciato?

Contrariamente a quanto si è portati a pensare la verniciatura del ferro, e più generalmente dei metalli, è indispensabile non tanto perché essa incrementa il pregio estetico dell’oggetto, ma fondamentalmente perché il trattamento lo preserva da quel fenomeno di attacco elettrochimico che è noto come corrosione.

Corrosione.
La corrosione, nello specifico quella del ferro, è un fenomeno di interazione (un insieme di reazioni elettrochimiche) tra il metallo e gli elementi dell’ambiente che lo circondano che tende a degradare il metallo fino a comprometterne caratteristiche e funzionalità. ll processo di corrosione inizia con la reazione di ossidazione che avviene quando il metallo è esposto all’aria ed all’umidità. Per effetto di tale reazione si forma la ruggine.La corrosione è tanto più rapida quanto maggiore è la conducibilità elettrica della soluzione acquosa in cui avvengono le reazioni descritte. Conducibilità che aumenta con la presenza di Sali disciolti nell’acqua. Ciò spiega il perché della rapidità del fenomeno nelle zone limitrofe ai litorali marini dove l’aria è ricca di salsedine.

Per proteggere il ferro dalla corrosione occorre perciò preservarlo dal contatto con aria ed acqua. Un possibile metodo per realizzare tutto questo è quindi la verniciatura. Ossia un procedimento mediante il quale si riveste la superficie esterna dell’oggetto in ferro con un film sottile di materiali che possono avere diversa composizione e che incapsulandolo lo isolano impedendo il contatto con aria ed acqua.

Tipologie di vernici per il ferro.

Le vernici si possono differenziare in funzione del tipo di legante e quindi delle resine presenti nella miscela.

Secondo tale criterio potremo perciò avere:

  • Vernici alchidiche. Sono una gamma molto ampia che si ottiene combinando in varia maniera, sia per quantità che per qualità, alcuni composti organici di base. Detti composti sono acidi grassi (lunghe catene di atomi di carbonio legate ad un gruppo carbossile-COOH); polioli (composti organici caratterizzati dalla presenza di più gruppi ossidrili OH). Sono vernici monocomponenti, economiche e versatili che possono essiccarsi sia all’aria che in forno. Sono la tipologia di vernici per il ferro più comune ed il loro maggior svantaggio è la scarsa resistenza a condizioni atmosferiche aggressive.
  • Vernici acriliche. Anche queste sono una gamma molto ampia. Utilizzano come leganti polimeri che si ottengono partendo da monomeri acrilici come ad esempio l’acido acrilico CH2=(CH)COOH. Sono vernici di pregio che solitamente richiedono l’essiccazione in forno.
  • Vernici epossidiche. Utilizzano come legante resine epossidiche. Queste sono polimeri che si ottengono da monomeri che contengono l’anello epossidico. Sono vernici bicomponenti nel senso che i due componenti sono normalmente separati e uniti solo al momento della preparazione. Sono molto resistenti sia meccanicamente che agli attacchi chimici ed agenti atmosferici ma hanno scarsa resa estetica.
  • Vernici poliestere. Hanno caratteristiche simili a quelle alchidiche ma sono ad un gradino superiore in quanto resistono meglio agli agenti atmosferici ed attacco chimico.
  • Vernici poliuretaniche. Utilizzano come legante resine poliuretaniche. Sono bicomponenti e quindi si essiccano a causa di una reazione chimica. I due componenti si miscelano all’atto della preparazione prima della verniciatura. Hanno buona resistenza meccanica, ottima resistenza agli agenti atmosferici ed all’aggressione chimica ed in più forniscono una impeccabile finitura estetica.

Altra differenziazione delle vernici per il ferro può farsi in funzione della fase ricoperta nella lavorazione di verniciatura. In funzione di tale criterio possiamo differenziare le vernici in:

  • Antiruggini. La loro peculiare caratteristica è contrastare ruggine e corrosione. Esse svolgono tale azione grazie a componenti coprenti (isolano il ferro da aria ed acqua) e passivanti (rallentano o inibiscono le reazioni elettrolitiche che innescano la corrosione). I composti con tali caratteristiche che più comunemente vengono utilizzati nella preparazione delle vernici antiruggine sono: minio di piombo, ossido di zinco, fosfato di zinco. Le vernici antiruggine non hanno solitamente anche per la loro colorazione grigia o rossastra una finitura esteticamente gradevole.
  • Primer. Sono vernici che fungono da base e da aggrappante per un ulteriore passaggio di verniciatura con caratteristiche di finiture di maggior pregio. Ovviamente devono possedere buone doti anticorrosive. Svolgono questa loro funzione non ricoprendo e isolando il metallo come gli antiruggine ma sfruttando le caratteristiche elettrochimiche della limatura di zinco di cui sono ricche. Questo, infatti, essendo un metallo meno nobile del ferro funziona da anodo inibendo la reazione di ossidazione del ferro che da inizio al processo di corrosione. Una categoria particolare di primer sono i wash-primer. Questi si utilizzano per verniciature di base necessarie di ulteriori rifiniture per la loro blanda azione anticorrosiva ed anti ruggine.
  • Smalti. Sono vernici con una base vetrosa che oltre ad avere una funzione protettiva, in quanto incapsulano l’oggetto, possono costituire una base per ulteriori verniciature con funzioni decorative. Sono miscele di silice e carbonati a cui si aggiungono ossidi metallici che hanno la funzione di colorare il composto trasparente.
Costi.
  • Le vernici alchidiche variamente colorate in barattoli da 750 ml costano mediamente intorno ai 12÷13 € a confezione.
  • Le vernici acriliche variamente colorate in barattoli da 750 ml costano intorno ai 20€
  • Le vernici epossidiche bicomponenti in confezioni da 1250 grammi costano intorno ai 25 €.
  • Le vernici poliestere in confezioni da 250 grammi costano intorno ai 20 €.
  • Le vernici poliuretaniche in confezione da 1 litro costano mediamente intorno ai 30÷35 € a barattolo.

Quanta ne serve.

Per dipingere una superficie di circa 10 mq con una passata basta un litro di vernice per ferro.

Come si applica la vernice per il ferro.

Le vernici per ferro si possono utilizzare sia all’interno che all’esterno per la colorazione di passamani, porte, finestre ma anche scale, cancelli, inferriate e recinzioni.

Alcune vernici più resistenti al calore possono essere utilizzare per la tinteggiatura di caloriferi, radiatori e tubature.

Ferro nuovo senza ruggine.

  • Con uno straccio imbevuto di acquaragia, trielina o benzina si sgrassa perfettamente l’oggetto in ferro da verniciare.
  • Non appena la superficie esterna è perfettamente asciutta con tela di smeriglio a grana fine si elimina ogni possibile asperità, imperfezione ed impurità.
  • Si spolvera accuratamente l’oggetto.
  • Si da una prima mano di antiruggine.
  • Si attende 24 affinché la vernice sia perfettamente asciutta (l'asciugatura va fatta in luogo privo di polveri).
  • Si da una seconda mano di antiruggine.
  • Si attendono ulteriori 24 ore per l'asciugatura.
  • Si da una prima mano di una vernice scelta in funzione delle caratteristiche che dovrà avere l’oggetto verniciato.
  • Si attende il tempo necessario per una perfetta asciugatura e si procede con una seconda mano di vernice.

Ferro ricoperto da vernice scrostata o arrugginito.

  • Si rimuove la vecchia vernice con uno sverniciatore termico o chimico e raschietto.
  • Si rimuove la ruggine con olio di gomito spazzola metallica e tela di smeriglio.
  • Si pulisce accuratamente il metallo messo a nudo servendosi di uno straccio imbevuto di diluente.
  • Si danno con le modalità descritte in precedenza due mani di antiruggine.
  • A superficie perfettamente asciutta si danno ancora due mani di vernice.

Consigli utili

  • La temperatura ambientale ideale per maneggiare vernici per ferro va dai 5 ai 35 gradi.
  • Una volta aperta, la confezione si conserva in luogo fresco ed asciutto al riparo dai raggi solari e dal gelo.
  • Evitate di utilizzare la vernice per ferro in giornate troppo calde.
  • Coprite le zone che non volete sporcare di vernice con pellicola fissata con del nastro adesivo.

Informazioni Sugli Autori:

Articolo realizzato dalla redazione
Informazioni sulla redazione

MAGAZINE CHI SIAMO CONTATTI
Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire funzioni social e analizzare il traffico. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando un qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie e dichiari di aver letto la nostra Cookie Policy e la Privacy Policy. Per saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie consulta la nostra Cookie Policy.