Malta premiscelata per intonaco e muratura: tipi ed utilizzo.

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Caratteristiche della malta premiscelata.

Una malta premiscelata è una malta secca, commercializzata con componenti predosati con precisi rapporti in fase di preparazione nella fabbrica, che richiede la sola aggiunta di acqua e la successiva impastatura per essere pronta all’utilizzo. 

Ovviamente esiste una vastissima gamma di malte premiscelate che si differenziano o in base al tipo di legante o per la destinazione d’uso.

Tra le tipologie di malte premiscelate differenziate col criterio della destinazione d’uso le più comuni sono: malte premiscelate per intonaci e malte premiscelate per murature. Ed è di queste che ci occuperemo nell’articolo, fornendo tutti i dettagli che seguono. 

Malte premiscelate per intonaco: tipi, composizione ed utilizzo. 

Di norma l’intonaco è composto da tre distinti strati che hanno caratteristiche e funzioni diverse e pertanto è ragionevole supporre che per la loro realizzazione vengano di norma utilizzate malte diverse sia per elementi che partecipano alla formazione della miscela che per percentuali dei componenti. 

Cos’è l’intonaco?

L’intonaco è un rivestimento, dello spessore medio di 1-2 centimetri ma che può raggiungere in particolari casi anche la decina di cm, che completa una muratura. Esso ha il duplice compito di proteggere e di abbellire la muratura stessa.Per realizzare l’intonaco vengono utilizzate malte che sono composte da:

  • sabbia silicica di fiume a grana molto fine con dimensioni non più grandi di 2 millimetri,
  • varie tipologie di leganti,
  • acqua,
  • talvolta alcuni additivi come ad esempio: cellulosa, microsilice, etc.
L’intonaco non è, solitamente, realizzato con un solo strato, ma con più strati di malta che hanno compiti differenti e come tali ottenuti con malte di differenti composizioni.Di norma gli strati sono tre e precisamente:
  • Increspatura. E’ lo strato subito a contatto col muro da intonacare. Perciò ha la funzione di una prima e sommaria messa in piano della parete e di fermare ad essa gli strati che seguiranno.Per tale motivo è lo strato che richiede malte con le più elevate percentuali di leganti.
  • Rinzaffo o arriccio o anche abbozzo. Serve ad appianare e rendere ortogonale la superficie della parete. Deve inoltre assicurare la tenuta della parete all’acqua ed all’aria. Per assolvere tale compito deve avere uno spessore non inferiore al centimetro.
  • Stabilitura o velo. Serve a rifinire, proteggere e consentirà ulteriori trattamenti della parete come può essere la tinteggiatura. Ha uno spessore molto ridotto di norma dell’ordine del mezzo centimetro

Approfondisci tipologie e posa in opera dell'intonaco.

Riportiamo nel seguito la composizione tipo delle malte più comunemente usate nell’edilizia  per la realizzazione di ognuno dei distinti strati che costituiscono l’intonaco di una parete. 

Malte per increspatura:

  • Cementizia:composta da 30% Cemento, 70% Sabbia

Malte per rinzaffo:

  • Cementizia:composta da 30% Cemento, 70% Sabbia

  • Aerea:composta da 30% Grassello di calce, 70% Sabbia

  • Idraulica comune:composta da 25% Calce idraulica, 75% Sabbia

  • Idraulica di pozzolana:composta da 20% Grassello di calce, 80% Pozzolana

Malte per stabilitura:

  • Idraulica comune:composta da20% Calce idraulica, 80% Sabbia

  • Cementizia:composta da 20% Cemento, 80% Sabbia

  • Aerea:composta da 25% Grassello di calce, 75% Sabbia

  • Idraulica di pozzolana:composta da 17% Grassello di calce, 83% pozzolana

 Le malte illustrate fino ad ora sono, come già detto, quelle che di solito, da molti decenni, vengono usate nell’edilizia per intonacare pareti.

Esse vengono di solito realizzate in cantiere mescolando al momento dell’impasto la giusta percentuale dei componenti ed aggiungendo poi l’acqua.

Negli ultimi tempi però hanno avuto grande diffusione anche le malte premiscelate. Queste sono nate  in confezioni di dimensioni contenute (5 kg e meno) per consentire anche la realizzazione di lavori di piccola entità senza eccessivi sprechi. Inoltre essendo predosate nei loro ingredienti base (richiedono solo aggiunta di acqua) liberano dal fastidio della miscelazione e annullano gli errori di preparazione.

Ovviamente la gamma reperibile di detti prodotti, che hanno come comune basi le miscele su indicate, è infinita dato il gran numero di possibili combinazioni che si possono ottenere dosando  in maniera opportuna i componenti di base indicasti.

Tale numero di per se già alto cresce esponenzialmente per l’aggiunta che ciascuna azienda fa di speciali additivi che migliorano alcune caratteristiche della malta rendendola particolarmente adatta a specifiche lavorazioni.

Così ad esempio se è necessario ripristinare lo strato di stabilitura dell’intonaco di edifici antichi o se si desidera per un edificio di nuova costruzione un intonaco di pregio e lucido si utilizzerà una premiscelata che avrà: come legante grassello di calcio stagionato per almeno tre anni e setacciato, e come inerte marmo triturato e micronizzato a cui si aggiungeranno resine e terre naturali per ottenere la colorazione desiderata (tipica è il rosso pompeiano). Ovviamente la stesura di un tale prodotto presuppone una base planare e ben solida. In mancanza di tali condizioni si può preparare la base utilizzando una malta premiscelata per  rinzaffo rasante. Malta che conterrà ancora grassello di calcio e marmo micronizzato nonché resine ma le percentuali di calce sono del 5-7%.  

Malte premiscelate per murature: tipi, composizione ed utilizzo.

Anche nel caso delle murature come per gli intonaci esistono in commercio una gran varietà di malte premiscelate.

Esse si ottengono partendo da quelle di base variando opportunamente i rapporti dei componenti ed aggiungendo a questi opportuni additivi.

Che cos’è la muratura?

La muratura è una parete che può essere realizzata sovrapponendo pietre squadrate siano esse naturali che artificiali e legandole tra loro con una malta.Le murature possono differenziarsi in diverse tipologie applicando vari criteri. Un primo criterio  è in funzione del tipo di materiale che si sovrappone per realizzale. Secondo detto criterio potremo avere:
  • Murature in laterizio o mattoni. Sono costruite sovrapponendo manufatti realizzati in pasta argillosa cotta in forno. 
  • Murature in pietra. Sono costruite sovrapponendo rocce squadrate. Rocce che possono essere  tenere come il tufo o dure come l’ardesia o la quarzite.
  • Murature in blocchi di cemento. Sono costruite sovrapponendo manufatti squadrati forati ottenuti con un impasto di cemento e lapilli.
Altro criterio utilizzato per classificare le murature è in funzione dei compiti deputati a svolgere. Secondo questo criterio avremo:
  • Murature perimetrali. Delimitano l’abitazione e possono essere:   portanti se devono sorreggere il peso della struttura, tamponature se dividono solo l’interno dall’esterno.
  • Murature divisorie interne. Dividono in stanze l’abitazione.

 Le tipologie di malte che di solito vengono usate nell’edilizia per erigere murature sono:

Per poi stabilire quale tipo di malta utilizzare in funzione della muratura da costruire basta seguire le semplici regole che riportiamo:

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