Esaminiamo le caratteristiche e gli utilizzi del legno multistrato. Cosa è, come si produce, quali sono le tipologie e quanto costa? Quali i vantaggi e svantaggi rispetto al legno massiccio e altri semilavorati?
Il multistrato è un semilavorato realizzato mediante la sovrapposizione di vari strati di sfogliati di legno incollati tra loro. Gli strati vanno sovrapposti in modo che le fibre risultino in senso alternato per garantire al pannello una forte resistenza alla flessione, compensando e neutralizzando i naturali movimenti del legno. Ne deriva un pannello stabile che non si imbarca (incurva) al contrario del legno massello.
Gli sfogliati di legno, ottenuti con la tranciatura o tornitura dei tronchi, devono essere sempre in numero dispari, in modo che le venature del primo e dell'ultimo strato presentano lo stesso verso.
Il numero degli strati dipende dallo spessore del pannello che si intende realizzare.
In genere, si usa il temine compensato per indicare pannelli fino ad uno spessore che va da 1 a 5-6mm circa, mentre si usa il termine multistrato per indicare pannelli stratificati con uno spessore che va dai 6-7mm ai 40-50mm.
Ma volendo essere più precisi, il termine compensato indicherebbe i pannelli stratificati formati da tre strati, mentre il termine multistrato quelli formati da almeno cinque strati.
Il multistrato è un derivato del legno che gode di buone proprietà:
facile da lavorare, si incolla, si fora e si taglia agevolmente, sia con attrezzi manuali che con macchine utensili; presenta una buona tenuta all’assemblaggio a mezzo di viti;
stabile, grazie alla sovrapposizione degli sfogliati a fibre incrociate, il pannello offre una buona resistenza alla flessione;
igroscopico, assorbe e cede umidità in funzione del tasso di umidità dell’ambiente ospitante;
duro, resistente agli urti ma leggero (il più comune multistrato di pioppo presenta un peso specifico prossimo ai 450 Kg/mc ed un tasso di umidità del 10-12%circa), caratteristiche tecniche che ne hanno favorito l’utilizzo in svariati settori, come quello edile, navale e della costruzione di mobili in genere.
Le caratteristiche del multistrato dipendono principalmente dall’essenza del legno e dal tipo di colla, oltre che dal numero degli strati e dalla tecnica di incollaggio degli sfogliati. Sono queste le grandezze che ne determinano la destinazione. |
Esistono diverse tipologie di pannelli multistrato che variano per spessore, dimensioni, essenza, tipo di colla e finitura:
Lo spessore dei pannelli standard varia dai 3 ai 40mm circa.
Le dimensioni più diffuse dei pannelli sono: 1,25 x 1,25m; 1,25 x 3,10 m; 1,85 x 3,10m; 1,52 x 3,05 m.
L’essenza maggiormente utilizzata è il pioppo, oltre a legnami come il pino, l’abete, il faggio, la betulla e l’okumè. Il multistrato di pioppo è il semilavorato “base” fondamentale per ogni falegnameria.
In funzione del tipo di colla e dell’essenza, troviamo multistrato utilizzabile esclusivamente per interno, multistrato per esterno e multistrato marino resistente all’acqua e all’umidità. Quest’ultimo, realizzato con colle fenoliche e caratterizzato da strati esterni di legno pregiato, deve il nome al suo grande utilizzo nel settore navale.
Puoi approfondire l’argomento consultando la guida: Compensato marino, che ne evidenzia le caratteristiche, tipologie, essenze, utilizzi, pregi, difetti e prezzi indicativi.
In funzione della finitura, i pannelli legno multistrato vengono commercializzati:
Laccatura del legno multistrato: il multistrato grezzo, previa preparazione del fondo (con cementite all’acqua o stucco poliestere liquido o a pasta, da applicare rispettivamente a spruzzo, col pennello, rullo, o con la spatola), può essere laccato, preferibilmente con vernice a spruzzo, ma per manufatti di dimensioni contenute, dopo una buona preparazione del fondo, si può ottenere un buon risultato anche utilizzando il rullo o il pennello. |
Insieme al legno lamellare il multistrato viene impiegato dove è richiesta una buona resistenza, è pertanto presente nelle costruzioni di:
mobili, come tavoli, scaffali, sedie o componenti degli stessi come ripiani, schienali di armadio, ecc;
mobili di grosse dimensioni e spontine per scaffalature;
sedili per imbottiti;
pannellature, scaffalature e imballaggi;
espositori;
arredamenti navali (l’okumè, grazie ad una classe di incollaggio resistente all’acqua e all’umidità è tra le essenze maggiormente utilizzata per gli arredamenti navali, per i quali fa da supporto a legni pregiati come il mogano o il teak) ;
casseforme, elementi strutturali e di finitura, come tetti e pavimenti, nel settore edile (in essenza di pioppo o betulla);
recinzioni di cantieri;
pianali di automezzi e caravan (multistrato opportunamente trattato con resine fenoliche per migliorarne la resistenza alle sollecitazioni e renderli antiscivolo).
Il multistrato viene commercializzato sotto forma di pannelli di vario spessore e dimensioni. Il prezzo è stabilito a mq in funzione dell’essenza e dello spessore della lastra.
A scopo indicativo:
il prezzo di un pannello essenza pino dello spessore di 10 mm è prossimo agli 8.50 euro a mq;
il prezzo di un pannello essenza pino dello spessore di 15 mm è prossimo ai 13 euro a mq;
il prezzo di un pannello essenza pino dello spessore di 25 mm è prossimo ai 22 euro a mq;
il prezzo di un pannello essenza abete dello spessore di 15 mm è prossimo ai 12.50 euro a mq;
il prezzo di un pannello essenza abete dello spessore di 25 mm è prossimo ai 20 euro a mq.
I prezzi sono comprensivi di IVA e si intendono per pannelli interi.
Pregi e difetti del legno multistrato:
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Sebbene per il multistrato la norma è quella di sovrapporre i vari strati di sfogliati incrociando le fibre, è possibile rendere il pannello flessibile sovrapponendo gli strati in modo che le fibre formino tra di loro una X. Il pannello così ottenuto si presta a realizzare manufatti che presentano curve estetiche o funzionali.
Prima di essere incollati, i singoli strati possono essere trattati con colle ignifughe, la qualcosa riduce sensibilmente l’infiammabilità e la propagazione delle fiamme del prodotto finito.
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