Dahlia Dalia fiore coltivazione

Articolo realizzato dalla redazione
Informazioni sulla redazione

Tuberosa con fusto eretto a portamento cespuglioso, la dalia nelle varietà gigante può superare l’ altezza di 1,5m, mentre non supera i 30-40 cm nelle varietà nane, indicate per la coltura in vaso.

Informazioni sulla Dalia.

Originaria del Messico, della famiglia delle Asteraceae, conta oltre una decina di specie, cui nel corso degli anni si sono aggiunti una pluralità di ibridi, grazie ai quali ai tradizionali colori di rosso e giallo dei fiori, si è aggiunta una vasta gamma di colori che spaziano dal rosa al viola, al bianco. La fioritura dura l’intera estate e si protrae in autunno. Grazie alla vistosa fioritura, nei giardini le dalie vengono utilizzate come piante ornamentali per realizzare bordure e aiuole.

Clima e caratteristiche del terreno per la coltivazione della Dalia.

Vive bene con un clima temperato caldo, caratterizzato da estate lunghe. Teme il freddo e predilige posizioni soleggiate in un terreno fertile, leggero e ricco di sostanze organiche.

Moltiplicazione della dalia.

Per seme, talea e divisione dei tuberi.

Semina dalia in vaso e in piena terra (giardino).

Tecnica di riproduzione per le varietà coltivate come annuale, da praticare a fine inverno-inizio primavera. Con riguardo alla dalia, la semina è una pratica di riproduzione utilizzata in genere per produrre nuovi ibridi e per le coltivazioni i vaso.

Riproduzione dalia per talea.

Le talee, di 8-10cm, da mettere a radicare in una composta di torba e sabbia in parti eguali, sono da prelevare durante l’estate, da steli basali semilegnosi.

Riproduzione dalia per divisione dei tuberi.

Rappresenta la tipica tecnica di riproduzione della dalia.

Vediamo come:

1-Lavorate il terreno con un certo anticipo rispetto all’interro dei tuberi, da eseguire con l’arrivo della primavera, fine marzo-aprile, quando risultano scongiurate le gelate inaspettate. Per lo scopo, vangate il terreno ed interrate stallatico maturo, a 30-35cm di profondità, in ragione di 3Kg circa per mq, o concime granulare bilanciato a lenta cessione, non superando le dosi consigliate e riportate sulla relativa confezione.

2-A fine febbraio-inizio marzo, recuperate i tuberi, che all’inizio dell’inverno avete conservati coperti di sabbia in appositi contenitori, e poneteli in un letto di torba, che manterrete umida per favorire la germinazione;

3-Trascorse 3-4 settimane, dividete i tuberi in più parti, facendo in modo che ognuna di esse presenti almeno una gemma, detto comunemente “occhio”, ed interratele a 15-20cm di profondità, in funzione della grandezza del bulbo. Distanziate gli interri di 30-35cm o 60-70cm, a secondo che si tratti di una varietà nana o gigante. Fate seguire una sottile annaffiatura. Contemporaneamente all’interro de tuberi, sistemate dei tutori, cui legare la pianta man mano che cresce, se la varietà è della specie gigante destinata a superare il metro di altezza. Per avere steli robusti, provvedete a ridurli di numero, recidendo rasoterra quelli più esili, quando avranno raggiunto l’altezza di 15cm circa.

Pratiche colturali.

Annaffiatura.

Frequenti e abbondanti. Per le dalie coltivate in giardino in piena terra o in vaso su balconi e terrazzi, le piogge vanno integrate con regolarità, non appena il terreno diventa asciutto, evitando di inzupparlo o creare ristagni idrici. In linea di massima, gli interventi si concentrano in estate, durante la quale potrebbe risultare necessario annaffiare a giorni alterni, mentre gli interventi vanno diradati durante la primavera e l’autunno, in funzione della piovosità del periodo. Durante queste stagioni intermedie, potrebbe risultare sufficiente annaffiare 1-2 volte alla settimana.

Concimazione.

La dalia è una pianta particolarmente esigente dal punto di vista nutrizionale. Dopo la prima e importante fertilizzazione con concime organico in occasione della preventiva preparazione del terreno, durante la stagione vegetativa per stimolare e favorire la fioritura, mensilmente, è opportuno diluire concime liquido a base di fosforo nell’acqua destinata all’annaffiature.

Cimatura.

Per una pianta rigogliosa, al fine di favorire l’emanazione di getti laterali, bisogna cimare gli steli non appena raggiungono l’altezza di 25-30cm. Analogamente, per avere fiori grossi, bisogna ridurre drasticamente il numero dei boccioli, lasciando per i getti laterali solo il bocciolo apicale.

Sarchiatura e zappettatura.

Interventi di sarchiatura eseguiti ogni paio di mesi ai piedi della pianta, durante la stagione vegetativa, contribuiscono ad arieggiare il terreno, rendendolo permeabile e favorendo l’ossigenazione delle radici. Nello stesso tempo consentono di rimuovere eventuali infestanti senza il ricorso ai nocivi diserbanti.

Recisione degli steli alla fine della fioritura.

Terminata la fioritura gli steli vanno recisi a pochi cm dal suolo, in modo da assicurare maggiori risorse ai tuberi, che si preparano ad essere estratti dal terreno per il riposo invernale.

Estrazione e conservazione dei tuberi.

Poiché i tuberi temono il gelo, nelle regioni con clima temperato freddo, verso la fine autunno, vanno dissotterrati, puliti del terreno e dell’eventuale vegetazione, e conservati in un luogo arieggiato e privo di luce, dopo averli sistemati in un casetta o sacco di iuta, distanziandoli con sabbia o segatura.

Malattie e parassiti.

La dalia teme i terreni argillosi e compatti, potenziali cause di marciumi radicale. Può diventare preda dei cosiddetti pidocchi delle piante (afidi), piccoli insetti scuri che vivono in colonia, nutrendosi della linfa della pianta, procurando alla stessa punture, che diventano veicoli di virus e infezioni. Gli afidi si combattono con appropriati insetticida e con la materiale rimozione delle parti maggiormente infestate. Più raramente possono essere attaccate da lumache e roditori. Sempre al fine di evitare potenziali cause di infezioni, i fiori appassiti vanno eliminati man mano che si formano.

Curiosità.

Nel linguaggio dei fiori, la dalia presagisce un lieto evento; la dalia è conosciuta con il nome di giorgina, in onore del botanico russo Georgi.

Informazioni Sugli Autori:

Articolo realizzato dalla redazione
Informazioni sulla redazione

MAGAZINE CHI SIAMO CONTATTI
Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire funzioni social e analizzare il traffico. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando un qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie e dichiari di aver letto la nostra Cookie Policy e la Privacy Policy. Per saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie consulta la nostra Cookie Policy.