Coltivazione menta

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Guida alla coltivazione della menta, dalla preparazione del terreno a medio impasto alla semina, dalla riproduzione per talea degli apici vegetativi alle cure colturali, per la coltivazione in vaso sul balcone o in piena terra nel giardino.

    Indice Articolo:
    1. Come fare
      1. Le specie
    2. Condizioni adatte
      1. Terreno
      2. In vaso
    3. Riproduzione
      1. Seme
      2. Talea
    4. Pratiche colturali
      1. Innaffiatura
      2. Concimazione
      3. Potatura
      4. Sarchiatura
    5. Malattie
    6. Raccolta

Come coltivare la menta?

La menta (Mentha) è una pianta spontanea, della famiglia delle Labiate, utilizzata sin dall’antichità come pianta aromatica e medicinale.

Diffusa nel bacino del Mediterraneo e in Asia, la menta si utilizza non solo in cucina ma anche per la preparazione di the, decotti, infusi dalle proprietà digestive, antisettiche e calmanti.

E’ una pianta estremamente facile da coltivare nell'orto o sul balcone perché molto resistente, tanto da essere considerata una pianta infestante. Inoltre è una pianta perenne, per cui non occorre seminarla ogni anno.

Le molte specie....

Esistono oltre 7000 specie di menta di cui circa 10 crescono in Europa e nella zona mediterranea. Tra esse le più comuni sono:

Le condizioni adatte per la coltivazione della menta: clima e terreno.

La menta, essendo una pianta spontanea, si adatta a tutti i tipi di climi, sia ombrosi che soleggiati, purché non troppo umidi.

E' una pianta molto resistente che presenta maggiori quantità di oli essenziali nelle foglie quando se coltivata in un clima caldo e asciutto, In inverno o in periodi particolarmente piovosi è consigliabile proteggere la pianta con un telo di plastica per evitare che le foglie si bagnino e si danneggino.

Terreno adatto in giardino o in vaso.

La menta si adatta a tutti i tipi di terreno anche se predilige quelli a medio impasto, terreni freschi ed ombrosi, umidi ma ben drenati, ricchi di sostanze organiche.

Si consiglia di comprare, in vivaio o in negozio specializzato, un terreno concimato ricco in potassio, fosforo e azoto. Se non reperibile, basta procurarsi del terriccio universale, anche in supermercato. Da evitare terreni argillosi o pesanti che impediscono il corretto drenaggio dell’acqua.

Peculiarità della coltivazione della menta in vaso.

Per la coltivazione in vaso è consigliabile procurarsi dei vasi in terracotta che, essendo porosi, permettono sia al terreno sia alle radici di respirare più facilmente. Da preferire in zone particolarmente ventose perché, essendo pesanti, garantiscono una maggiore stabilità.

Come si riproduce? Semina e talea.

La menta si riproduce tramite semi o talea.

Semina.

Le bustine di semi di menta si possono acquistare nei grandi supermercati o dal fioraio.

I semi vanno interrati con l'arrivo della primavera, sotto un leggero strato di terreno. I semi germogliano facilmente.

Se la semina avviene in vaso, occorre munirsi di un vaso abbastanza grande perchè la menta ha crescendo si espande ed ha bisogno di spazio.

Talea.

E' anche possibile comprare delle piantine perché la menta si riproduce più facilmente per talea di apici vegetativi.

Questi vanno tagliati delicatamente dalla pianta verso marzo-aprile, o con l'arrivo dell'autunno (fine settembre-ottobre), con una forbice affilata e disinfettata con alcool, in modo che il taglio sia netto e non causi infezioni alla pianta da cui vengono prelevati.

Una volta procurate le talee, si devono sistemare nel terreno in piccole buche scavate con l’aiuto di un piantatoio o foraterra, avendo cura di ricompattare il terreno dopo l’operazione.

Appena germogliano, bisogna spostare le piantine in un vaso grande, o procedere all’impianto direttamente nel terreno lasciando almeno 40 cm tra ogni piantina.

Volendo tener conto delle fasi lunari, la semina della menta dovrebbe avvenire “con luna crescente".

Pratiche colturali: innaffiatura, concimazione e sarchiatura.

Pur essendo una pianta che non presenta alcuna difficoltà nella coltivazione, la menta ha comunque le sue necessità:

Innaffiatura.

L’innaffiatura deve essere regolare, avendo cura di mantenere sempre il terreno umido. Bisogna fare attenzione a non bagnare le foglie per non danneggiarle.

Concimazione.

La concimazione si effettua ogni 2-3 anni nel mese a primavera, con concime minerale a base di potassio, fosforo ed azoto, reperibile in negozi specializzati o dal fioraio.

Potatura.

Poiché la menta è una pianta che si sviluppa velocemente, è consigliabile eliminare le infiorescenze appena nate, utilizzando sempre una forbice ben affilata e disinfettata con alcool. Rami e foglie secche vanno eliminati delicatamente a mano.

Sarchiatura.

Quando necessario è opportuno procedere ad operazione di sarchiatura per rimuovere, con l'apposito strumento, le erbe infestanti e favorire l'ossigenazione del terreno.

Approfondisci come si utilizza il sarchiatore.

Malattie e Parassiti.

La menta teme la ruggine che si forma su stelo, piccioli e foglie provocando dei rigonfiamenti di colore giallastro, frequente in zone con clima troppo umido.

Altre malattie sono il marciume radicale e la presenza di funghi, dovuti a ristagni d’acqua.

Insetti che possono attaccare la menta sono acari, afidi, coleotteri e lepidotteri, da combattere con antiparassitari.

Raccolta, conservazione ed utilizzo.

La piena estate rappresenta il periodo ideale se si vuole raccogliere una menta ricca di oli essenziali e mentolo.

Le foglie vanno raccolte con tutti i piccioli prima della fioritura e possono essere consumate fresche o lasciate essiccare all’aria per consumarle successivamente in cucina o sotto forma di tisane o decotti.

Grazie alle proprietà digestive, balsamiche, diuretiche e rinfrescanti, la menta viene utilizzata come rimedio naturale per la cura di molti disturbi.

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