Coltivazione fragole

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Come coltivare fragole in piena terra e in vaso, dalla semina al raccolto, dalla preparazione del terreno alle cure della coltura: irrigazione, concimazione, pacciamatura, rimozione delle infestanti.

Informazioni sulla pianta di fragola.

Le fragoline selvatiche crescono spontaneamente nei boschi dalla pianura all’alta collina.

La fragola è un frutto ricco di vitamine, zuccheri e sali minerali che viene coltivato per quantità considerevoli e grazie alle serre per tutto l’anno.

La pianta di fragola (del genere fragaria) è molto apprezzata anche ai fini ornamentale per cui, in considerazione della facilità di coltivazione, vale la pena coltivarla anche in vasi.

La totalità delle varietà coltivate sono originarie dell' America del nord ed appartengono alla specie Fragaria virginiana. Tra le varietà più conosciute e coltivate ricordiamo la Cesena, selezionata nel nostro paese, con un frutto particolarmente elegante e regolare, bianco all’interno, la Gorella a forma di cuore, la Belrubi a forma allungata, l’Alba che presenta una forma conica e allungata, l’Arosa con forma tondeggiante piuttosto dura e rustica.

Condizioni climatiche ideali per coltivare le fragole.

Le fragole sono piante che pur prediligendo un clima temperato fresco, non temono eccessivamente il freddo quanto il caldo umido. Risultano, pertanto, adatte le aree collinari fino e anche oltre ai 1000 m di altitudine. Durante la stagione invernali è opportuno proteggere le coltivazioni da situazioni di eccessivo freddo.

Terreno: caratteristiche e preparazione.

Sebbene non sono molto esigente, le piante di fragole prediligono terreni soffici e leggeri, ben drenati, in grado di scongiurare i ristagni idrici potenziali cause di marciumi radicali, che possono minare le radici della pianta.

L’impianto deve avvenire in un terreno fertile e ricco di sostanze organiche e, pertanto, opportunamente preparato, ossia vangato e fertilizzato con materiale organico (stallatico maturo).

La preparazione del terreno deve essere effettuata alcuni mesi prima dell’impianto, possibilmente nell’autunno dell’anno precedente. La vangatura a secondo della grandezza del sito e delle finalità della coltura, può essere eseguita manualmente con la vanga o meccanicamente con la motozappa. Nei solchi scavati con la vangatura bisogna distribuire a scaglio, con l’ausilio della forca, stallatico maturo nella ragione di 2-3 Kg circa per mq di terreno da preparare. Il letame sistemato nel primo solco viene coperto con le zolle di terreno prodotte con la realizzazione del secondo solco e così via fino a completare la preparazione dell’intero campo.

Semina e messa a dimora delle piantine.

Poiché la riproduzione per seme presenta delle difficoltà si preferisce partire dalle piantine da acquistare presso i vivai o ricavare per separazione delle piante madri già esistenti.

Le piantine vengono interrare creando filari paralleli distanziati dello spazio necessario alla raccolta e allo sviluppo della pianta (60-80 cm), mentre le piantine tra di loro lungo il filare vengono distanziate di 20-30 cm circa.

La vita media dei fragoleti è di circa 3-4 anni, per cui periodicamente vanno rinnovati rimuovendo il vecchio impianto e provvedendo ad interrare piantine giovani. L’operazione di impianto deve essere eseguita durate la piena estate per dar modo alle piantine di fortificarsi e affrontare l’inverno in salute ed essere pronte a fruttificare la stagione successiva, che nelle zone climatiche caratterizzate da un clima costiere comincia a fine aprile inizio maggio e si protrae fino alla fine dell’estate.

Un ulteriore sistema seguito per la riproduzione delle piante di fragole è il seguente: durante il periodo di intensa vegetazione, di ogni pianta si scelgono i rami più lunghi e si piegano verso il basso fino a che non toccano il suolo. In funzione della lunghezza del ramo, ad una certa distanza della pianta (dai 20 ai 30 cm) si copre il ramo con del terreno sul quale si poggia un peso per tenerlo aderente al suolo. Quando a quest’altezza il ramo avrà radicato viene asportato ed interrato in altro luogo dando vita ad una nuova pianta di fragole. A scopo professionale volendo partire dal seme, la semina deve essere effettuate durante l'estate per poter raccogliere le prime fragole a partire dalla primavera successiva, anche se, come abbiamo già detto, in genere si preferisce partire da piantine da recuperare per separazione da piante di fragole già esistenti o da reperire presso vivai. Per uso domestico è consigliabile acquistare le piantine necessarie presso il locale vivaio.

Cure culturali: irrigazione, concimazione, pacciamatura, rimozione delle infestanti.

Le fragole hanno bisogno di abbondanti e frequenti innaffiature soprattutto appena dopo l’impianto, evitando i sistemi di irrigazione a pioggia soprattutto durante la fioritura e la fruttificazione. I fragoleti devono opportunamente essere irrigati a scorrimento in modo che l’acqua non coinvolge la massa fogliare, allontanando pericoli di patologie fungine.

La fertilizzazione eseguita con stallatico maturo durante la preventiva preparazione del terreno, deve essere integrata con concimazioni durante la stagione vegetativa con concime chimico a base di fosforo e potassio da integrare con cenere di legna per un frutto di maggiore qualità. Sebbene le fragole sono piante che non temono particolarmente il freddo è opportuno preservarle da condizione climatiche estreme, in particolare dalle gelate tardive, ricorrendo alla tecnica di pacciamatura da realizzare con paglia, fogliame, fieno o in mancanza con teli sintetici, nei quali praticare dei buchi per evitare fenomeni di condensa e permettere alle piantine una buona ossigenazione e areazione. L’intervento di pacciamatura contribuisce inoltre a contenere la crescita delle erbe infestanti e conservare il terreno umido, circostanza molto gradita dalla pianta di fragola. La rimozione delle infestanti, se necessaria, deve essere completata manualmente.

Raccolto.

Il naturale periodo di raccolta inizia a primavera inoltrata e si protrae per l’intera estate, anche se le produzioni in serra sono in grado di assicurare questo frutto anche molto prima. A secondo della varietà, durante il ciclo di produzione le piante possono offrire un unico raccolto o un raccolto scalare che dura dall’inizio dell’estate per terminare con l’arrivo della stagione invernale. Le fragole devono essere raccolte manualmente staccandole dal peduncolo.

Malattie e parassiti.

In considerazione della consistenza del frutto e della posizione rispetto al suolo, grazie alle corrette pratiche colturali bisogna prevenire il più possibile l’attacco da parte dei parassiti sia animali che vegetali per evitare il ricorso a insetticidi e fungicidi.

Tra i parassiti di origine animale ricordiamo, gli afidi e le lumache, mentre tra le patologie fungine, conseguenza del clima caldo umido e ristagni idrici, ricordiamo la muffa e il mal bianco. Gli afidi, che vivono in coloni, succhiamo la linfa della pianta e nello stesso tempo disperdono un liquido dolciastro che attira altri insetti, nonché rappresenta una potenziale causa di patologie fungine. Le lumache, se presenti in numero limitato, possono essere rimosse manualmente o combattute con trappole. La muffa grigia e il mal bianco sono patologie fungine entrambe causate da eccesso di umidità e carenza di areazione, da cui difendersi con le corrette pratiche colturali fin dalla scelta del sito.

Coltivazione delle fragole in vaso.

Anche per la scelta della varietà da coltivare in vaso bisogna tener conto dell’habitat che si può offrire alla coltura; alcune varietà sopportano meglio un clima caldo asciutto, altre un clima caldo umido.

Il locale vivaista sarà in grado di fornirvi le piantine o i semi delle varietà maggiormente indicate per la vostra zona climatica.

Le piantine di fragole non richiedono grandi spazi per cui vanno bene vasi e contenitori delle dimensioni più disparate.

Circa l’impianto e le pratiche colturali, in quanto compatibili, valgono le regole viste per la coltivazione in piena terra.

In particolare, bisogna utilizzare un terriccio fertile e ricco di sostanza organiche, da migliorare durante il ciclo di produzione diluendo concime liquido a base di potassio e fosforo nell’acqua destinata all’innaffiatura. L’intervento di fertilizzazione deve essere eseguito a terreno bagnato per evitare danni alla massa radicale.

A secondo della varietà, durante la stagione vegetativa possono offrire un sol raccolto o un raccolto a scalare che inizia all’inizio dell’estate per finire con l’arrivo dell’inverno.

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