Coltivare fagioli

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Guida alla coltivazione dei fagioli, dalla scelta del terreno più adatto alla coltivazione alla semina, dalla concimazione alla sarchiatura sino alla raccolta dei baccelli.

Informazioni sui fagioli.

Il fagiolo (Phaseolus vulgaris) , della famiglia delle Papilionaceae, è originario dell'America centrale e presenta molte varietà diverse per colore, forma e sapore.

In Europa fu importato dopo i viaggi di Cristoforo Colombo, anche se era già conosciuta la varietà di fagioli detta Vigna originaria delle zone subsahariane. Oggi la coltivazione del fagiolo è molto diffusa in Grecia, Spagna ed Italia.

Da crudo il fagiolo contiene la proteina detta fasina che è altamente tossica per l’essere umano, per questo motivo è consigliabile cuocerli a lungo prima di mangiarli.

Condizioni climatiche adatte alla coltivazione dei fagioli.

Predilige climi caldi e temperati ed è molto sensibile alle escursioni termiche. La temperatura ideale non scende sotto i 15-17 gradi e non supera i 24-26 gradi. In caso di clima troppo rigido bisogna tener conto che vicino agli zero gradi la pianta può morire facilmente. In caso di temperature troppo elevate i baccelli tendono invece a rinsecchirsi o a produrre pochi fagioli.

Terreno ideale.

Per coltivare il fagiolo, il terreno ideale è quello a medio impasto, cioè terreno cui è stato aggiunto del compost, della torba, della sabbia e della ghiaia per ottenere un buon drenaggio dell’acqua e una buona concimazione organica. Inoltre deve avere un ph medio di 5. Il ph del terreno si controlla con un piaccametro reperibile in farmacia o nei negozi specializzati. Poiché il fagiolo ha radici che si sviluppano soprattutto in superficie, è consigliabile scegliere un terreno abbastanza morbido e non troppo compatto.

Semina dei fagioli.

Per piantare i fagioli bisogna aspettare che finiscano le gelate invernali, quindi la semina si può effettuare a maggio al nord e nella metà di marzo al sud, continuandola fino ai primi di agosto. 

Volendo prendere in considerazione le fasi lunari, la semina dei fagioli dovrebbe avvenire “con luna crescente”.

Cure colturali: innaffiatura, concimazione, sarchiatura del terreno.

Le innaffiature non devono essere troppo frequenti e vanno intensificate quando inizia la fioritura.

Per quanto riguarda la concimazione, sarà più facile coltivare le piante se il terreno è arricchito da sostanze organiche provenienti da coltivazioni precedenti o da compost mescolato prima della semina, durante la preventiva lavorazione del terreno (vangatura e fertilizzazione). Dopo la raccolta è consigliabile spargere sul terreno della cenere ricca di fosforo e potassio per fornire al fagiolo le sostanze nutritive di cui ha bisogno.

Periodiche sarchiature del terreno, che consistono nell’eliminazione delle erbe infestanti e nella lavorazione superficiale del terreno con un rastrello o un sarchiatore, si possono effettuare quando le piantine iniziano ad emergere dal terreno.

Alcune varietà di fagiolo sono rampicanti, perciò è consigliabile sistemare dei tutori in legno per far appoggiare la pianta man mano che cresce.

Raccolta dei fagioli.

La raccolta dei baccelli dipende dalla varietà che si è scelto di coltivare.

In genere dopo circa 2 mesi e mezzo dalla semina sono pronti per la raccolta i fagiolini, mentre dopo circa quattro mesi sono pronti i baccelli con i fagioli, che vanno raccolti prima che ingialliscano. Successivamente i baccelli vanno sgranati ed i fagioli conservati in un luogo fresco e asciutto.

Malattie e parassiti.

La pianta di fagiolo può essere colpita da parassiti come:

Tra le crittogame pericolose ricordiamo:

che si possono prevenire evitando di lasciare il terreno troppo umido dopo le innaffiature e favorendo il drenaggio dell’acqua

Coltivare in vaso i fagioli.

Il vaso ottimale per coltivare il fagiolo sul balcone è grande almeno 40 - 50 cm di diametro e può ospitare circa 5-6 piante.

E’ consigliabile scegliere un vaso di terracotta perché questa permette al terreno e alle radici di respirare meglio.

Quando si innaffia la pianta bisogna fare attenzione a non bagnarla direttamente con l’acqua per non favorire l’insorgenza di malattie.

L'acqua deve essere versata direttamente sul terreno ai piedi delle piante, senza coinvolgere la parte aerea della pianta.

Per le cure colturali, in quanto compatibili, valgono i suggerimenti visti per la coltivazione in piena terra.

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