Battuto di cemento: come si fa? Realizzazione per interni ed esterni

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Guida informativa sul battuto di cemento, pavimentazione economica ed efficiente per interni ed esterni, perfetta per capannoni industriali e commerciali, cantine, autorimesse, depositi, cortili, ecc., Analizziamone caratteristiche tecniche e realizzazione.

    Indice Articolo:

Che cosa è il battuto in cemento?

Il battuto in cemento è una tipologia di pavimentazione che si realizza completamente in cantiere, infatti, non utilizza piastrelle prefabbricate, ma una gettata di calcestruzzo opportunamente livellata e ben rifinita in superficie.

In parole più semplici, il battuto in cemento è un pavimento in calcestruzzo con la superficie a vista variamente rifinita in funzione del suo utilizzo finale.

Il nome battuto ha un’origine storica: in passato, durante le operazioni di posa in opera, al fine di poter adeguatamente compattare, livellare ed omogenizzare la gettata di calcestruzzo, la si batteva con frattazzi in legno.Attualmente, con i moderni prodotti premiscelati additivati con componenti che fluidificano l’impasto e lo inducono a riempire completamente gli spazi, il termine battuto ha perso completamente di significato. Pertanto sarebbe più proprio parlare di pavimento in calcestruzzo con superficie trattata al fine di renderla quanto più è possibile dura, poco o niente porosa ed esteticamente gradevole.

Utilizzo di questa pavimentazione.

Il successo dei battuto in cemento è stato assicurato dalla sua praticità ed economicità. Naturalmente per il suo aspetto minimalista esso ben si presta alla pavimentazione di:

  • locali industriali come capannoni e depositi,
  • ampi locali commerciali come grandi centri commerciali,
  • locali di servizio interrati come autorimesse e scantinati,
  • spazi esterni calpestabili come bordi di piscine e vialetti di giardini.

Negli ultimi anni, poi, alcuni architetti lo hanno riscoperto e riadattato il battuto in cemento anche alla pavimentazione di ambienti open space o di loft (appartamenti ricavati da ambienti unici di locali commerciali o industriali dismessi). Ovviamente in queste situazioni la nostra pavimentazione si abbinerà ad un arredamento minimalista e perciò lineare, geometrico, funzionale e scevro del superfluo.

Tutto ciò è stato possibile anche grazie alle migliorate caratteristiche delle moderne malte di calcestruzzo che consentono finiture superficiali del getto:

  • precise e pulite;
  • variamente colorate;
  • esteticamente gradevoli;
  • estremamente dure e quindi esenti dai problemi di sbriciolamento.

Come si realizza il battuto in cemento.

La realizzazione è differente a seconda se il battuto in cemento andrà collocato in interno o in esterno.

Battuto di cemento da interno.

  • Si getta sul supporto di base una soletta di calcestruzzo con spessore variabile a seconda del carico che la pavimentazione dovrà sostenere (pedonale o carrabile). L’omogeneizzazione e il riempimento di tutti gli spazi è assicurato dall’uso di speciali malte con inerti di ridotta granulometria e specifici additivi che hanno la proprietà di fluidificare l’impasto della miscela, permettendo così ad esso di aderire perfettamente a pareti e fondo e riducendo considerevolmente la porosità finale del getto indurito. Se sono presenti, nel terreno su cui si posizionerà il battuto, problemi di acqua meteorica reflua o acqua di falda sarà necessario interporre tra terreno e getto uno strato impermeabilizzante e se necessario anche uno strato di isolante termico. Il tutto per prevenire problemi di infiltrazione e condensa di umidità.

Approfondisci la composizione del calcestruzzo.

  • Solitamente il getto viene armato con una rete elettrosaldata che avrà la funzione, oltre che di aumentare la resistenza meccanica del getto, di impedire, o quantomeno limitare il più possibile, le eventuali fessurazioni che il ritiro della miscela con l’indurimento può provocare.
  • Il massetto dovrà essere adeguatamente livellato col frattazzo. Per lavori industriali di grandi dimensioni il vecchio attrezzo in legno è sostituito da un moderno utensile motorizzato.
  • Si cosparge in maniera uniforme il getto in calcestruzzo livellato ed ancora fresco con una miscela di polvere secca di cemento ed inerti che renderanno la superficie particolarmente resistente al calpestio. Detti inerti potranno essere rocce dure come basalto o minerali metallici a base ferrosa.
  • Per aumentare la durata del battuto ed evitare che il calpestio sgretoli il calcestruzzo e produca polvere si impregna la superficie con una vernice che ha una base di resine epossidiche. In alternativa si può, appena gettato il massetto, estrarre dagli strati più superficiali della miscela, con speciali utensili che creano il vuoto, una percentuale di acqua dal 15 al 30% in maniera che alla compattazione del getto si associ una aumento della sua resistenza per la diminuzione del rapporto acqua cemento.
  • La superficie del battuto può essere lasciata liscia o trattata con uno speciale rullo di ottone dotato di punte (bocciarda) che serve ad aumentare l’attrito per calpestio riducendo il pericolo di scivolamento.
  • Mescolando pigmenti colorati al cemento secco di spolvero si colorerà il battuto col colore del pigmento. Degno di nota è il pavimento veneziano che si ottiene mescolando al cemento secco marmo triturato di vario colore.
Se le superfici da pavimentare hanno aree consistenti, per ovviare a problemi di fessurazioni che quasi certamente si presenterebbero ad indurimento avvenuto di una unica gettata di calcestruzzo, si procede con una serie di gettate in areole più piccole di massimo 4x5 metri ottenute ripartendo l’area totale. Si consiglia di effettuare i getti i due tempi in maniera che ciascuna gettata avvenga su areole non contigue. Le varie areole, e quindi i getti, vengono separati con giunti di dilatazione di materiali elastici (resine, leghe di alluminio)che permetteranno al getto di poter sopportare variazioni dimensionali indotte da variazioni di temperatura senza che queste inducano tensioni interne.

Battuto in cemento da esterno.

Le pavimentazioni in battuto di cemento per esterno hanno essenzialmente realizzazioni costruttive simili a quelle per interno.

Differiscono da questi solo per alcuni particolari:

  • La costituzione della miscela del calcestruzzo. Questa deve essere adatta all’ esposizione all’ambiente esterno e quindi deve godere delle seguenti caratteristiche:
    • buona resistenza agli agenti atmosferici (pioggia, neve, grandine);
    • buona resistenza all’azione disgregatrice dei raggi Ultra Violetti contenuti nella radiazione solare;
    • buona resistenza all’azione disgregatrice procurate da repentine variazioni di temperature (le variazioni di temperatura inducono dilatazione di volume nel calcestruzzo che creano pericolose tensioni);
    • buona resistenza all’azione disgregatrice di cicli congelamento scongelamento (il congelamento tramuta in ghiaccio l’umidità assorbita per porosità e poiché il ghiaccio ha un volume maggiore dell’acqua si determinano tensioni);Le miscele che soddisfano a tutti detti requisiti sono quelle contrassegnate dalla classe di esposizione XF3/XF4 secondo la normativa UNI EN206-1 e UNI 11104. Esse sono caratterizzate da un contenuto minimo di cemento prestabilito, da un rapporto acqua/cemento
  • La pavimentazione non potrà essere piana ma dovrà avere una pendenza dell’ordine di 1centimetro/metro. In tal maniera l’acqua meteorica non si impantanerà su di essa ma defluirà verso appositi canali di scolo che dovranno essere realizzati sui bordi.
  • La superficie della pavimentazione dovrà essere impregnata con speciali resine e composti di varia natura (rocciosa o metallica) già descritti per aumentarne durezza, impermeabilità e ridurre lo scivolamento durante il calpestio.

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