Alberi monumentali, secolari e millenari in Italia e nel mondo

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Per alberi monumentali si intendono non solo alberi maestosi e particolari, ma anche quelli centenari o millenari. Scopriamo quali sono quelli più noti in Italia e nel mondo.

    Indice Articolo:
    1. Caratteristiche
    2. Normativa
    3. Alberi in Italia
    4. Alberi nel mondo

Che cos’è un albero monumentale?

Un albero viene considerato monumentale se possiede uno o più requisiti, a dir meglio pregi, che di seguito elenchiamo, e che lo rendono unico nella sua specie e come tale degno di menzione.

Detti requisiti sono:

Come si misura l’altezza di un albero con un dendrometro (autocostruito).
Con delle assicelle di legno si costruisce un triangolo rettangolo avente due lati uguali di circa 25 cm. Sull’ipotenusa del triangolo si fissa con lo scotch un tubo di plastica avente un diametro di circa 1,5 centimetri. All’estremità di uno dei due cateti uguali si fissa una vite dotata di un occhiello finale. Nell’occhiello si fissa un filo a piombo. Si posiziona lo strumento così realizzato (dendrometro) su un treppiedi per macchina fotografica. Partendo dal tronco dell’albero si sposta il treppiedi fino a che non si vedrà attraverso il tubo di plastica la cima dell’albero. Le operazioni andranno fatte avendo cura che il filo a piombo risulti perfettamente parallelo al cateto del triangolo.
  • Longevità. Naturalmente questo parametro è riferito alla vita media potenziale propria della specie così come si desume dai testi di botanica. Un cedro del Libano ad esempio può vivere anche 2000 anni mentre un frassino può al massimo raggiungere i 300.
  • Forma e portamento. Caratteristiche che ovviamente dovranno essere tali da conferire all’albero l’eccezionalità che gli consente l’appellativo monumentale. Dette caratteristiche potranno essere la conseguenza di:
    • Condizioni ambientali ottimali che ne hanno favorito una crescita conforme alle inclinazioni tipiche della specie e quindi priva di ogni condizionamento.
    • Condizioni climatiche particolari che hanno modellato forme e portamento rendendole uniche e degne di notazione. Ad esempio forti venti con direzione costante che foggiano la chioma a mo’ di bandiera.
    • Ripetuti interventi dell’uomo con appropriate potature al fine di conferire alla pianta forme particolarmente notevoli.
  • Legame ad eventi storici, culturali o religiosi. Possono essere denominati monumentali alberi che sono stati testimoni di fatti storici rilevanti, che sono legati ad eventi artistici o religiosi che li hanno resi famosi. Esempi sono il pino nel comune di Santa Eufemia di Aspromonte in provincia di Reggio Calabria dove la tradizione vuole che si fosse appoggiato Garibaldi ferito nello scontro a fuoco con l’esercito regio sabaudo il 29 Agosto del 1862. Altro esempio sono i cipressi del Viale dei cipressi in Bolgheri frazione del comune Castagneto Carducci in provincia di Livorno immortalati da Giosuè Carducci nella sua poesia Davanti San Guido.
  • Legame con paesaggi e contesti architettonici di rilievo. Sono monumentali alberi che caratterizzano in maniera univoca, ed universalmente riconosciuta, luoghi o dimore o generalmente complessi architettonici. Ne costituisce esempio il pino domestico che fino al 1984 (anno in cui fu abbattuto perché malato) adornava tutte le cartoline con vista del Golfo di Napoli e con Vesuvio sullo sfondo.
  • Rarità botanica. Sia in assoluto, perché una specie inusuale per il nostro paese, sia relativa, perché non comune allo specifico territorio in cui è allocata. Ne costituisce un esempio la Quercia vallonea che è un albero originario dei Balcani ma di cui alcuni esemplari sono naturalizzati in provincia di Lecce. Di questi è notevole la Quercia vallonea di Tricase dove Tricase è un piccolo comune del Salento poco distante da Otranto. Albero monumentale notevole perché alla rarità botanica somma anche la longevità in quanto ha una età documentata di almeno 800 anni.

Normativa di tutela degli alberi monumentali.

In Italia come d'altronde in numerosissimi altri paesi gli alberi monumentali vengono tutelati da una precisa normativa. Gli articoli di dette disposizioni sono contenuti nelle Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani legge no. 10 del 14 Gennaio 2013.

In esse viene sancito:

  • l’obbligo dei comuni di censire gli alberi monumentali del proprio territorio:
  • la competenza delle regioni in materia.
  • nonchè i criteri per attribuire ad un albero la qualifica di monumentale (criteri sopra descritti);

Alberi monumentali in Italia.

Secondo dati forniti dal Corpo Forestale di Stato sul territorio del nostro paese sono stati censiti almeno 22.000 alberi monumentali. Di questo totale almeno 2000 sono di grande interesse, e di questi 2000 almeno 150 di eccezionale interesse.

Nel seguito una tabella in cui per ogni regione si è riportato un albero monumentale che val la pena di visitare.

Val D’Aosta ( Champdepraz (AO) Loc. Castello):  sequoia Gigante: circ. 6,35 m, altezza 40 m
Piemonte -  Alessandria: Platano di pregio storico perché si fermò Napoleone dopo Marengo
Liguria (Vobbia GE  Loc. Lacosta): castagno circ. 39,4 m, altezza 15 m, età più di 350 anni
Lombardia - Monza (Parco di Villa Reale): querce gemelle circ. 37,3 m Altezza 26 m
Trentino Alto Adige (Val di Fiemme TN): pino Cembro circ. 7,3 m, età 800 anni
Veneto - Padova (orto botanico): platano orientale circ. 6,3 m altezza 23 m
Friuli Venezia Giulia (Aquilea UD Parco del museo): cedro del libano circ. 6 m, altezza 21 m
Emilia Romagna (Forlimpopoli FO, Villa Paulucci de Calboli):cedro del libano circ. 9,1 m, altezza 27 m
Toscana (Reggello, Firenze, Parco Sammezzano):sequoia Sempreverde circ 8,74, altezza 46m
Marche (Montegiorgio AP  Fonte Bella):cedro dell’ Atlante circ. 5,5 m, altezza 30 m
Umbria (Todi PG): cipresso (di Garibaldi) circ. 2,45 m, altezza 30 m
Lazio (Cisterna LT Parco Ninfa): pioppo nero circ. 7,3 m, altezza 35 m
Abruzzo (Villetta Barrea AQ): faggio circ. 8,1 m, altezza 25
Molise- Campobasso: sequoia gigante età superiore ai 100 anni
Campania (Napoli villa Pignatelli): pino delle Canarie circ. 5 m, altezza 30 m
Basilicata (Lagonegro PZ, Bonfiglio):castagno circ.7,3 m, altezza 20 m
Puglia (Tricase LE, Madonna del Carmine): quercia vallonea circ. 4 m, altezza 15 m,età oltre 800 anni
Calabria (Santa Eufemia di Aspromonte RC): pino laurico circ. 4,15 m, altezza 28 metri.Pino di Garibaldi
Sicilia (S. Alfio CT): castagno (dei cento cavalli) chioma così ampia da poter riparare Giovanna di Aragona e 100 cavalieri
Sardegna (Luras Olbia):olivastro circ. 20 m, altezza 14 m, età oltre 1000 anni

Alberi monumentali e secolari nel mondo.

In ogni parte del mondo esistono, naturalmente alberi monumentali, dichiarati tali in base alle caratteristiche sopra descritte.

L’elenco sarebbe interminabile pertanto riportiamo solo alcuni esempi.

  • L’albero più vecchio del mondo è una quercia Palmeri scoperta in California soprannominata Jurupa fatta da tanti cespugli che sono cloni originati da un primo esemplare di circa 13.000 anni fa.
  • L’albero più alto del mondo è una sequoia di 115,50 m che vive nel Parco nazionale di Redwood in California.
  • L’albero, invece più grande del mondo è una sequoia, detta Generale Sherman che ha un volume di 1480 metri cubi che si trova in California nel Parco Nazionale di Sequoia.
  • L’albero più bello del mondo è forse il glicine di ashikaga in Giappone. E’ un albero che vive da 140 anni ed ha un’ampiezza di 2000 metri quadrati. I suoi rami, sostenuti da una rete metallica creano una meravigliosa cascata di fiori sotto i quali è possibile passeggiare.
  • L’albero più raro è invece il Pennantia basylisiana che si trova in un’isola della Nuova Zelanda e sembra essere l’unico della sua specie.

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