Muro ecologico: cos'è? Come si realizza? Tecniche e materiali

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Il muro ecologico è una costruzione che utilizza materiali reperibili in natura. Come si realizza? Scopriamo le tecniche ed i materiali necessari per la costruzione di tali muri che determinano un minimo impatto ambientale.

    Indice Articolo:
    1. Caratteristiche
    2. Tecniche e materiali
      1. Muri in pietra a secco
      2. Muri in legno
      3. Muri verdi

Cos’è un muro ecologico?

Un muro può definirsi ecologico se la sua realizzazione determina un impatto ambientale minimo e quindi se l’insieme delle trasformazioni e degli effetti, che la sua costruzione determina sull’ambiente, risulta irrilevante sia nell’immediato che nel futuro.

Chiaramente in questi termini la questione non è facilmente ed immediatamente quantificabile e perciò più semplicemente si considera ecologico un muro in cui:

Meglio ancora se i suoi costituenti, non solo sono reperibili in natura, e quindi non necessitano di impiego di energia per la loro realizzazione, ma sono anche reperibili in loco e quindi non necessitano neppure della spesa di energia per il trasporto. Si ricorda che la produzione di energia ed il suo impiego generalmente produce inquinamento.

Come si realizza un muro a basso impatto ambientale? Tecniche e materiali

I tipi di muri ecologici sono svariati ma i principali sono:

Muri in pietra a secco.

I muri in pietra a secco hanno origini antichissime e forse costituiscono il primo manufatto umano. Si costruiscono sovrapponendo ed assemblando tra loro pietre senza l’uso di alcun tipo di legante e quindi di malta. La coesione tra i vari elementi è frutto della forza di gravità e dell’aderenza tra essi che sarà assicurata da una opportuna scelta delle forme delle pietre, che generalmente sono grezze e raccolte in loco.

Approfondisci come costruire un muro a secco.

Per tale motivo è importante, ai fini della stabilità del lavoro, che i contorni di elementi vicini coincidano quanto più è possibile. Se ciò non accade si correggono i profili scheggiandoli. Eventuali vacanze si riempiono con pietre più piccole.

La stabilità del manufatto aumenterà poi nel tempo per l’azione aggregante delle radici di graminacee e rovi che finiranno per infestarlo.

Se vi è necessità di una maggiore finitura estetica si può partire da pietre pre selezionate e squadrate ma in tal maniera si rinuncia spesso alla prerogativa di utilizzare materiale reperito in loco.

Vi è ancora l’ulteriore possibilità di utilizzare blocchi in calcestruzzo dotati di incastro realizzati in fabbrica e reperibili in commercio in negozi specializzati. Ovviamente una tale scelta fornisce si una aspetto estetico più gradevole, ma comporta la rinuncia di buona parte delle prerogative essenziali del muro ecologico.

I muri in pietra vengono utilizzati per realizzare terrazzamenti coltivabili su pendii scoscesi, come muretti di separazione inter poderali, per impedire il transito di greggi o di animali, per delimitare tratturi e strade di campagna, etc.

Muri in legno.

Si realizzano piantando verticalmente nel terreno una serie di robusti piloni a distanze regolari e disponendo orizzontalmente, tra un pilone ed il suo contiguo, tronchi sovrapposti fino al riempimento.

I muri in legno sono utilizzati principalmente come:

Muri verdi o in terra rinforzata o a ciotola.

I muri verdi servono a realizzare il contenimento di un terreno rialzato o di pendii scoscesi o franosi.

Si realizzano avvolgendo il profilo del terrapieno con una geo griglia (griglia generalmente in polietilene ad alta densità che ha una elevata resistenza agli sforzi di taglio ed elevata attitudine ad integrarsi col terreno). I terrapieni hanno, infatti, buona resistenza alla compressione e scarsa capacità di resistere agli sforzi di taglio.

Col tempo la superficie del terrapieno si ricoprirà di erba che con le sue radici contribuirà alla coesione della spalletta.

Se il terreno dovrà essere riportato, ossia se il terrapieno deve essere realizzato accatastando terra prelevata da uno scavo posizionato in un luogo differente, si costruisce un cassero per contenerlo. Cassero che avrà il profilo desiderato per il terrapieno. Si riempie poi il cassero aggiungendo il terreno a strati sovrapposti separati con geo griglie e pressandolo. A completamento del terrapieno lo si avvolge con la griglia di contenimento e si elimina il cassero.

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