Bonsai serissa

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Nel nostro paese la Serissa è una pianta nota esclusivamente nella versione Bonsai e solo da pochi anni. Le incisioni del tronco e la fioritura rappresentano i punti di forza di questa pianta molto apprezzata dai maestri cinesi e giapponesi dell’arte bonsai. La fioritura sporadica della stagione estiva con l’autunno copre l’intera chioma di campanelle. Il colore dei fiori va dal bianco alle varie tonalità di rosa, mentre le piccole foglie a forma allungata sono di colore verde o con striature chiare.

Habitat, condizioni climatiche e cure colturali.

Il Bonsai Serissa ha bisogno di una postazione bene illuminata ma lontana di fonti di calore. Viene generalmente collocato all'interno, in quanto non tollera le temperature rigide della stagione invernale.

Come per molte altre specie di bonsai, il Serissa può essere coltivato all’esterno ma deve essere spostato in una serra non riscaldata o all’interno dell’appartamento durante la stagione invernale. E’ una pianta resistente, facile da modellare e compatibile con i tipici interventi dell’Arte Bonsai, quali rinvaso, potatura e impiego di tutori.

Annaffiatura.

Come tutte le piante il Bonsai Serissa va innaffiato con buonsenso. La frequenza e l’intensità degli interventi vanno adeguati alle condizioni climatiche del momento, alla grandezza del vaso alla qualità e quantità di terriccio e al potere drenante.

L'innaffiatura sarà abbondante e frequente nei periodi di forte vegetazione, diradata e meno abbondante durante il periodo di riposo vegetato o dopo un intervento drastico di potatura in cui la pianta ha meno esigenze.

Sia collocato all'interno che all'esterno deve essere innaffiato lentamente e versando l'acqua direttamente sul substrato senza bagnare la pianta. A distanza di qualche minuto, è opportuno ripetere l'operazione per dar modo al substrato di trattene la massima quantità d'acqua possibile.

Per i bonsai tenuti all'esterno, durante la stagione invernale, se non ancora ricoverato in serra, bisogna rimandare l'intervento di qualche giorno se si prevedono forti gelate. Analogamente bisogna evitare di innaffiare durante le ore più calde della stagione estiva, durante la quale bisogna innaffiare di mattina presto o sera tardi. E' preferibile quest'ultima opzione, per dar modo al terriccio di conservarsi umido per l'intera notte. La regola fondamentale è quella che prevede di innaffiare quando il terreno è asciutto.

Circa la frequenza, a scopo indicativo durante la stagione estiva bisogna innaffiare tutti i giorni, durante le stagioni intermedie 2 volte alla settimana, durante la stagione invernale 2 volte al mese o anche meno.

I Bonsai Serissa coltivati all'interno e quelli ricoverati all’interno della casa durante l’inverno, in presenza dei termosifoni accesi, dovranno essere oggetto di frequenti vaporizzazioni della chioma.

Concimazione.

Il Bonsai Serissa dal punto di vista nutritivo non è una pianta molto esigente, ma bisogna fare i conti con la limitata quantità di substrato che ospitala massa radicale e quindi con la necessità di integrare periodicamente i nutrienti.

Il periodi migliore per la concimazione coincide con la stagione vegetativa da marzo a metà ottobre.

L'intervento deve essere eseguito mensilmente, con eccezione del periodo di fioritura e di quello più caldo dell'estate (15 Luglio - 15 Agosto). L'operazione si attua sciogliendo nell'acqua destinata all'irrigazione concime liquido secondo le modalità riportate dalle istruzione che accompagnano la confezione, senza superare le dosi consigliate. I fertilizzanti per tali bonsai si possono acquistare presso i garden center specializzati per la coltivazione delle piante in miniatura. Prima dell'intervento di fertilizzazione bisogna bagnare adeguatamente il terreno.

Interventi correttivi dell’Arte Bonsai: il rinvaso, la potatura e l'applicazione dei fili, pesi e tiranti.

Rinvaso.

Con l’intervento di rinvaso del bonsai si provvede a sostituire il vaso, il terriccio, nonché ad intervenire sulla massa radicale al fine di ridimensionarla. Vengono recise le radici più grandi per creare spazio alle radici particolarmente sottili, più utili ai fini del nutrimento della pianta.

La scelta del vaso del bonsai per dimensioni, forma e materiale, deve tener conto di regole precise, in modo da creare una situazione soddisfacente sia dal punto di vista funzionale che estetico. Il vaso deve assicurare un’adeguata areazione e ossigenazione al substrato, nonché esaltare l’armoniosità, il portamento e l’aspetto del Bonsai.

Il terriccio deve assicurare un buon drenaggio dell'acqua. Risulta indicato un substrato composto per metà da terriccio universale, per il 25% da sabbia e per il restante 25% da argilla. Il periodo maggiormente indicato per il rinvaso coincide con la ripresa vegetativa, mentre la frequenza dell’intervento dipende dall’età della pianta. Un bonsai giovane sarà rinvasato 1 o 2 volte all'anno, un bonsai adulto ogni 4-5 anni.

Potatura.

Gli interventi di potatura del bonsai, soprattutto le potature di formazione, particolarmente stressante per la pianta, vanno eseguiti verso la fine del periodo di riposo vegetativo, che coincide con l'arrivo della primavera, quando il Bonsai si sta preparando per la nuova vegetazione. Durante l’intero anno si possono eseguire potature di mantenimento, più soft, che mirano a consolidare ed esaltare i risultati conseguiti. Vengono eliminati i rami disordinati, che seguono direzioni non in linea con le aspettative, rami secchi, malati o spezzati, e vengono effettuati interventi di pinzatura. La potatura dei bonsai va naturalmente eseguita con gli specifici attrezzi contenuti nei Kit appositi che comprendono le forbici per le radici, quelle per le foglie e tronchesine che variano per forma e grandezza in funzione del rametto da recidere.

Applicazione di pesi, fili e tiranti, secondo la tecnica dell'arte bonsai.

Gli interventi con i tiranti, pesi e fili, finalizzati a correggere il portamento del tronco e dei rami, sono da eseguire con le dovute accortezze per non danneggiare la corteccia dei rami interessati. Potenzialmente sono eseguibili durante l’intero anno, anche se  la stagione vegetativa rappresenta il periodo migliore. I fili sono di rame rivestito, con un diametro di 2-3 mm in funzione della grandezza del ramo da recidere. I tiranti ed i pesi contribuiscono ad imprimere ai rami un andamento perpendicolare al tronco o addirittura a creare una chioma ad ombrello. I tiranti possono essere ancorati al vaso. I tutori in genere possono essere acquistati presso i garden center specializzati per la realizzazione e cura dei bonsai.

Pur essendo una pianta molto forte e resistente, il Serissa potrebbe essere attaccato dai comuni parassiti animali, quali cocciniglie, afidi e ragno rosso, per cui è buona norma programmare, per l’inizio della stagione primaverile, interventi cadenzati coni insetticidi e fungicidi.

In presenza di cocciniglie bisogna spazzolare le incrostazioni presenti sui rami e se ritenuto necessario spruzzare il fogliame con una soluzione di olio di pino.

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