Bonsai magnolia

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Di Bonsai magnolia se ne contano due specie, una prima sempreverde di origine americana ed una a foglie caduche originaria asiatica. Quest’ultima è forse la specie più interessante da educare a bonsai, dal momento che ha foglie più piccole rispetto alla specie americana.

Altra caratteristica di questa specie di magnolia a foglie caduche, apprezzata dai bonsaisti, è la fioritura, i grandi fiori bianchi o rosa compaiono sui rami ancora spogli, ossia nel periodo che intercorre dalla caduta delle foglie all’inizio della nuova vegetazione.

Come è noto infatti, mentre le foglie in qualche misura, grazie agli interventi di pinzatura e defogliazione si riescono a rimpicciolire, i fiori conservano la loro originaria grandezza, quella che siamo abituati a vedere in natura. Pertanto, per realizzare un bonsai magnolia bisogna orientare la scelta verso quelle specie che presentano fiori e frutto di dimensioni contenute e cioè verso la magnolia stellata, che rispetto alle altre specie, presenta fiori più piccoli, maggiormente in linea con la grandezza del Bonsai. Questa specie si riproduce per seme e per margotta.

Habitat ideale e pratiche colturali.

Al Bonsai magnolia bisogna assicurare una dimora soleggiata, proteggendolo dalle situazione climatiche estreme, come il pieno sole estivo o le gelate.

Annaffiatura.

Premesso che il Bonsai magnolia non predilige molta acqua, esso va innaffiato durante tutto l’anno, ma soprattutto nelle stagioni calde, usando il buon senso circa la frequenza e l’intensità degli interventi. In sostanza, bisogna innaffiare quando il terreno risulta completamento asciutto, avendo l’accortezza di evitare ristagni che potrebbero provocare il marciume delle radici. Come per tutti i Bonsai, anche per il Bonsai magnolia bisogna evitare di innaffiare di sera quando sono possibili gelate . Analogamente, nella stagione estiva, bisogna evitare di innaffiare durante le ore più calde della giornata. A primavera ed in estate è opportuno innaffiare di sera, in modo che il terriccio si mantiene umido per tutta la notte. Bisogna innaffiare lentamente, direttamente sul substrato senza coinvolgere la pianta. E' opportuno ripetere l'operazione a distanza di qualche minuto, per dar modo al terriccio di trattenere più acqua possibile.

Concimazione.

Il Bonsai magnolia va concimato durante il periodo vegetativo, con interventi mensili, da interrompere durante il caldo mese di luglio e la prima quindicina di agosto. Gli interventi di fertilizzazione devono essere sospesi anche durante la fioritura.

Scopo dei frequenti interventi è quello di assicurare alla pianta i nutrienti di cui ha bisogna e che vengono spesso a mancare a causa della limitata quantità di terriccio che la ospita. Il concime deve essere di natura minerale cui va aggiunto del solfato di ferro e può essere liquido da diluire nell’acqua destinata alla innaffiatura. Si preferisce utilizzare concime liquido anche se quello solido viene assorbito più lentamente. La concimazione deve essere eseguita con il terreno adeguatamente bagnato, per evitare danni alla massa radicale.

Rinvaso.

Il rinvaso del bonsai, tecnica dell’ Arte bonsai, da eseguire con l'arrivo della primavera, prevede la sostituzione del vaso se necessario e del terriccio con un substrato con buone caratteristiche drenanti. Inoltre, si deve intervenire sulle radici più grandi e legnose per creare spazio alle radici capillari che in maniera migliore contribuiscono a nutrire il Bonsai. Bisogna scegliere un vaso che assicuri il massimo confort alla massa radicale, mentre il substrato deve assicurare il necessario drenaggio, una miscela composta per metà da terriccio universale e per metà da torba e argilla in parti eguali. Prima di mettere il terriccio nel vaso, bisogna disporre una griglia o del pietrisco sui fori di drenaggio per evitare che durante le innaffiature l'acqua trascini piccole quantità di terriccio. In questo modo si crea anche un ostacolo all'attacco da parte dei parassiti animali e vegetali. La frequenza dell'intervento in larga misura dipende dall'età del bonsai. Duranti i primi anni di vita della magnolia bisogna rinvasare tutti gli anni o ad anni alterni. La frequenza degli interventi diminuisce man mano che il bonsai diventa adulto, quando è sufficiente rinvasare ogni 4-5 anni.

Potatura.

La potatura è un altro intervento importante per la realizzazione del bonsai e può consistere in potatura di una certa consistenza, potatura di formazione, con la quale si cerca di “formare” la magnolia in miniatura, ed in potatura di mantenimento. La prima va eseguita quando è terminato il periodo di fioritura, mentre interventi più soft di mantenimento, come recidere una ramo malato, esageratamente disordinato e non in linea col portamento del Bonsai, possono esseri eseguiti in qualunque momento, avendo cura di non intervenire con condizioni climatiche estreme. Bisogna utilizzare attrezzi specifici e bene affilati per eseguire tagli netti. Le ferite devono essere coperte con una crema cicatrizzate. Questo mastice oltre a velocizzare la cicatrizzazione crea una barriera ai parassiti sia di origine vegetale che animale.

Applicazione di fili, pesi e tiranti: tecniche dell'arte bonsai.

L’applicazione di tutori, quali pesi, tiranti e fili, è un intervento da eseguire durante il periodo vegetativo, periodo in cui tronco e rami accettano maggiormente le correzioni. I tutori vanno applicati avendo l’accortezza di proteggere la corteccia nei punti di ancoraggio, ricorrendo al nastro gommato o altro prodotto equivalente, col quale rivestire i tutori, in particolare i fili, nel punto di contatto con la pianta.

Si preferisce intervenire sui rami giovani più flessibili, meno soggetti a spezzarsi.

Per migliorare la flessibilità dei rami, alcune ore prima dell'applicazione dei fili è opportuno procedere ad una buona innaffiatura. I tutori vanno lasciate agire per diversi mesi, per evitare che una volta rimossi i rami possano tornare alle posizioni di origine.

Il Bonsai Magnolia tra i vari parassiti teme la muffa ed il marciume radicale. E’ bene dunque irrorare la pianta con un anticrittogamico liquido nel periodo primaverile, assicurando al terreno un buon drenaggio.

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