Il Bonsai Carpino, Bonsai a foglie caduche, risulta molto apprezzato dai Bonsaisti per l’elevata attitudine ad essere trattato con le tecniche dell’Arte Bonsai, dalla potatura al rinvaso, dall’intervento sulla massa radicale all’intervento sui rami e tronco con pesi, tiranti e fili di rame. Da parte dei maestri giapponesi le specie ritenute maggiormente indicate per realizzare Bonsai sono il Carpino Coreana ed il Carpino cordata, mentre i nostri Bonsaisti fanno capo ai cosiddetti Carpino bianco e Carpino nero, rispettivamente Carpinus betulus e Ostrya carpinifolia.
Il Bonsai Carpino, come la maggior parte dei Bonsai, si riproduce per talea, per seme e per margotta.
Il Bonsai carpino, Bonsai da esterno, va posizionato in un luogo luminoso e soleggiato, anche se è opportuno proteggerlo dalle situazioni climatiche estreme sia estive che dalle gelate invernali.
Il Bonsai Carpino è una pianta che teme più l’eccesso che la carenza d’acqua per cui bisogna innaffiarlo quando il terreno risulta completamente asciutto con una frequenza che dipende dalla:
Per evitare i pericolosi ristagni idrici bisogna assicurarsi che il terriccio offra un sufficiente drenaggio dell'acqua. Molti salutari per il Bonsai carpino sono gli interventi di nebulizzazioni della chioma che vanno effettuati con una certa frequenza durante il caldo torrido della stagione estiva o il clima secco creato dai termosifoni accesi durante l'inverno.
Se il Bonsai carpino perde le foglie senza che cambino colore, probabilmente per qualche tempo la pianta non è stata innaffiata sebbene ne avesse bisogno. Non c’è altro da fare che intervenire con una normale innaffiatura (che si può effettuare dall’alto o immergendo il vaso in una bacinella contenente acqua) non essendo possibile compensare la mancata irrigazione con un intervento abbondante a meno di fare più danni.
Tornando alla frequenza degli interventi in larga misura bisogna farsi guidare dall'esperienza e dal buonsenso:
Poiché i bonsai vengono ospitati da una limitata quantità di terreno è necessario integrare periodicamente gli elementi nutritivi con interventi di concimazione. Gli interventi di concimazione iniziano alla fine del periodo di riposo vegetativo, quando il Bonsai carpino si sta preparando per la nuova vegetazione, e si protraggono per l'intera stagione vegetativa (da marzo a settembre).
Essi vengono interrotti durante i periodi più caldi dei mesi di Luglio ed Agosto. Mensilmente pertanto bisogna diluire nell'acqua per l'irrigazione concime liquido senza superare le dosi consigliate. Prima di ogni intervento di concimazione bisogna bagnare adeguatamente il terreno per evitare danni alla massa radicale.
Circa gli interventi caratteristici dell’Arte Bonsai troviamo il rinvaso, la potatura e l’impiego di tutori quali fili, pesi e tiranti.
Con il rinvaso del bonsai, da eseguire verso la fine del riposo vegetativo, si sostituisce il Vaso ed il terriccio, intervenendo sulla massa radicale al fine di recidere le radici più grandi e legnose. In questo modo si crea spazio per la crescita delle radici capillari. Con il rinvaso si cerca di creare una sorta di barriera ai parassiti animali sistemando una griglia o del pietrisco sui fori di drenaggio posti sul fondo del vaso. In questo modo si evita anche che durante le innaffiature l'acqua attraverso questi fori trascini ogni volta piccole quantità di terriccio. Il terreno deve assicurare un buon drenaggio. Come substrato si può utilizzare una miscela composta per metà da torba e argilla in parte eguali (25% e 25%) e per la restante metà di terriccio universale.
L’ intervento di potatura di formazione del bonsai è da eseguire verso la fine del periodo di riposo vegetativo che coincide con l’inizio della stagione primaverile cui seguono interventi di pinzatura durante la stagione estiva. Durante l'anno vengono eseguiti interventi con potature di mantenimento finalizzati a rimuovere rami con andamento irregolare, spezzati o comunque interessati da qualche patologia. Come si desume dal nome, con la potatura di mantenimento, si cerca di mantenere (consolidare) la forma realizzata.
I tagli devono essere netti e quelli più grandi devono essere trattati con il mastice cicatrizzante per velocizzare la guarigione e creare una barriera agli attacchi dei parassiti. Gli attrezzi specifici per la potatura del bonsai devono avere lame bene affilate e disinfettate. La totalità degli appassionati dell'Arte bonsai generalmente dispone di un Kit che, oltre ad una serie di cesoie per i rami, prevede le forbicine per le radici e quelle per le foglie.
L'applicazione dei tutori quali, fili, pesi e tiranti può essere effettuata in qualsiasi momento dell'anno anche se il miglior periodo coincide con la stagione vegetativa durante la quale è possibile intervenire su rami giovani più flessibili che rispondono meglio alle correzioni. L'intervento deve essere fatto con cura in quanto i rami giovani sono anche quelli più delicati. I fili sono di rame un materiale malleabile facile da piegare e presentano un diametro di circa 2 mm, sono inoltre rivestiti con una guaina per evitare di creare ferite ai rami nei punti di ancoraggio.
| Il Bonsai carpino può essere oggetto di infezioni fungine e subire l'attacco da parte di parassiti animali, quali afidi, cocciniglie e bruchi. In particolare le cocciniglie si nutrono succhiando linfa dalla pianta provocandone un lento deperimento. In presenza di questi parassiti bisogna rimuovere le incrostazioni che si sono formate sui rami manualmente con l'impiego di uno spazzolino. Per prevenire o debellare le cocciniglie si può spruzzare il fogliane con una soluzione a base di olio di pino in alternativa o in aggiunta all'intervento manuale. La soluzione viene commercializzata in confezioni da 1/2 litro al prezzo di 7/8 euro. |
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